«Vi dirò una cosa (ma non vantatevi!) : voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie! Forse i più piccoli tra voi non se ne rendono bene conto, ma i più grandi spero di sì! In particolare, voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa» (Papa Francesco)
a cura di don Gabriele Cantaluppi
Bari: con Ulisse si viaggia a gonfie vele
Il Grest dell’Oratorio Don Guanella nella Parrocchia Maria Santissima Addolorata di Bari è andato “A gonfie vele”. Con questo titolo l’edizione 2024 si è ispirata al racconto di Ulisse, l’eroe dell’Odissea. Il poema descrive il viaggio di Ulisse che, partito da Itaca per combattere nella guerra contro Troia, ritorna alla sua amata isola per abbracciare i suoi affetti più cari. È un viaggio tormentato e pieno di insidie, ma che ha un lieto fine: il ritorno alla propria casa come luogo in cui si è amati, sicuri e protetti.
Gli animatori hanno presentato la storia di Ulisse con un episodio al giorno e da questi racconti quotidiani hanno ricavato il valore da vivere dentro e fuori l’Oratorio estivo. Ad ogni “avventura” di Ulisse, che rappresentava il valore quotidiano, veniva abbinato un brano del Vangelo per una crescita nella fede.
I vari giochi (tra i più apprezzati, quelli con l’acqua) e i laboratori manuali, svolti con gli animatori che con pazienza e dedizione hanno guidato bambini e ragazzi, sono stati occasione per vivere l’inizio dell’estate nella gioia dello stare insieme. La gita al parco-avventura “Indiana Park” di Castellana Grotte, la visita alla chiesa rupestre di santa Candida e la partecipazione ai “Giochi senza frontiere” del vicino Centro Don Guanella per gli anziani, hanno dato uno slancio in più alle giornate. Poi le feste serali hanno aggregato le famiglie, con i genitori riconoscenti e grati agli animatori per aver donato un sano divertimento ai propri figli, staccandoli dai telefoni cellulari, per renderli attenti agli altri e alla realtà, nella certezza che la vita è un viaggio entusiasmante.
In tal modo il viaggio di Ulisse è diventato una metafora della vita che vale per tutti, grandi e piccoli. È il “viaggio nella vita” in compagnia di Gesù. I ragazzi del Grest hanno così compreso che le situazioni difficili e imprevedibili aiutano a scoprire chi siamo, fanno guardare alla meta che è diventare grandi nell’ambito di una famiglia cristiana: qui vengono custodite le radici più profonde ed essenziali della nostra vita, qui le nuove generazioni progrediscono in una crescita fruttuosa di bene per sé e per gli altri.
don Lillo Di Rosa
Campodolcino: felici nella fatica del donare
Venerdì 2 agosto 2024. Finiscono oggi le settimane di Oratorio estivo. Sono stati venti giorni di grande gioia per noi educatori. Ci siamo stupiti di molte cose, innanzitutto della crescita del rapporto con i ragazzi delle scuole medie che ci hanno aiutato in questi giorni. Ne è nato un bene reciproco, si è creata una fiducia per cui possiamo contribuire insieme alla bellezza del nostro Oratorio. Inevitabilmente noi grandi diventiamo un esempio da seguire, ma anche i ragazzi delle medie lo sono diventati per noi attraverso le loro riflessioni, nei giochi così come nei momenti di verifica. Ci siamo meravigliati anche davanti ai bambini: è bello vedere come basti uno sguardo, una semplice attenzione per creare un rapporto; basta un’ora trascorsa insieme per trovare l’occasione di una sincera amicizia.
Tre anni fa abbiamo iniziato un percorso che è durato fino a oggi. Da allora è nato l’Oratorio estivo e ogni volta è stato più bello. Il rapporto con i bambini e con le loro famiglie ci ha resi felici, ci ha ampiamente ripagato della fatica spesa e dell’impegno che queste tre settimane hanno richiesto. Guardando indietro, non avremmo voluto passare questo tempo da nessuna altra parte.
E poi, che bella sorpresa quando le mamme in un biglietto di saluto ci hanno scritto che introduciamo i bambini all’amicizia con Gesù! È una missione “gigantesca” di cui non siamo neanche tanto consapevoli, che certamente non è resa possibile dalle nostre capacità, ma è il frutto della vita di una comunità che è cresciuta, fidandoci del parroco don Marco, e grazie a un “Altro” che è stato in mezzo a noi in questi giorni.
