Con il restauro della Madonna del Carmelo in Casa Guanella a
Fraciscio si intendeva compiere un voto. Sono venute alla luce memorie
sconosciute e interessanti.

di Silvia Fasana

La dolce immagine della Madonna del Carmelo accoglie il visitatore di Casa Guanella in tutta la sua ritrovata bellezza. È stato infatti da poco completato il restauro del dipinto sulla facciata ad opera della restauratrice Anna Triberti di Albosaggia. Questa importante testimonianza della devozione mariana della sua famiglia influenzò molto san Luigi Guanella.

Il lavoro è avvenuto grazie al contributo della Casa “Madonna del Lavoro” di Nuova Olonio, per sciogliere un voto fatto alla Madonna durante il periodo del Covid 19: se non fosse morto nessuno tra i confratelli e gli operatori a motivo della pandemia, si sarebbe manifestata la gratitudine con qualche testimonianza devozionale, il che si è poi concretizzato nel sostenere questo restauro presso la casa natale del Fondatore

L’intervento, oltre a ripristinare i valori cromatici originali e la stabilità degli strati pittorici, ha offerto una interessante occasione per approfondire la conoscenza di questa opera anche dal punto di vista tecnico-esecutivo. 

Il dipinto era stato restaurato una prima volta alla fine degli anni ’90 dello scorso secolo, quando la Congregazione dei Servi della Carità risistemò la casa natale di don Guanella. Lo stato di conservazione appariva allora alterato da un mutamento cromatico brunastro in alcune aree, specialmente sul volto della Madonna, dovuto alla presenza di piombo all’interno dei pigmenti utilizzati. Nelle parti originali si sono riscontrati colori stesi a secco, rivelando una tecnica di esecuzione delicata per sua natura, ma poco resistente già in condizioni ottimali di conservazione. Il cartiglio presente nella parte terminale dell’opera si presentava leggermente abraso e una fessura si evidenziava a destra del dipinto sulla cornice. 

Il nuovo lavoro di restauro si è proposto di garantire al dipinto una situazione di equilibrio relativamente stabile rispetto all’ambiente nel quale è inserito, oltre a ridargli maggiore leggerezza dal punto di vista estetico.

Si è provveduto alla rimozione a secco delle piccole stuccature presenti nella fascia inferiore, seguita dalla pulizia della muratura per rimuovere le ridipinture che coprivano gran parte del dipinto. Dove poi erano presenti le alterazioni brunastre, dovute alla presenza di piombo nei pigmenti, l’intervento è consistito nella schiaritura delle aree interessate. Si è proceduto poi al consolidamento degli intonaci e alla reintegrazione pittorica.

La Madonna, coronata come una regina, tiene il Bambino, anch’egli coronato, con il braccio destro (il bimbo sembra accarezzare il collo della mamma, in un gesto affettuoso), mentre con la mano sinistra regge tre rose (i tre cicli classici dei misteri del Rosario?) e lo scapolare, suo attributo iconografico. Posa i piedi su una nuvola accompagnata da tre teste cherubiche. È racchiusa in una cornice pittorica con motivi decorativi prevalentemente floreali. Al di sotto un cartiglio riporta la scritta Regina Mater Dei / salva nos a tempestate (Regina Madre di Dio, salvaci dalla tempesta), con la data 1862, affiancato dalle lettere «FF LG» (interpretabile come «Fece fare Lorenzo Guanella»).

La Madonna del Carmelo è la Madonna venerata a Fraciscio. Nella chiesa parrocchiale di san Rocco una bella statua seicentesca in legno dipinto e dorato è ora posta nella nicchia dietro l’altare maggiore, anche se originariamente era nella cappella di destra. Non stupisce dunque il fatto che fosse tale immagine a essere riportata sulla facciata della casa costruita da Lorenzo, padre di san Luigi, nella prima metà dell’Ottocento, come attesta la data 1835, incisa sull’architrave della porta di ingresso e anche sullo stipite superiore. 

Lorenzo Guanella aveva sposato nel 1824 Maria Bianchi e agli inizi del loro matrimonio avevano abitato in una baita sul Motto del Vento a Gualdera, dove erano venuti alla luce i primi cinque figli. Secondo una tradizione, ripetuti e violenti nubifragi avrebbero fatto decidere Lorenzo ad abbandonare Gualdera per trasferirsi a Fraciscio, dove nacquero gli altri otto figli.

Chi è l’autore di questo dipinto? Un quesito davvero interessante. Don Giovanni Battista Trussoni, nativo di Fraciscio, cugino del nostro Santo, ricordava: «Quanto alle vacanze di seminarista, io stesso vidi il Servo di Dio impiegarle a dipingere soggetti sacri, ad esempio sulla mia casa la Madonna del Carmine, e sulla sua la Madonna Immacolata, e nella sua camera san Luigi e altri santi». Anche suor Marcellina Bosatta, la fedele collaboratrice, dichiarava: «Ricordo che il Servo di Dio mi fece vedere a Fraciscio come egli si dilettava a farla un poco da pittore durante le sue vacanze nella sua casa». E lo stesso don Guanella, ormai anziano, nelle sue memorie autobiografiche raccontava la sua occupazione durante le vacanze negli anni del Seminario: «Da chierico dipingevo un cielo stellato nella mia camera a Fraciscio, l’immagine della Madonna sulla facciata della casa paterna», definendosi poi con ironia «pittore buona scopa». Sulla facciata di Casa Guanella i precedenti interventi di restauro avevano già riportato alla luce un altro tenue dipinto di Madonna sulla parte sinistra. 

Da questa documentazione possiamo dedurre che il nostro Santo dipinse una Madonna sulla facciata della casa paterna, ma non possiamo individuare con certezza quale fosse; dagli elementi oggettivi in nostro possesso quello che si può verosimilmente affermare è solamente che Lorenzo Guanella, padre e padrone della casa, fece fare il dipinto appena restaurato.