L’Anno santo 2025 ha due appuntamenti speciali, in primavera per gli adolescenti e in estate per i giovani. Il guanelliano don Salvatore Alletto, impegnato a Roma nella preparazione di questi eventi, espone fatiche e speranze 

Adon Salvatore Alletto abbiamo rivolto alcune domande sulla preparazione del Giubileo degli Adolescenti e dei Giovani e sul coinvolgimento dei ragazzi che fanno riferimento alle realtà pastorali guanelliane, in quanto don Salvatore è impegnato totalmente nella pastorale giovanile. Ogni giorno segue le numerose attività educative dell’Oratorio San Giuseppe presso la Parrocchia San Giuseppe al Trionfale a Roma e inoltre è direttore delle due scuole, elementare e materna, presenti in parrocchia. È lui il referente dei Servi della Carità per il Movimento Giovanile Guanelliano in vista degli appuntamenti del Giubileo riservati alle nuove generazioni, e come se questo fosse poco, il 12 dicembre 2024 è stato nominato dal cardinale Baldo Reina, Vicario generale di Sua Santità per la città di Roma, quale referente della pastorale giovanile della XXXII Prefettura pastorale per il triennio 2024-2027.  

Come si sta preparando la pastorale giovanile guanelliana alle iniziative del Giubileo?

La macchina organizzativa è già partita! Le comunità guanelliane di Roma (San Giuseppe al Trionfale e Casa San Giuseppe) si stanno preparando per accogliere gli adolescenti dal 24 al 27 aprile e i giovani dal 28 luglio al 3 agosto. Sono questi infatti gli appuntamenti giubilari riservati ai ragazzi e ai giovani. Già da settembre 2024 però nelle realtà locali si stanno preparando, insieme ai loro animatori, e riflettendo sugli elementi centrali del Giubileo: il pellegrinaggio, la porta, il perdono, il servizio.

Cosa prevederà il programma di questi due importanti appuntamenti?

Vivremo i momenti centrali di ogni Giubileo (il pellegrinaggio, il passaggio alla porta santa, il perdono) insieme a tutti giovani d’Italia e del mondo intero. In più, sia gli adolescenti che i giovani avranno modo di incontrare papa Francesco. In questo programma, già definito dal Dicastero per la Nuova Evangelizzazione, inseriremo alcuni appuntamenti che ci faranno sentire sempre più Famiglia guanelliana in cammino sui sentieri della speranza.

Qualche piccola anticipazione?

Durante il Giubileo degli adolescenti guanelliani nel mese di aprile, ci sarà una testimonianza di Dario Reda, un giovane influencer e insegnante di Educazione Motoria che utilizza i social per annunciare il Vangelo e sempre ad aprile durante la santa Messa di chiusura dell’esperienza, papa Francesco proclamerà santo il beato Carlo Acutis. Gli adolescenti attraverseranno la porta santa dopo un pellegrinaggio a piedi verso la Basilica di san Giovanni in Laterano. A luglio, invece, i giovani avranno la possibilità di varcare la soglia della porta santa della Basilica di san Paolo fuori le Mura attraversando il centro della città eterna e potranno respirare, nella spianata di Tor Vergata, l’atmosfera indimenticabile vissuta nel Giubileo del 2000, proprio perché lì si svolgerà la veglia e la Messa conclusiva con papa Francesco. Durante questa celebrazione sarà canonizzato il beato Pier Giorgio Frassati. Queste sono le date da tenere a mente.

Roma è pronta per accogliere i tanti adolescenti e giovani per il loro Giubileo?

L’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile di Roma, insieme alla CEI e al Dicastero per la Nuova Evangelizzazione, già da tempo è in fermento perché tutto vada al meglio. Su richiamo di papa Francesco, molte parrocchie accoglieranno gli adolescenti e i giovani aprendo loro le porte di casa. Potremmo quasi dire che i cantieri presenti in città, che man mano stanno per essere chiusi, si stanno spostando all’interno delle realtà ecclesiali. Ma sono cantieri diversi,  che punteranno soprattutto a preparare i cuori all’accoglienza.

La speranza, come filo conduttore del Giubileo e delle esperienze dedicate ai giovani, è un tema vicino a loro? C’è il rischio che lo possano sentire distante?

Ogni ragazzo e ogni giovane coltiva tante speranze per la sua vita, anche se spesso la società e il mondo degli adulti tendono a sopprimerle. Camminare a fianco dei giovani significa condividere queste speranze, questi desideri e testimoniare loro che ogni scelta della vita e ogni sogno ha senso solo se vissuto avendo negli occhi lo sguardo fisso su Gesù, la Speranza con la maiuscola!

Possiamo pensare già ai frutti del Giubileo?

Quest’anno penso sarà un anno di semina. Il cammino di preparazione e le esperienze vissute sono sicuro che scalderanno i cuori dei ragazzi e dei giovani, che tornando nelle realtà locali potranno contagiare con la loro gioia i propri coetanei. A noi adulti la responsabilità di non far spegnere questi fuochi, anzi di ravvivarli, accompagnando queste nuove generazioni all’incontro con Dio.