I “senza fissa dimora” accolti al Teatro Don Guanella
di Milano. In un’iniziativa che per qualche momento ha riacceso il sorriso in chi conosce solo difficoltà.
L’Équipe educativa di Casa di Gastone
In una delle prime giornate fresche e grigie della stagione autunnale, il 19 ottobre scorso, si è tenuto presso il Teatro Don Guanella dell’Istituto San Gaetano di Milano, lo spettacolo Gli ultimi in prima fila, a cura della compagnia teatrale “Amici di Gastone” che ha portato il sole e tanto colore all’interno di un evento, ormai tradizionale.
Questa iniziativa “gratuita”, l’Opera Don Guanella di Milano l’ha voluta collocare all’interno delle iniziative cittadine di sensibilizzazione sulla problematiche dei “senza fissa dimora”, che nel corso degli anni si sono accresciute con situazioni inedite, dovute alle nuove precarietà e ai nuovi disagi sociali. Inoltre c’era anche la coincidenza con la festa in memoria di san Luigi Guanella (24 ottobre), che richiamava la tematica del “prendersi cura” delle persone più fragili e sole, care al cuore del Santo e affidate alle cure dei suoi figli e figlie spirituali.
Il Gruppo Teatrale “Amici di Gastone” è nato a Milano nel 2006 ed è formato da attori partenopei, il cui obiettivo è la diffusione della cultura teatrale napoletana e parallelamente il tendere una mano alle persone meno fortunate del centro di accoglienza per persone senza fissa dimora “Casa di Gastone”, ma anche a tanti altri che vivono nelle strade della grande città di Milano.
Gli attori della compagnia teatrale “Amici di Gastone” non si sono improvvisati tali, perché ognuno di loro ha nel proprio bagaglio diversi anni di recitazione. Ma, la peculiarità di questa compagnia teatrale consiste nel fare teatro in modo diverso, partendo dalla prospettiva degli ultimi, e non ha scopo di lucro ma mette in scena spettacoli a titolo di beneficenza.
I nostri complimenti vanno a tutti gli attori, i quali ci hanno trasmesso i valori tipici del popolo napoletano, famoso in tutto il mondo per saper trovare sempre un modo di affrontare le difficoltà della vita. Gli abitanti di questa città così solare, divertente, accogliente, unica, ci insegnano la capacità di sdrammatizzare ogni cosa, affrontando la vita con ironia e con il sorriso.
E quanti sorrisi si sono posati sui volti degli spettatori, anche se ognuno di loro aveva la propria storia e difficoltà, come gli ospiti della Casa di Gastone, e altri si appoggiavano a educatori e volontari delle associazioni di volontariato che operano in città. Tutti si sono immersi in un piacevole momento di condivisione e anche di “liberazione”, lasciandosi alle spalle le difficoltà del quotidiano convertendo le emozioni in benessere, facendosi trasportare dalla magia di canti e battute.
L’aver avuto la possibilità di assistere a questo piacevole spettacolo ha aiutato tutti a sviluppare un senso di maggior empatia e condivisione. Ce lo ricorda anche la celebre affermazione di Victor Hugo: «Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto la terra. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco».