La presenza dei guanelliani in Africa. Ringraziamenti e propositi

di Vitus Unegbu, rettore del seminario "House of Providence"

Compie trent’anni la presenza dei Servi della Carità in Nigeria (Africa). La scorsa estate, precisamente il 14 giugno,  alla House of Providence a Ibadan (Nigeria) si sono tenute le celebrazioni per l’arrivo dei primi religiosi di don Guanella in Africa. Tre eventi hanno caratterizzato la giornata.

 In primo luogo c’è stata una Messa di ringraziamento presieduta dall’arcivescovo Gabriel Abegunrin, dell’Arcidiocesi di Ibadan, che rappresentava anche il Nunzio apostolico.  Era pure presente l’arcivescovo emerito, Felix Alaba Job. Ma soprattutto è venuto a festeggiare questo anniversario don Giancarlo Frigerio, uno dei primi missionari guanelliani che hanno iniziato l’Opera in Nigeria, in compagnia del superiore della Vice Provincia di Nostra Signora della Speranza, padre Kelechi Maduforo. La Messa è stata concelebrate da una cinquantina di sacerdoti, guanelliani ma anche di altre congregazioni religiose e del clero diocesano. Con alcune suore guanelliane e con i seminaristi, non sono mancati gli amici della comunità e del Centro, i nostri benefattori e  i giovani guanelliani, disabili, i “buoni figli” di don Guanella, con i loro genitori.

Durante la celebrazione eucaristica c’è stato l’inizio ufficiale del primo gruppo di Cooperatori guanelliani africani; don Giancarlo Frigerio ha impartito loro la benedizione e li ha accolti nell’Associazione.

L’arcivescovo emerito Felix Alaba Job,  rivolgendosi ai religiosi guanelliani nella sua omelia, ha evidenziato lo spirito di servizio lieto e sacrificato col quale i guanelliani svolgono la loro missione di carità a Ibadan e nella Nigeria. Ha ricordato che il Vangelo, predicato dai guanelliani con la testimonianza del loro carisma, non è fatto solo di parole, ma di opere, di gesti e di tenerezza. Ha anche invitato i presenti a partecipare a questa missione, per dare amore e sollievo ai bisognosi. Infine ha incoraggiato tutti a vivere da testimoni del Vangelo della carità.

È stata una Messa di ringraziamento a Dio Provvidenza, che ha costruito la storia dei Servi della Carità in Nigeria in questi trent’anni. Ringraziamento per la crescita numerica e spirituale della congregazione in Africa, ma anche per i tanti bambini, giovani, uomini e donne, poveri e abbandonati, che sono stati ospitati e riabilitati nelle nostre “tende” della carità. Senza se e senza ma, questi sono stati trent’anni di esperienza e di speranza. Ecco perché la nostra è una storia che deve continuare.

Il secondo evento della giornata è stata la benedizione del nuovo Centro per il disabili mentali, realizzato con il supporto economico della CEI e l’inaugurazione di un “muro commemorativo”, che esprime riconoscenza ai Vescovi italiani e ne perpetua la data.

La celebrazione ha avuto il suo epilogo nel momento di convivialità, rallegrata dai balli e da “numeri” speciali dei “buoni figli” e degli studenti del Royal College, gestito dai guanelliani ad Ibadan. Ad maiorem Dei gloriam! Che il nostro santo Fondatore continui ad intercedere per noi. Amen!