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Padre Agostino Gemelli divenne frate in età matura, quando era già medico e psicologo famoso.

Dopo la sua conversione al cattolicesimo e la scoperta della sua vocazione religiosa, la vita di fede di Agostino Gemelli era spesso travagliata dall'inquietudine e dal dubbio; la sua generosità e il suo impeto di convertito lo portavano spesso sugli scogli dell'insoddisfazione e del mistero.

Il pontefice lo ricevette, l'ascoltò, comprese i suoi problemi di uomo dotto e profondo che aveva studiato e si era documentato sulla teologia leggendo molte opere di teologi; rispose anche a certe sue domande e quindi gli disse:

— Vai a presentarti a nome mio a quel prete comasco che si chiama Luigi Guanella, ripeti a lui quello che hai detto a me, confidagli le tue ansie, i tuoi dubbi, le tue incertezze e poi fai quello che lui ti dirà di fare come se te lo avessi detto io stesso.

Il Gemelli restò interdetto, poi ebbe il coraggio d'obiettare:

— Santità, so benissimo del bene che Don Guanella va facendo da anni per tanta povera gente... So quello che si dice di lui, della sua incessante attività caritativa, della sua bontà... Ma non credo che possa essere al corrente degli studi teologici più recenti, né che abbia avuto il tempo d'approfondire certi problemi che non basta una vita a impostare... Non credo proprio, Santità, che egli sia all'altezza di risolvere questi miei dubbi che hanno bisogno di ben altro che della sua buona volontà che va benissimo per le persone semplici che da anni egli assiste.

Il Papa lo guardò con molta benevolenza, poi sorridendo gli disse:

— Ma figlio mio, non hai la testa già abbastanza gonfia con questi benedetti teologi, e questi libri e questi studi? Tu ne sai già abbastanza di teologia e con altra teologia non muoverai un passo. Credi a me: tu non hai bisogno di teologi, tu hai bisogno della parola d'un santo. Don Guanella è proprio l'uomo che ti ci vuole!

Il Gemelli, sia pure sbalordito in un primo tempo, si convinse e fece quello che il Papa gli aveva indicato.

L'incontro tra i due avvenne a Milano e quello che non era riuscita a fare la teologia, riuscì a farlo la carità di Don Guanella che illuminò la mente e lo spirito travagliato del Gemelli, gli ridonò la pace e accese la luce di un'amicIzia che durò sino alla morte del Guanella.

Poco tempo dopo questo incontro i frati minori accolsero tra loro Agostino Gemelli.

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