Caro don Giancarlo,
Arrivederci in cielo.
Ci hai lasciati così in fretta e in un momento difficile per tutti noi tanto da non poterti dare un bacio sulla fronte e una benedizione. Un confratello dell’America Latina mi ha scritto oggi ricordandomi tue parole ripetute in più occasioni: nel mio funerale non parlate, per favore, di me, ma dite solo un breve e semplice pensiero sulla parola di Dio. Don Marco farà certamente questo.
A me allora, a nome di tutti i confratelli che ti hanno conosciuto, stimato e amato il saluto fraterno e grato per quanto di bello e grande ci hai voluto dire con la tua vita semplice, ma sempre disponibile a chi aveva bisogno. Grazie!
In questi giorni, chiusi in casa, abbiamo più tempo per la preghiera, il raccoglimento, il silenzio. Penso che guardando la Parola di Dio di oggi, tu ci possa raccomandare di risentire e meditare più volte le parole del Salmo 104: ricordiamo, Signore, le tue meraviglie! Tu non sei, Signore, il Dio-responsabile del coronavirus, Tu per noi sei il Dio che ci ha liberato dalla schiavitù di Egitto e ci ha portato attraverso il deserto fino alla nuova terra dove scorre latte e miele. Sei il Padre che ci ha amato così tanto da dare il Figlio unigenito, perché se crediamo in Lui avremo la vita eterna.
La schiavitù, la sofferenza, la prova passano presto, ciò che resterà per sempre sarà il tuo eterno amore per noi. Questo non finirà mai e la vita sacerdotale di don Giancarlo ne è una eloquente testimonianza. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Riposa nel Risorto caro don Giancarlo; sul cuore di Colui che hai sempre voluto ascoltare, amare e imitare nella tua vita di sacerdote e di guanelliano. Arrivederci in Paradiso!
Como, 13 marzo 2020
Padre Umberto