Il “Sacro Cuore” di Fasano torna a far parlare di sé ed a parlare al territorio regionale pugliese proponendo una interessante iniziativa formativa e di riflessione che si terrà il 28 novembre 2019 nella sala convegni della struttura educativa guanelliana in quel di Fasano.
L’idea di questo convegno nasce dall’incrocio diverse esperienze. Soprattutto da quella dell’apertura, che ormai risale al 2011, della Comunità Educativa Integrata “l’Argonauta” la quale accoglie non solo minori con difficoltà sociale e/o familiare ma anche minorenni con sé recano una diagnosi di natura neuropsichiatrica. oltre a queste due “categorie” ne “l’Argonauta” sono presenti anche ragazzi, ed eventualmente anche ragazze, provenienti dal cosiddetto “circuito penale”. Si tratta cioè, di adolescenti che hanno commesso reato e, per questo, collocati in comunità di solito in “misura cautelare” alla quale fa seguito la “Messa alla Prova” (MAP) che è un percorso di rielaborazione del vissuto criminoso attraverso l’approccio educativo, psicoterapeutico ed anche riabilitativo in senso lato. In questi ragazzi, sempre più frequentemente sono presenti anche problematiche di disagio neuropsichiatrico e/o psicologico. La domanda, pertanto, che ci si pone, è la seguente: “Le cause, e di conseguenza le risposte, sono solo di natura educativa e/o sociale oppure c’è dell’altro?” In sostanza una riflessione sugli intrecci epistemologici ed operativi tra neuropsichiatria infantile, clinica psicoterapeutica, scienze sociali, diritto minorile e scienze dell’educazione.
Affronteranno questo quesito i numerosi e qualificati relatori provenienti da differenti esperienze professionali. Pertanto, Graziella Di Bella, neuropsichiatra infantile, relazionerà su “Dalla neuropsichiatria alla psichiatria a/r” e cioè sui rapporti epistemologici, clinici e di tecnica delle due specialità mediche; seguirà Cesare Porcelli, neuropsichiatra infantile, su “Il trattamento farmacologico in adolescenza: dal cum grano salis all’eccesso?”; subito dopo la neuropsichiatra infantile Daria Campolo riferirà su un sua esperienza professionale “Giustizia Minorile e neuropsichiatria: l’esperienza di Catanzaro”; mentre la neuropsichiatra infantile Veneranda Sabatelli conferirà a proposito dell’esperienza de “l’Argonauta” illustrandone la casistica. Concluderà i lavori della mattinata la professoressa Alessandra Augelli del Dipartimento di Pedagogia della università Cattolica di Milano: “L’erranza adolescenziale: limiti, possibilità, risorse”. Dopo il break per il pranzo si riprenderà con Valentina Farina, Assistente Sociale Specialistica, che parlerà del ritiro sociale in adolescenza e dell’intervento dei servizi territoriali nell’era degli abbandoni scolastici, educativi e sociali; l’avvocato Ignazio Corelli, invece, tratterà il seguente argomento. “Ruolo, etica e peculiare competenza del difensore nella difesa penale del minore”; dopo l’avvocato Corelli parlerà Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile per la Puglia e Basilicata: “Progetto di Messa alla Prova quale contributo della neuropsichiatria e delle scienze psicologiche per una sua migliore definizione?”. L’ultimo intervento - prima delle conclusioni affidate al Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Lecce Anna Carbonara – sarà di Bruno Marchi, psicologo psicoterapeuta nonché Direttore Clinico e Scientifico dell’Opera don Guanella di Fasano: “Orientamenti per il trattamento psicoterapeutico di minori autori di reato in comunità”.
Una giornata intensa ma, sicuramente, foriera di soddisfacenti spunti di riflessione ed eventuali opportunità di intervento educativo in rete a favore di minorenni in condizione di disagio.