P.Umberto Brugnoni ha raggiunto la comunità di Legaspi ai piedi del suo famoso vulcano, continuando la sua visita canonica che gli offre l'opportunità di vedere da vicino quanto il Signore va operando in questa regione della missione guanelliana in Oriente. Sua priorità e' l'incontro personale coi confratelli e l'attenzione ai giovani in formazione, segni di speranza e diffusori del carisma nella varietà delle culture e dei contesti socio ecclesiali dell'oggi e del domani. La visita di un padre che ascolta, incoraggia, conferma nella fede e sprona a rafforzare ovunque fraternità al servizio della Missione!
Con la benedizione della capsula con i documenti del progetto, P. Umberto ha dato il via oggi 10 ottobre 2019 alla costruzione della casa religiosa della nuova comunità in Sta. Barbara, Pangasinan, Filippine.
Da oltre un anno i confratelli e un gruppetto di postulanti, sono all'opera in questa nuova area di missione, cominciando a spargere in semplicità e creativa intraprendenza il seme del carisma e facendo subito amicizia coi piccoli e i poveri.
La casa che sarà anche centro di formazione prenderà il nome e l'ispirazione dal Sacro Cuore di Gesù. Alla giovane comunità in Pangasinan il nostro augurio e la vicinanza fraterna nella preghiera.
Atterrato a Manila nella notte del 7 ottobre il Superiore generale don Umberto Brugnoni comincia subito la sua visita alla giovane comunità di Sta. Barbara in Pangasinan.
Calorosa l'accoglienza della comunità e specialmente dei bambini del villaggio circostante. P. Umberto sarà nelle Filippine e in Vietnam per tutto questo mese per poi portarsi nelle Isole Solomon altro avamposto della Famiglia guanelliana nel mondo. Ovunque a rafforzare la comunione e a condividere la gioia e le sfide della missione.
La famiglia di San Luigi Guanella in Romania in sintonia con la famiglia guanelliana nel mondo ha celebrato la giornata missionaria. Ringraziando e pregando per la missione di San Luigi Guanella, abbiamo meditato la parole di Papa Francesco “Noi non abbiamo un prodotto da vendere – non c’entra qui il proselitismo, non abbiamo un prodotto da vendere –, ma una vita da comunicare: Dio, la sua vita divina, il suo amore misericordioso, la sua santità”. Dopo la santa Messa abbiamo fatto una esposizione della nostra missione nel mondo e in Romania. Molta gente ha partecipato alla esposizione della missione guanelliana. Sono usciti da questa giornata con l’idea che Nessuno è inutile e insignificante per l’amore di Dio. Ciascuno di noi è una missione nel mondo perché frutto dell’amore di Dio. Anche se mio padre e mia madre tradissero l’amore con la menzogna, l’odio e l’infedeltà, Dio non si sottrae mai al dono della vita, destinando ogni suo figlio, da sempre, alla sua vita divina ed eterna.
I giusti camminano, i santi corrano, gli innamorati volano.
Padre Bakthis
Domenica 6 ottobre, la Famiglia guanelliana all’inizio del Mese Missionario e di particolare memoria del Fondatore, si sincronizza per risvegliare e celebrare in ogni comunità la consapevolezza della propria identità missionaria dentro la Chiesa e con il carisma ricevuto dallo Spirito.
Un appuntamento al respiro mondiale, che vivremo ogni anno prima la prima domenica di ottobre, animati dalla fantasia della carità e dallo zelo missionario di don Guanella!
Sabato 21 settembre la famiglia guanelliana di Iasi insieme con il loro seminaristi hanno organizzato una gita presso un monastero Hadâmbu, un luogo di devozione molto noto in Iasi, per un gruppo di amici senza dimora.
La gita è ormai diventata una tradizione per tanti amici poveri, che aspettano con grande gioia questo momento e si vogliono “iscrivere” già da molte settimane prima. Hanno partecipato alla gita anche alcuni anziani che vivono in casa ma che chiedono
Il viaggio è stato anche l’occasione per conoscersi meglio e per condividere insieme un momento di preghiera. Dopo la visita del santuario, i seminaristi della Comunità insieme agli amici senza dimora hanno partecipato ad una commovente di preghiera in cui sono stati ricordati anche coloro che hanno sofferto e perso alla vita per la strada.
Ricordiamo con cuore di gratitudine perché la gita è stata realizzata con i mezzi che abbiamo ricevuto da ASCI don Guanella.
“Eterna è la sua misericordia”
Salmo 135
Carissime Suor Neuza e FSMP,
dopo aver ricevuto ieri la vostra delicata comunicazione circa l’attuale situazione in cui vi trovate per le alterne vicende di salute di Madre Serena, a nome di tutta la Congregazione, rivolgo con affetto a te, alle sorelle del Consiglio generale e a tutte le Figlie di Santa Maria, il saluto dei Servi della Carità, unito alla certezza che in tutto il mondo si sta trasformando in preghiera per voi quello che è il fatto del giorno.
