Carissimi confratelli,

ricordando la prima professione religiosa del Fondatore e dei primi Servi della Carità, penso come loro hanno vissuto questo momento, nella gioia, nell’audacia, con tanti sogni... Ritorno a ognuno di voi, che continuate a essere oggi, la mente, il cuore, le braccia del fondatore per soccorrere i poveri provenienti delle conseguenze della guerra, della miseria e delle ingiustizie umana.

Continuate rivelando l’amore di DIO ottimo PADRE. Attratti del sì totale e sincero di Maria, fate come lei esperienza di quanto aprire il cuore a Dio e accogliere il Signore accenda il “fuoco della carità” e spinga a servire. “Fermarsi non si può finché ci sono poveri a cui provvedere.” Ci fa bene, vedere quanto siete impegnati e avete un forte spirito d'appartenenza e di missionarietà.

Ringrazio Dio, per la vostra presenza, per la collaborazione nella Famiglia Guanelliana, nella Chiesa e nel mondo.

 “Avanti con coraggio”, anche se i venti sono contrari, cerchiamo di essere “artigiani della pace”, come ci orienta Papa Francesco.

 

Unita alle consorelle del consiglio, 

Sr. Neuza Maria Giordani