Tutta la sua vicenda umana e spirituale la possiamo sintetizzare

nelle ultime parole che pronunciò sul letto di morte: “in Caritate Christi”

 

Cari amici, è il giorno della nascita al cielo del santo a noi caro, perché nostro padre, san Luigi Guanella!

In tutte le case guanelliane sparse nei cinque continenti oggi è festa grande; è la sua festa, l’anniversario del suo incontro con il Cristo giudice di amore, è la memoria felice nella quale il Risorto ha pronunciato su don Guanella le parole di premio: Bene servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore!

Papa Benedetto dieci anni fa proclamandolo santo in san Pietro ha evidenziato il suo testamento spirituale:“Vogliamo oggi lodare e ringraziare il Signore perché in san Luigi Guanella ci ha dato un profeta e un apostolo della carità. Nella sua testimonianza, così carica di umanità e di attenzione agli ultimi, riconosciamo un segno luminoso della presenza e dell’azione benefica di Dio “che difende il forestiero, la vedova, l’orfano, il povero che deve dare a pegno il proprio mantello, la sola coperta che ha per coprirsi di notte (cfr Es 22,20-26). Questo nuovo Santo della carità sia per tutti, in particolare per i membri delle Congregazioni da lui fondate, modello di profonda e feconda sintesi tra contemplazione e azione, così come egli stesso l’ha vissuta e messa in atto. Tutta la sua vicenda umana e spirituale la possiamo sintetizzare nelle ultime parole che pronunciò sul letto di morte: “in caritate Christi”. E’ l’amore di Cristo che illumina la vita di ogni uomo, rivelando come nel dono di sé all’altro non si perde nulla, ma si realizza pienamente la nostra vera felicità”.

E’ un programma che deve continuare in ciascun guanelliano, perché è il tracciato che lo Spirito ha voluto per tutta la Famiglia di don Luigi guanella.

Certamente con mezzi e modalità diverse, perché diversi sono i tempi, ma con fedeltà e attenta premura che l’opera dello Spirito non vada annacquata o perduta.

Questa attenzione l’aveva già don Guanella nei confronti dei suoi figli/e quando nel Regolamento del 1910 scriveva: “Certamente ognuno è obbligato a osservare la Regola con puntualità, secondo il grado di conoscenza che ne apprende, secondo il grado di virtù che può possedere e, più di tutto secondo il grado di grazia che può ottenere da Dio”.

Quanta premura e sensibilità di padre in queste parole del Fondatore per ciascuno di noi: tutti dobbiamo osservare le attese dello Spirito, ma in modi e maniere diverse, secondo quello che siamo e riusciamo ad essere, secondo i doni ricevuti dal Signore all’inizio della nostra vita (i talenti personali), ma anche secondo quelli che riusciamo ad ottenere con la preghiera e l’applicazione personale quotidiana durante il cammino che compiamo. C’è per tutti realizzazione piena, anche se non allo stesso modo.

Queste parole incoraggianti di don Guanella spronino ciascuno di noi a dare il massimo perché il carisma guanelliano continui nel tempo e nella storia, grazie all’apporto personale di tutti, a risplende, a sanare, a rispondere con speranza all’uomo che Dio ci fa incontrare sulle strade del mondo di oggi. Buona Festa di san Luigi Guanella!