Il 19 Dicembre 2020 di ogni anno è un giorno speciale per i servi della carità perché quel giorno viene celebrata l’anniversario della nascita del nostro Santo Fondatore, ma questo anno è stato un giorno indimenticabile, particolarmente per il Seminario Filosofico e Teologico “House of Providence” Ibadan, Nigeria, perché, oltre ad essere l’anniversario della nascita del Fondatore, tre dei nostri confratelli sono stati ordinati diaconi. I confratelli in questione sono: Rev. Joseph Baya che proviene dal Congo, Rev. Philemon Likita dalla Nigeria (Bauchi State), e Rev. Valentine Patrick dalla Nigeria (Anambra State). Hanno ricevuto l’ordinazione dal Vescovo Peter Odoteyinbo. L’evento dell’ordinazione diaconale di questi confratelli è stato per noi tutti un evento di grazia.

La celebrazione Eucaristica è cominciata alle 10:30 nella parocchia di St. Jude, nella Arcidiocesi di Ibadan, presieduta da S. E. Mons. Peter Odoteyinbo, il Vescoco della Diocesi di Abeokuta, una Diocesi 100 kilometri da Ibadan. La Messa è concelebrata da una trentina dei sacerdoti guanelliani, di altri congregazioni e dell”Arcidiocesi di Ibadan. Presente all’ocasione erano tanti suore e seminaristi. Oltre a questi, particolarmente significativa è stata la presenza dei genitori dei confratelli che hanno ricevuto l’ordinazione diaconale, i cooperatori, i parrocchiani, i parenti, i giovani guanelliani e gli amici del Seminario che seguono da vicino e con affetto il cammino della communità.

Nella sua omelia, rivolgendosi ai candidati per l’ordinazione, il Vescovo ha sottolineato l’importanza o meglio la necessità di riscoprire i tre pilastri dell’officio del diacono: servizio al popolo di Dio nella diaconia della liturgia, della predicazione e della carità. Ha richiamato l’aspetto del servizio come elemento qualificante del ministero del diacono. Ha pure riaffermato il bisgno oggi giorno di servire con l’umilità seguendo le orme di San Luigi Guanella. In fine, li ha invitati ad avere brama per la santità.

Con l’imposizione delle mani di S. E. Mons. Peter Odoteyinbo e la preghiera di consacrazione i nostri confratelli sono stati ordinati diaconi. I candidati sono vestiti dopo la preghiera consacratoria le vesti liturgiche, che per il diacono sono la stola e la dalmatica. Il Monsignor Peter ha consegnato loro il Vangelo e la conclusione del rito di ordinazione è stata sottolineata dell’applauso festoso dell’assemblea.

Per i tre diaconi (Rev. Joseph, Rev. Philemon e Rev. Valentine) è iniziato l’ultimo e più intenso tratto della loro formazione, la tappa che li prepara al sacerdozio ministeriale nella famiglia guanelliana.

Al dire il vero, l’ordinazione di questi diaconi è motivo di grande gioia per la communità del seminario a Ibadan, per la vice provincia e per la chiesa intera. Ad maiorem Dei gloriam! Che il nostro Santo Fondatore continui ad intercedere per noi.

P. Vitus Unegbu, SC - Rettore del Seminario

 

        

 

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Sabato 21 novembre è stato ordinato sacerdotale don Gabriel Umfinama a Kinshasa, Africa, presso la parrocchia Maria Ausiliatrice a Kinshasa da mons. Carlos Ndala, Vescovo ausiliare di Kinshasa. Preghiamo per questo nuovo prete guanelliano.

 

             

 

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Cari Confratelli, Sorelle, Cooperatori, Benefattori e Amici,

celebriamo con gratitudine al Signore il 10° Anniversario di Fondazione della Casa Guanella" nel 178 ° Anniversario della Nascita di S. L. Guanella attraverso la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Rev. Antonio Tobias in Servants of Charity sabato 19 dicembre alle ore 10.00.

Invitiamo cordialmente i Confratelli, le Suore, i Cooperatori Benefattori e gli Amici tutti a pregare per questo evento.

Può essere visualizzato attraverso lo streaming live online della Messa nella pagina Facebook # "SERVI MANILA".

