La Chiesa in Italia

a cura di Michele Gatta

«Siamo di fronte a un dialogo ecclesiale senza precedenti nella storia della Chiesa, non solo per la quantità di risposte pervenute o di persone coinvolte ma anche per la qualità della partecipazione». Così il cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale del Sinodo dei vescovi, in occasione di un incontro con i media a fine agosto.

112 le risposte dalle Conferenze episcopali (su 114) pervenute alla Segreteria generale, dalle quali è emerso il volto di «una Chiesa viva, bisognosa di autenticità e guarigione», ha sottolineato in quell’occasione il cardinale Mario Grech, segretario generale dell’Assemblea sinodale. 

In Italia, sono stati circa 50 mila i gruppi sinodali, che hanno coinvolto mezzo milione di persone, che si sono confrontati nelle diocesi italiane percorrendo il primo tratto del percorso sinodale. 200 le sintesi diocesane e 19 quelle elaborate da altri gruppi, per un totale di oltre 1.500 pagine, pervenute alla Conferenza episcopale a fine giugno. Ne è scaturita la sintesi nazionale dal titolo: Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione che la presidenza della Cei ha consegnato il 15 agosto scorso alla Segreteria generale del Sinodo.

Il documento I cantieri di Betania, che è il documento per il secondo biennio, ha così sintetizzato le impressioni del primo anno: «Il primo anno della fase narrativa del Cammino sinodale ha rappresentato per molti una esperienza discepolare di “strada” percorsa con Gesù. Si sono create preziose sinergie tra le diverse vocazioni e componenti del popolo di Dio (laici, consacrati, vescovi, presbiteri, diaconi, ecc.), tra condizioni di vita e generazioni, tra varie competenze. È unanime la richiesta di proseguire con lo stesso stile, trovando i modi per coinvolgere le persone rimaste ai margini del Cammino e mettersi in ascolto delle loro narrazioni. È diventato sempre più chiaro che lo scopo non è tanto quello di produrre un nuovo documento – pure utile e necessario alla fine del percorso – ma quello di avviare una nuova esperienza di Chiesa».

È sul Cammino sinodale che si è concentrata la riflessione dei membri del Consiglio Episcopale Permanente, riuniti il 16 novembre 2022 in sessione straordinaria a Roma, presso la sede Cei di Circonvallazione Aurelia 50. Aprendo i lavori, il Cardinale Presidente si è soffermato sull’importanza del percorso in atto nelle Diocesi italiane che sta consentendo un ascolto diffuso, da ampliare sempre di più per poter parlare a tutti. Un elemento di novità, da valorizzare per il prosieguo del Cammino, è rappresentato dalla rete dei referenti diocesani, i primi ad aver accettato la sfida del cambiamento. 

 

Organigramma del Cammino
sinodale delle Chiese in Italia

Il Consiglio Permanente ha ribadito la validità dei gruppi sinodali, soffermandosi sulla proposta dei tre “cantieri sinodali” (della strada e del villaggio; dell’ospitalità e della casa; delle diaconie e della formazione spirituale) comuni a tutte le diocesi italiane, secondo il documento I cantieri di Betania e il successivo Vademecum metodologico Continuiamo a camminare. I cantieri, hanno sottolineato i Vescovi, «possono aiutare nell’esercizio di apertura ai mondi che non ci appartengono, quelli con cui pensiamo di non aver nulla da spartire perché sono lontani dall’esperienza cristiana o perché fanno paura». Con l’invito a osare sempre di più, con grande creatività. Il Consiglio ha poi approvato il testo dell’organigramma del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. In premessa viene ricordato che «agli organi statutari della Cei (in particolare Assemblea Generale, Consiglio Episcopale Permanente, Presidenza) spetta la responsabilità di accompagnare i lavori del Cammino sinodale e di compiere le scelte di fondo, in base alle specifiche competenze». Per sostenere il percorso a livello nazionale, viene costituito un servizio di coordinamento composto dall’Assemblea dei Referenti diocesani, dal Comitato nazionale del Cammino sinodale, dalla Presidenza del Comitato nazionale. Ora si procederà a designare i membri del Comitato e della Presidenza.