Don Giampiero Viganò

di p. Davide Patuelli

Don Giampiero Viganò nasce il 5 novembre 1933 a Milano. E’ battezzato l’8 novembre 1933, nella chiesa parrocchiale di San Carlo, a Valgreghentino, vicino a Lecco; ivi verrà anche cresimato il 29 giugno 1941 dal cardinal Schuster, arcivescovo di Milano.

Il clima di preghiera e di attenzione al prossimo, respirato in famiglia, maturano in lui il desiderio del sacerdozio. Viene a conoscenza del carisma guanelliano e ne resta affascinato: dopo il periodo del postulato trascorso a Lecco entra in noviziato a Barza d’Ispra, in provincia di Varese, il 12 settembre 1955. Il 12 settembre 1957 emetterà i voti religiosi, sempre a Barza, nella famiglia religiosa guanelliana.

Compie la sua preparazione teologica a Milano presso l’Istituto san Gaetano, e per qualche mese anche a Cassago Brianza, nell’attuale provincia di Lecco. Arrivano poi i momenti delle scelte definitive: emette la professione perpetua, il 12 settembre 1961 ad Anzano del Parco, in provincia di Como e viene consacrato sacerdote nel Duomo di Milano il 23 dicembre 1961, dal cardinale Giovanni Battista Montini, il futuro san Paolo VI.

Si schiudono ora davanti a don Giampiero le porte del ministero. Per un anno, fino al 1962, esso è costituito dagli stessi ragazzi di Milano che fino a quel momento l’aveva conosciuto; poi l’obbedienza lo porta a Bari, sempre in veste di educatore, ove starà fino al 1966, anno in cui compirà il grande salto della sua vita, quello della missione. È in Cile dal 1966 al 1993, passando per le case di Estaciòn Colina, Puerto Cisnes, Renca e Rancagua; dopo un anno di stacco in Italia a Ferentino, nel Lazio, nel 1994 si porta in Messico ove starà fino al 2005, dimorando a Città del Messico e ad Amozoc. In quel periodo, esattamente dal 2002 al 2004, sarà anche in Guatemala, a Chapas; infine nel 2005 lo troviamo a Floridablanca, in Colombia, e sarà ivi residente fino al 2007. Diverse sono le mansioni che, in questi anni, don Giampiero svolge: assistente dei ragazzi, economo, coadiutore parrocchiale, formatore dei candidati alla vita guanelliana, superiore di comunità. Il tutto sostenuto da un forte vissuto di preghiera, soprattutto mariana; la robusta vita di fede lo contraddistinguerà per tutto il corso della sua esistenza.

Rientra definitivamente in Italia nel 2007: si rende disponibile al ministero nelle casa di Chiavenna a più riprese, dal 2007 al 2008, dal 2013 al 2015 e dal 2016 al 2020, prestando il suo servizio nelle parrocchie vicine; svolge attività pastorale anche presso il Santuario di Maria Madre della Misericordia di Gallivaggio, dal 2008 al 2011; ed è anche cappellano delle nostre suore nelle case di Menaggio (CO), dal 2011 al 2012, e di Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, dal 2015 al 2016. Si porta nella casa di Nuova Olonio, in Valtellina, nel 2020, bisognoso di cure, e lì si spegne la sera dello scorso 13 maggio. Maria, venerata in quel giorno come Nostra Signora di Fatima, lo avrà accoltotra le sue braccia, al termine di un lungo cammino ministeriale, coronato lo scorso mese di dicembre 2021 dal compimento dei 60 anni di vita sacerdotale.