 

Dal Superiore Generale:

"Cari Confratelli,
Nella ricorrenza del 178° compleanno del nostro Santo Fondatore don Luigi Guanella, per noi sempre vivo e presente con il suo spirito, voi celebrate nella gratitudine al Signore il 10° anniversario del servizio di carità nel Centro Guanella Home di Manila.
Dieci anni di applicazione concreta e diuturna della Parabola del Buon Samaritano che, sensibile al bisognoso della strada, si rende disponibile in quello che può per aiutarlo, soccorrerlo nelle sue primarie difficoltà e necessità, trasmettergli solidarietà e presenza confortatrice.
Papa Francesco nella Enciclica Fratelli Tutti augura alla chiesa e ai discepoli del Figlio la possibilità di vivere l’esperienza del Buon Samaritano come segno distintivo della propria sensibilità umana e della imitazione di Cristo: “… le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore." (n. 56).
E più avanti nella Enciclica, quasi a voler ritornare a sottolineare l’importanza di vivere l’esperienza del Buon Samaritano invita tutti ad un esame severo di coscienza: “….è l’ora della verità. Ci chineremo per toccare e curare le ferite degli altri? Ci chineremo per caricarci sulle spalle gli uni gli altri? Questa è la sfida attuale, di cui non dobbiamo avere paura…” (n.70).
Cari Confratelli, insieme ai laici vostri collaboratori, voi siete la risposta positiva a questi interrogativi del Papa. Davvero i guanelliani che si sono susseguiti in questi 10 anni nel Guanella Home, si sono chinati per abbracciare, curare, pulire, imboccare, promuovere tanti corpi di fratelli bisognosi che sono approdati nella nostra casa. Nella mia visita canonica dello scorso anno ho avuto modo di toccare con mano e vedere con i miei occhi come il vostro servizio ai piccoli del Guanella Home è espressione di tenerezza, di paternità, di protezione e oserei dire di venerazione. In loro don Guanella ci ha insegnato a vedere Cristo stesso da amare e servire.
I Misteri del rosario, animati dai nostri piccoli del Guanella Home, non sono altro che il messaggio del Buon Samaritano tra di noi, messaggio che chiede di essere ascoltato, accolto, accudito, amato.
Grazie a voi e ai collaboratori laici per tutto quello che state facendo come risposta concreta e fedele al Vangelo del Signore.
Dieci anni dall’apertura del Guanella Home, dieci anni di storia del Vangelo della carità offerto al mondo come dono di servizio e di provocazione a diventare tutti, in quello che possiamo, Buoni Samaritani. Grazie e Auguri!"

Padre Umberto e Consiglio generale

 

 

 

DIAMO ALLE PERSONE LA POSSIBILITÀ DI LAVARSI E RITROVARE LA PROPRIA DIGNITÀ

La congregazione dei Servi di Carità - Opera Don Guanella dalla Romania lancia a Iasi il servizio "Doccia Sociale" per i senzatetto. Lo scopo del progetto è quello di aumentare la qualità della vita e di essere inclusi nella società come membri attivi, che possono ugualmente godere dei propri diritti e responsabilità come cittadini, per un numero di 110 persone senza dimora a Iasi.

I progetto è stato sviluppato dei Servi della Carità della Romania con il sostegno finanziario di Active Citizens Fund Romania, programma finanziato da Islanda, Liechtenstein e Norvegia attraverso l'EEA e Norwegian Grants 2014-2021.

Le attività del progetto a sostegno delle persone senza dimora, punta a identificare e aiutare 110 persone senza dimora a Iasi. Vogliamo quindi venire in loro aiuto istituendo il servizio "Doccia Sociale". È una nuova iniziativa che presuppone che il mezzo sia adibito con un bagno, un gabinetto psicologico e sanitario, una toilette, un barbiere e una lavatrice con asciugatrice.

Lavarsi e indossare abiti puliti è un diritto importante che Opera don Guanella garantisce a tutte le persone che ne hanno bisogno. La cura della persona è fondamentale per conservare la propria dignità, sia in termini individuali che nella relazione con gli altri.

Il progetto sarà realizzato a Iasi. Il valore totale del progetto è di 56992,56 euro, di cui il valore ammissibile non rimborsabile è di 45000 euro e 11992,56 dal bilancio dell'associazione.

La durata dell'attuazione è di 12 mesi (23/11/2020 - 24/11/2021).

 

      

 

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Il 5 Dicembre ricorre il 40° della morte di don Olimpio Giampedraglia, nostro superiore generale fino al 1980.

Tutte le comunità religiose guanelliane sono invitate a ricordarlo al Signore applicando per lui la Santa Messa.

Che don Olimpio interceda per tutta la nostra grande famiglia religiosa, per le necessità di salute dei confratelli in questa stagione di covid, per le necessità delle nostre difficoltà vocazionali e anche per quelle economiche.

Buona solennità della Immacolata.

Il Superiore Generale Padre Umberto Briugnoni

 

Superiore dal 1970 - 1980

Nell'XI capitolo generale (1969-70) venne eletto Don Olimpio Giampedraglia, riconfermato in quello successivo (1976) E' morto in carica nel 1980. Suo impegno fu l'attuazione delle istanze conciliari e delle decisioni capitolari, soprattutto del capitolo generale speciale (1969-70). A lui si deve la promulgazione di nuovi testi di Costituzioni e regolamenti, l' istituzione delle province religiose, il trasferimento della casa generalizia e dello studentato teologico a Roma, la specializzazione dei confratelli e di opere e l'avvio di nuove attività (Palencia, in Spagna; Nazareth, in Palestina).

 

Cenni Biografici

Nato a S. Cassiano (SO), il 14 marzo 1915

Entrato a Fara Novarese (NO), il 14 ottobre 1925

Professo a Fara Novarese (NO), il 14 settembre 1932

Sacerdote a Como, il 24 settembre 1938

Defunto a Roma, il 5 dicembre 1980

 

Don Olimpio arrivò a Fara che aveva dieci anni, ed aveva compiuto «gli studi elementari di grado inferiore», cioè la terza classe. Allora, nei piccoli centri, non c'era più di tanto; ma erano terze impegnative, dove il leggere e il far di conto avevano una parte assai importante e formativa. Era orfano di mamma da quando non aveva che un anno; il padre gli era morto che ne aveva uno e mezzo. Le persone care, alle quali far riferimento, erano la nonna, una zia e il fratello Lorenzo Attilio, maggiore di tre anni. Sui banchi della scuola, l'aveva curato, con particolare attenzione, la sua maestra Maria Trussoni e s'era interessato con insistenza il parroco don Antonio Zubiani a farlo accettare: le buone doti, che già spiccavano, potevano sbocciare in una valida vocazione. Aveva tutta l'aria del piccolo montanaro, coi calzoni a mezza gamba; la semplicità s'accoppiava alla vivacità e soprattutto alla bontà. Inserito subito nei corsi ginnasiali, tenne il passo con gli altri che pur disponevano d'una miglior preparazione di base; ci volle qualche anno a mettere in evidenza le sue doti e raggiungere quel profitto che l'avrebbe posto al disopra di tutti. E' che la vivace intelligenza andava di pari passo con l'impegno costante.

Nel 1930 entrò in noviziato, allora sempre a Fara. Non rappresentò un normale avanzamento di tappa, segnò un punto miliare. Fu chiara a tutti la decisione con cui affrontava questo periodo di formazione intensa: esemplare nell'osservanza delle Regole, anche le più minute, quelle in cui i novizi scantonano più facilmente, per esempio quella del silenzio. Con una crescita rapida, arrivò alla professione, confermando il proposito deciso di «volermi dedicare al Sacerdozio nello stesso stato religioso che abbraccio». Per gli studi liceali e filosofici frequentò, sempre brillantemente, il seminario vescovile di Como, con residenza in Casa‑Madre. Poi scese a Roma, a frequentarvi, all'Università Urbaniana di Propaganda Fide, i corsi teologici. Il tempo disponibile, quello che avrebbe potuto riservare al giusto sollievo, lo dedicò ai buoni‑figli dell'annesso ricovero che l'ospitava. Arrivò al sacerdozio che aveva frequentato l'università per tre anni, con una duplice dispensa pontificia: sei mesi d'anticipo sull'età canonica e per non aver ancora iniziato il quarto anno di teologia. Per gli studi si era già meritata una medaglia d'argento e una d'oro, che offrirà alla Madonna, quale filiale e riconoscente omaggio. Era ammirevole infatti la serietà con cui si applicava: in cinque anni preparò la licenza e la laurea in teologia, si iscrisse alla facoltà di diritto canonico all'Università Gregoriana e vi conseguì licenza e laurea. Il risultato: Summa cum laude.

Intanto i superiori cominciavano ad affidargli alcuni incarichi: prefetto degli studenti e aiutante del procuratore generale nel 1943; due anni dopo, quelli di secondo consigliere della casa, rettore del seminario minore e vice‑postulatore generale. In particolare, il Superiore generale gli affidava l'animazione della grande comunità, raccomandandogli di supplire alle negligenze e di togliere gli inconvenienti. Non era trascorso un anno, che lo richiamarono al Nord, affidandogli la direzione della casa di Barza e la formazione dei numerosi chierici novizi e professi. Per essere loro maestro non aveva l'età canonica: gli chiesero ed ottennero la necessaria dispensa. Quattro grossi quaderni, fortunatamente conservati, di conferenze e prediche ai chierici, mettono in evidenza la chiarezza della sua linea, nello sforzo di formare buoni religiosi guanelliani. A chi mancava di decisione, consigliava l'altra strada.

 

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“Entren a la Casa del Señor”, fueron las palabras del administrador apostólico de Rancagua, monseñor Juan Ignacio González, al abrirse las puertas después de 10 años de espera, del templo Madre de la Divina Providencia, ubicado en la población Centenario, de Rancagua.

