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Il 14 marzo 1949 moriva don Mauro Mastropasqua nella Casa S. Giuseppe di Via Aurelia Antica che quest'anno ricorda il suo centenario

“Nel 1918 don Silvio Vannoni acquista Villa Rossini in Via Aurelia Antica. Nel frattempo si vende Monte Mario e nel 1919 don Giovanni Calvi lascia Monte Mario per portarsi in Via Aurelia Antica. L’arrivo di don Mauro Mastropasqua nel 1922, diede ulteriore impulso alla realizzazione di iniziative tese a promuovere la nascente opera di Via Aurelia. La necessità di edificare un ricovero per vecchi, deficienti ed epilettici venne promossa attraverso la costituzione di un Comitato per la raccolta fondi.

Venne escogitata pure l’ “opera del mattone”, una iniziativa che parte con il plauso del Papa Pio XI e del Cardinale Vicario Pompili, che a tale scopo invierà circolare ai parroci di appoggiare l’iniziativa del mattone. Questa come le tante altre iniziative, promosse, trovarono appoggio nei giornali e l’energico don Mastropasqua fu sempre impegnato a promuovere e sostenere nelle parrocchie romane le erigende opere di ricovero del San Giuseppe, per le quali si pose la prima pietra il 15 giugno 1924” (Nicola Parisi).

Don Mauro Mastropasqua, diede impulso alla crescita della Casa e allo sviluppo dell’opera caritativa a servizio dei buoni figli del Don Guanella di Via Aurelia. Con lui l’Opera don Guanella fu conosciuta in tutta Roma. Fu anche postulatore della causa di Don Guanella dal 1933 al 1949. Fu l'esecutore fedele ed appassionato dei desideri di Don Mazzucchi e della Congregazione per tutto quanto riguardava la Causa di Beatificazione di Don Guanella, una volta che essa fu portata a Roma. I Postulatori che vennero dopo di lui, hanno avuto la fortuna di raccogliere i frutti del suo lavoro.

Attualmente le sue spoglie riposano nella chiesa San Giuseppe in Via Aurelia Antica.

 

 

Da Don Fabio Lorenzetti:

" Non venite a trovarci, ma pensateci!
Il don Guanella, un paesotto che al mattino si anima di gente che va e viene: ragazzi che escono dal cancello, operatori che entrano, famiglie, pulmini. Acqua effervescente per tutti!
Da giorni tutta un’altra storia: silenzio assordante, ragazzi ed operatori che mantengono le distanze imbavagliati. “Ma perché? Fino a quando? Cos’è sto ribus? Fattelo spiega’ dalla dottoressa! Chi sta male?”.
Son cambiate le regole di botto. Qualcuno capisce, altri fanno fatica, ma vengono ripresi dai compagni. Nuova organizzazione, manco la messa, qualche preghiera da lontano,una via crucis, il rosario, tutti col proprio gruppo, “tanto il Signore ci sente lo stesso! Speriamo bene!”.
Oggi è l’anniversario dell’ordinazione di don Mauro Mastropasqua, che riposa nella nostra chiesa del S. Giuseppe. Lui, che ne ha passate tante durante la guerra qui in questa casa, chissà cosa avrebbe fatto…
Grazie, don Mauro, perché se siamo qui a lottare, a difenderci, lo dobbiamo tanto a te!"