Seguendo le indicazioni dei due precedenti Capitoli Generali, gli Economati Generale e Provinciali, in collaborazione con il loro Personale Laico e Consulente, hanno elaborato il MANUALE ECONOMICO E AMMINSITRATIVO che ora si ritiene pronto per la consegna alle nostre Comunità e a coloro che siano in qualche modo coinvolti come Responsabili o Collaboratori nell’amministrazione e nell’economia delle nostre Opere.

Nel comporre il presente manuale si sono tenuti in conto i seguenti aspetti:

si è voluto fare un manuale che non fosse ne troppo schematico ne troppo prolisso; questo si è tradotto in uno strumento che non si limita a dare indicazioni puntuali, ma che si sofferma, ove se ne è vista la convenienza, anche alla descrizione o alla spiegazione de termini;
si è voluto fare un manuale che contenesse, in quanto possibile, tutta la materia riguardante aspetti economici e amministrativi; tale materia è stata suddivisa in otto capitoli;
si è voluto fare uno strumento che tenesse conto della necessità di mantenere continuamente aggiornata buona parte della materia in esso trattata; quindi, si è pensato in un tipo di composizione a fascicoli e di rilegatura a blocchi, che faciliti la sostituzione degli stessi fascicoli, in caso di aggiornamento;
si è pensato anche alla necessità di dover adattare il manuale alle singole realtà delle Province e, all’interno di queste, delle singole Nazioni che le compongono; perciò la materia contenuta nel manuale ha un carattere canonico (Diritto Canonico e Diritto proprio della Congregazione ) valido per tutti e un carattere specifico che ogni Provincia deve adattare alla sua realtà;
Si è voluto fare uno strumento non tanto da leggere tutto in una volta, quanto invece da tenere a mano, sulla scrivania, sempre a disposizione e da consultare, quando occorra;
i Destinatari di questo manuale sono le Comunità e i singoli Religiosi, che troveranno in esso, raccolte ed evidenziate, le indicazioni specifiche del Diritto Canonico, delle Costituzioni e Regolamenti e degli altri Documenti propri della Congregazione, in materia di utilizzo dei beni temporali;
sono Destinatari del Manuale tutti i Religiosi responsabili della economia e della amministrazione delle Case e delle Opere, quali i Superiori, gli Economi, i Direttori di Attività,… che troveranno in esso le indicazioni da tenere presente e da seguire per gestire e conservare in modo conveniente i beni temporali secondo i fini e scopi della Congregazione;
sono, infine, Destinatari del Manuale tutti i Laici che coprono un ruolo di responsabilità in determinati settori della gestione delle Case e delle Opere o che collaborano con gli Economi nel campo della contabilità, della gestione economica e amministrativa, per fare in modo che una corretta amministrazione delle nostre Opere vada a totale beneficio di tutti coloro che vivono nelle nostre Case;

In questa prima edizione il Manuale esce con queste finalità:

essere visionato e approvato dai Superiori e Consigli della Provincia
essere consegnato alle Comunità e alle Case perché venga introdotto “ad esperimentum” per un periodo da definire
essere consegnato agli Economi e loro Collaboratori laici perché in modo particolare venga da loro studiato e approfondito, con lo scopo di suggerire e segnalare miglioramenti, approfondimenti, aggiunte.

 

* In allegato si può scaricare e visionare il Manuale Completo oppure i singoli Capitoli di Interesse

Le Norme

a. In forza del voto di povertà il religioso guanelliano rinuncia al diritto di lecitamente disporre di qualunque cosa valutabile in denaro, senza il legittimo permesso del superiore. Mantiene però il dominio dei propri beni e la capacità di acquisirne altri. (Reg. n. 59).

b. Il Servo della Carità, per tutto il tempo che è legato dai voti, non può amministrare i suoi beni né percepirne l’usufrutto.
Prima della professione perpetua, faccia il suo testamento valido anche secondo il diritto civile (CJC 668; Reg. n. 60 e Cost. n. 54).

c. Il Confratello professo che volesse modificare il suo testamento deve ottenere la licenza del superiore Provinciale o, in caso di urgenza, quella del Superiore locale. (C. 54 e R 61)

d. Nel redigere il testamento si tenga conto, non solo dei beni di famiglia, ma anche dei beni di cui si potrà diventare titolari per le attività svolte da religiosi. Per tale motivo se non si indicherà la Congregazione come erede universale, nel testamento si dichiari espressamente che i diritti maturati ed i beni acquisiti in quanto religiosi dell’Opera Don Guanella vengono legati alla Congregazione.

 

 

In allegato i modelli di testamento (da scrivere e firmare di propria mano!)

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