Open-day "MANI IN PASTA! Percorsi di formazione ai mestieri e legalità"

Il 28 Febbraio 2019 alle ore 10.00 presso l'Opera Don Guanella di Napoli si è tenuto l'Open-day del Laboratorio di Pizzaiolo promosso dall'Associazione Opera Guanella-Fernandes. L’obiettivo di tale progetto è quello di rappresentare uno spazio educativo ed un luogo di formazione, di orientamento e di inserimento lavorativo per i giovani partecipanti. I circa 30 ragazzi coinvolti, di età compresa tra i 16 e i 23 anni, provengono dai territori di Secondigliano, Scampia, Miano e Chiaiano e altre diverse zone di Napoli. Gran parte di essi ha abbandonato la scuola e non possiede nessuna formazione professionale.
Nell’analizzare le problematiche e di conseguenza i bisogni che hanno determinato la realizzazione di tale progetto si è fatto riferimento ai risultati di ricerche effettuate, finalizzate all'analisi ed all'approfondimento dei bisogni emergenti della fascia minorile, adolescenziale e giovanile della città di Napoli.
Le problematiche individuate oltre ad essere molteplici, esprimono anche un alto livello di complessità, in cui la multifattorialità del disagio e la concomitanza di diverse condizioni che possono essere definite "di rischio" si intrecciano. Il primo indicatore di disagio è rappresentato dalle difficoltà scolastiche. Il problema del difficile rapporto con la scuola trova nel contesto sociale le sue origini e le cause della sua pervasività e persistenza nella realtà adolescenziale e giovanile.

Durante il suo intervento la Dott.ssa Daniela Diastro, coordinatrice dei Servizi Sociali del Tribunale per i minorenni di Napoli ha sottolineato come alla difficile situazione riguardante l'istruzione si intrecciano le condizioni problematiche delle famiglie con retroterra dì disoccupazione e di sottoccupazione, scolarizzazione bassa o assente, analfabetismo, difficoltà di integrazione nel nuovo ambiente di vita, in molti casi criminalità (non è infrequente la situazione di assenza di un genitore a causa di detenzione). II binomio mancanza di occupazione/bassa scolarità, favorisce il reclutamento, anche dei giovanissimi, nelle organizzazioni camorristiche, dato confermato dall'aumento della percentuale di ragazzi legati a clan organizzati, gli unici ad offrire loro lavoro, "protezione", "valori" e facili guadagni.
Altro aspetto esaminato dalla Dott.ssa Diastro è la situazione in cui si trovano i giovani uscenti dai circuiti penali, situazione che in qualche modo mette un punto e chiude i percorsi di rieducazione messi in atto da tutti gli attori sociali del territorio e in particolare quelli predisposti dal TM. La Dottoressa Diastro ha infatti esortato le aziende, gli imprenditori e le varie agenzie del territorio, a favorire percorsi di inserimento lavorativo e di tutoraggio per la ricerca di un lavoro, in modo tale da creare continuità tra i percorsi di formazione professionale e la ricerca effettiva del lavoro da parte dei giovani. A Napoli,infatti, il tasso di disoccupazione giovanile nel 2017,si attesta al 54,7% e pone la città al settimo posto tra le peggiori aree d’Europa in assoluto.
Il Progetto Pizzaioli mira a promuovere nei giovani competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro attraverso un approccio alla persona nella sua globalità e nella sua unicità. Prendersi cura dei giovani, durante il loro percorso verso l'età adulta ed essere dei buoni lavoratori, attraverso la pedagogia guanelliana, grazie a un Maestro d’arte della pizza e un educatore.
Anche la presenza di tale figura professionale è stata più volte richiamata sia dalla rappresentante dei SS del Tribunale dei minori che dagli altri ospiti della giornata come il Cardinale Francesco Coccopalmerio. L'importanza di una formazione professionale e pratica è certamente requisito indispensabile per la ricerca di un lavoro, ma prima delle competenze pratiche e specifiche di una professione, ci sono i cittadini, la loro partecipazione attiva nella società, il mantenimento di comportamenti adeguati sui luoghi di lavoro, la capacità di poter reagire in modo consono agli insuccessi, saper gestire e risolvere un conflitto in modo pacifico, lo sviluppo di capacità emotive e relazionali e molte altre competenze indispensabili non solo in un contesto lavorativo, ma soprattutto comunitario. Tali aspetti sono certamente indispensabili per il sano sviluppo di un individuo che appartiene ad una certa società e per realizzare tali obiettivi è necessaria la presenza di un educatore.
In quest'ottica di cambiamento e di speranza, s'inserisce il lavoro dell'Ass. Opera Guanella-Fernandes, che il 28 Febbraio ha parlato di giovani e per i giovani. La giornata si è aperta con i saluti di Don Enzo Bugea Nobile direttore dell’Opera Don Guanella di Napoli e presidente dell'Associazione Guanella-Fernandes. A mediare l'incontro c'era il Dott. Lucio Pirillo presidente provinciale UNEBA Napoli. Sono seguiti gli interventi della già citata Dott.ssa Daniela Diastro, coordinatrice dei Servizi Sociali del Tribunale per i minorenni di Napoli e i saluti del Cardinale Francesco Coccopalmerio e dell'imprenditore Luigi Scavone che gestisce una rete di aziende e di agenzie interinali per la ricerca del lavoro. Il Dott. Scavone, come già in precedenza, ha riconfermato la sua disponibilità e la sua vicinanza al progetto, impegnandosi nel supporto dei giovani frequentanti il corso per quanto concerne la ricerca di un lavoro.
Tra i partecipanti erano presenti i familiari dei ragazzi che frequentano il laboratorio, rappresentanti dei Servizi Sociali del territorio, la comunità educativa dell'Opera Don Guanella, i volontari e le volontarie impiegati nei progetti di Servizio Civile promossi dall'Opera, i genitori della Scuola dell'Infanzia, alcuni dei ragazzi che hanno frequentato le passate edizioni del Laboratorio e i rappresentanti di alcune pizzerie tra le più famose di Napoli e dintorni. Con tali pizzerie il direttore dell'Opera Don Guanella di Napoli, è riuscito a creare un'alleanza, con lo scopo di seguire i ragazzi anche dopo la fine del Laboratorio.
Durante l’open-day i ragazzi hanno mostrato le competenze sviluppate rispetto alla preparazione della pizza usando il forno elettrico, il forno a legna e preparando pizze fritte che tutti i presenti hanno potuto degustare.

 

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