Mai come in quest’ora ci uniamo ai vostri sentimenti e facciamo nostra la vostra preoccupazione, da buoni fratelli.
Subito dopo aver letto la lettera di ieri a noi indirizzata, nella preghiera dei Vespri, mi sono fermato sul Salmo 135, che si pregava ieri e che incontriamo spesso nella liturgia delle ore. Il Salmo che canta la misericordia del Signore in modo martellante, e che gli ebrei chiamavano “il grande hallel” cantandolo al pasto di Pasqua.
“Eterna è la sua misericordia...eterna è la sua misericordia...eterna è la sua misericordia”.
Non siamo mai fuori dal suo amore, succeda quello che succeda, questa la prima verità da interiorizzare, non ci sono eventi che scappano dalla sua mano e possano solo ferirci. Anche ciò che ci fa piangere e sanguinare ha il suo risvolto di benedizione, perché Dio ha solo amore per noi e solo quello può darci.
Solo amore e per sempre, nel senso che anche quello che verrà sarà misericordia per voi, per noi, per tutti.
Penso anzitutto a Madre Serena che ora è chiamata alla sua funzione di guida nel punto più sublime, quando la forza viene meno e fa tutto il Signore. Fino a mezzanotte ci pensava lei, fino a che il corpo e la mente glielo hanno consentito, da figlia autentica di don Guanella, ma ora Dio lavora a tutto campo e voi non siete senza guida. Suor Serena guida ancora la Congregazione, nell’umiltà della pazienza e negli slanci d’amore verso il Signore amato, scelto, seguito per una vita, dal quale ha accettato sempre ogni programma, fino al giorno in cui, sorprendentemente –come disse lei stessa nella sua elezione- gli chiese il compito della guida.
Il tempo peggiore, nella nostra storia di famiglia guanelliana, si è sempre rivelato, alla lunga, il tempo migliore e Dio si sta facendo spazio in te, Madre Serena, perché tu possa sentire la forza dolce e bella dell’unico bene. Tutti i Servi della Carità sono per te e con te, memori e grati del bene ricevuto da te e dalle tue Sorelle.
Penso a voi, Figlie di Santa Maria, che vivete la precarietà di questo momento rimandando scelte e decisioni, affrontando le prove quotidiane nella debolezza delle risorse, vivendo le feste che la vita chiede di celebrare con la voglia di digiuno nel cuore. La storia di questi giorni attorno alla vostra Madre non costituisca una caduta di tono, un blocco, quasi la sospensione della vita normale, ma la scoperta delle consolazioni di Dio nelle contrarietà. Ecco vi direi, da fratello e amico, cercate di recepire la contrarietà di quest’ora alla luce della misericordia. Quale regalo porta con sé questo momento?
Vi illumini l’esperienza del Fondatore a Olmo, quando si dedicò alla preghiera e allo studio in modo ancora più intenso che nel passato per non lasciare la porta aperta allo scoraggiamento e non dare partita vinta al male. Tristezza, ma tristezza attiva, nell’offerta totale.
Penso ai giorni che verranno, a tutta la luce di cui saranno portatori per voi, per noi, per tutta la famiglia guanelliana. Inviterei a disporci a viverli coi sentimenti di Suor Chiara nella fase forse più mistica della sua vita, intrecciando dolore ed estasi, quando diceva di non avere la forza per pregare, ma di non saper stare senza pregare. Ansiosa e preoccupata di non saper pregare forse visse la stagione più alta della sua relazione con Gesù.
Ai Servi della Carità chiedo l’unione di preghiere al massimo dei gradi. Le nostre Sorelle sentano che ci siamo e che la loro storia è storia nostra.
Auguri anche a te suor Neuza e al Consiglio generale. Lo Spirito vi guidi a discernere la sua volontà e ad applicarla con fede e coraggio nel “tremendo quotidiano” (PaoloVI).
In Charitate Christi.
Roma, 17 settembre 2019
Padre Umberto e Servi della carità.
Sabato 7 Settembre presso la Basilica Concattedrale Santa Maria Maggiore in Barletta è stato ordinato Presbitero Domenico Rizzi, SdC, per l'imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione di Sua Ecc.za Mons. Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie.
Domenica 8 Settembre, Don Domenico Rizzi ha presieduto per la prima volta la Celebrazione Eucaristica presso la Parrocchia San Nicola in Barletta.
Dal mondo Guanelliano le nostre infinite preghiere per questo suo "nuovo" cammino.