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A un anno dall’avvio della nostra missione nelle Solomon’s, la Provvidenza continua a far piovere su di essa la sua grazia quasi a ricordarci che a remare a bordo della piccola canoa guanelliana non ci siamo solo noi ma c’è prima di tutto Lui che conosce bene la rotta e sa calmare anche le acque del Pacifico… quando necessario. Sulla nostra fragile barchetta della missione San Eusebio di Noro nella Diocesi di Gizo è salito da qualche settimana, come è già stato annunciato, un altro nostro giovane missionario arrivato anche lui dall’ India e già avvezzo a ‘nuove esplorazioni’ che richiedono un’extra dose di fede, generosità e coraggio. E’ p. Anil Kumar Kongala approdato in queste Isole del Pacifico per dare man forte al confratello pioniere p. Mathias . Il suo arrivo, agli inizi di Agosto, è coinciso con il rientro in India dell’associato P. Antony Samy che ha dato un bel contributo all’avvio e organizzazione delle attività pastorali nella missione assegnataci. A lui va il tributo della nostra sincera gratitudine con l’augurio di continuare a ‘remare insieme’ sulla rotta della carità.
Così ci scrive il nuovo missionario p. Anil: “Ho ricevuto un caloroso benvenuto da tutti. Sono contento e grato al Signore. Farò di tutto per mettermi a disposizione della missione, inserendomi po’ alla volta nella concreta situazione e cultura della nostra gente.”
La rete della carità è stata gettata nell’arcipelago Melanesia un anno fa e la pesca è iniziata. Sulla piccola e povera canoa ci sona adesso due confratelli, disposti a remare insieme e a fare salire a bordo sempre di più nuovi amici e collaboratori. Già sognano e aspettano un terzo missionario…
La missione, partita in modo semplice e umile, continua a puntare sull’essenziale: condividere coi poveri le gioie e le fatiche di ogni giorno, annunciando loro, con la presenza fraterna e il servizio spicciolo ‘di persona’, la bellezza del vangelo della vita e della carità° che non consce confini.
Un fare missione senza programmi prefabbricati, senza rigide strutture e con mezzi molto limitati; senza pretese di successo o di grossi numeri, ma con la passione sincera di farsi attenti ai bisogni dei piccoli, degli umili, degli ultimi… andando loro incontro ogni giorno anche se questo, nelle Isole Solomon, può voler dire letteralmente ‘passare all’altra riva’ e ‘prendere il largo ’. Come Il Maestro. Sempre con Lui!

P. Luigi