La edificación sufrió serios daños a consecuencia del terremoto de 2010 y durante todos estos años se aunaron los esfuerzos de los feligreses, del Obispado de Rancagua, del Gobierno Regional –que aportó mayoritariamente los fondos- y de la Municipalidad de Rancagua para poder reconstruirlo.
El pasado jueves 12 de noviembre, tomando todas las medidas sanitarias, el obispo González celebró el rito de Dedicación en presencia de algunas autoridades y fieles. La consagración fue transmitida por facebook de la parroquia.

LA ENTREGA DE LLAVES
Afuera de la parroquia, justo a las 19 horas, el director de Secplac de la Municipalidad de Rancagua, Raimundo Agliati, relató brevemente la historia e impasse para construcción del templo durante estos 10 años, y destacó el diseño de hormigón del arquitecto Simón Muñoz y el mural que da cuenta de la historia de la población Centenario, donde está ubicado el templo, que fue pintado por un artista rancagüino. Asimismo, el representante de la Intendenta Regional destacó el espíritu de los espacios de culto, que también permiten hacer comunidad.
Posterior a los discursos, el representante de la Municipalidad de Rancagua entregó –entre aplausos de los vecinos- las llaves del templo a monseñor Juan Ignacio González y éste al párroco, padre Jorge Avilés. Posteriormente, se invitó a los presentes a entrar para participar del acto litúrgico.

CONSAGRACIÓN
El administrador apostólico de Rancagua, monseñor Juan Ignacio González, en compañía del Vicario General de la Diócesis, padre José Vergara; y el padre Jorge Avilés, celebró la consagración del templo.

Fue así como tras realizar el rito que contempla la bendición de sus muros y altar con agua bendita y los santos oleos, y revestir el altar e incensar el templo y rezar la oración de dedicación, el templo se iluminó, se encendieron los cirios y redoblaron las campanas.

Finalmente, el administrador apostólico de Rancagua, monseñor Juan Ignacio González, consagró el Sagrario.
Durante sus intervenciones, tanto el obispo como el párroco agradecieron a los feligreses y autoridades regionales y comunales por su esfuerzo para concretar la reconstrucción del templo.

LA HISTORIA
La parroquia fue erigida en abril de 1968 y entregada a la Congregación de los Siervos de la Caridad (Don Guanella) para atender la creciente población en torno al tradicional barrio Centenario, en el sector norte de Rancagua.
Pero la antigua construcción de adobe no resistió el terremoto de 2010, que dañó estructuralmente el templo, por lo que debió ser demolido..

Su reconstrucción estuvo a cargo de la Municipalidad de Rancagua con financiamiento del Gobierno Regional y tuvo un costo de $789.798.000, en base a un proyecto diseñado por el arquitecto Simón Muñoz.

Sin embargo, hubo baches en el camino, pues las obras quedaron suspendidas con un 5% sin ejecutar, por la quiebra de la empresa, que dejó un saldo de unos $30.000.000 en obras sin terminar.

El proceso judicial por la quiebra demoró la recepción final, con la cual el párroco decidió hacerse cargo del templo y, poco a poco, ir terminándolo.

Fuente: Comunicaciones Rancagua
Rancagua, 13-11-2020

 

 

      

 

     

 

 

 

The Ongoing Formation was organized in Divine Providence Province for three days (Nov. 28, 29 and Dec. 1) for the rereading of the texts prepared by the General Council so far on the theme of Charism, Spirit and Mission. The conferences were animated by our confreres, Fr. Soosai Rathinam, the General Councilor, Bro. Franco Lain, the General Councilor and Fr. X. Rajesh, the Superior and Rector of Manila. The Confreres in Chennai gathered together in Don Guanella Major Seminary, while around 50 confreres and few sisters participated from different communities around the world on Zoom. I thank all those who worked for this animation program and all those who encouraged it in a special way the local community and the technicians. . In a special way our gratitude to Rev. Fr. Alfonso Crippa and Rev. Fr. Fabio Pallotta for preparing these materials. At the end of each day there were interactions from the participants. Confreres were indeed very glad to see one another after this corona lockdown. On the whole it was very enriching and thought provoking.

Fr Ronald J Sdc

 

   

 

 

 

Il giorno 14 novembre scorso nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, ad Alade nello Stato del Benue in Nigeria è avvenuta l’ordinazione sacerdotale del nostro confratello Diacono. Isaac Terkula Sombu. E’ stato un momento di grande gioia non solo per questo confratello ma anche per la gente che ha partecipato con grande entusiasmo.

Auguriamo a P. Isaac un fecondo ministero sacerdotale!

 

       

 

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