Gli educatori di Campodolcino
Grosseto: una bella esperienza di amicizia
Per noi animatori l’esperienza dell’Oratorio estivo è stata “totalizzante”, nel senso che tutti gli altri impegni e tutte le occupazioni sono stati vissuti in funzione di esso. Ma l’Oratorio estivo è stato un evento assolutamente unificante anche per i bambini; all’improvviso si sono trovati a trascorrere le loro giornate con degli sconosciuti e non con i genitori: mentre le ore passavano, cresceva il loro bisogno di baci e abbracci.
Insomma, la magia – o, meglio la grazia – del Grest sta nel fatto che in queste due settimane il tempo scorreva in maniera diversa; qualcosa che fino alla sera prima non esisteva diventava un presente che coinvolge, e così intensamente da attirare a sé ogni cosa. Ma non è facile descriverlo, perché è un’esperienza fatta di tantissimi oggetti e persone e sentimenti e anche odori! Il fatto, strano e straordinario insieme, è che non ce ne siamo accorti, non ci abbiamo fatto caso, anzi, evitavamo proprio di pensarci, perché al Grest siamo tutti un po’ bambini e i bambini non si fanno certe domande.
Semplicemente è successo che nel corso di questi quindici giorni abbiamo iniziato ogni giornata con la preghiera, guidata da don Giovanni; abbiamo visto film giapponesi forse un po’ al di sopra delle nostre capacità; ci siamo dati appuntamento davanti al Duomo di Grosseto con tutti gli altri Grest parrocchiali e abbiamo condiviso la metà di un gelato, senza preoccuparci a chi andasse l’altro pezzo; abbiamo ringraziato Dio per il suo amore e fatto il tifo per la vittoria dell’Italia agli Europei. Insomma, ci siamo portati gli uni sulle spalle degli altri (anche fisicamente!) e ci siamo detti con sincera spontaneità: «Io ti voglio bene», poi abbiamo anche ballato Just Dance fuori tempo davanti all’immagine bonariamente sorridente di san Luigi Guanella, che sicuramente si è divertito con noi.
Se all’inizio del nostro cammino ci servivano i cartellini, preparati da Monica e appuntati sulle nostre magliette per associare a ciascuna faccia un nome, poi non ne abbiamo avuto più bisogno e non solo perché li avevamo in gran parte distrutti, ma anche perché Jacopo era il più bravo al gioco dei mimi, Aurora era quella che conosce meglio le canzoni di Ultimo, Matilde una bambina che si veste solo di rosa, Mariasole la padrona di Bulbo, Adriano l’amante dei dinosauri, Sabrina la futura scrittrice, Nikita il ragazzone che dice: «Fra’» a tutti e così via (purtroppo non posso nominare ogni bambino, ma ciascuno è tanto sé stesso che ci rappresenta tutti). In pochi giorni, in definitiva, abbiamo imparato a conoscerci e dopo anche a riconoscerci.
Questa è stata la vera bellezza, quella che ci pervade e si comunica, che riesce a trasmettersi agli altri. Questa è stata la bellezza del nostro Grest alla Parrocchia Sacro Cuore: siamo diventati amici, tra di noi e quindi anche con Gesù, perché essere amici è una delle tante cose che lui ci ha insegnato. Questa è la bellezza capace di viaggiare nel tempo, perché gli amici si raccontano tutto o riescono comunque a intuirsi, e noi ragazzi e ragazze del Grest siamo belli, ma anche un bel po’ complicati. Desideriamo davvero continuare la nostra amicizia!
Caterina Picchi
Il Viavai a Milano: “mi indicherai il sentiero della vita”
ViaVai è lo slogan dell’Oratorio estivo 2024, proposto dalla Federazione Oratori Milanesi, che nella Parrocchia San Gaetano ha coinvolto più di centocinquanta bambini e una trentina di giovani animatori, per tre settimane a giugno e due a luglio. ViaVai dice l’idea della vita come un cammino, un viaggio, un pellegrinaggio da vivere: ecco perché ogni giorno un verbo-chiave ci ha aiutato a precisare come si può vivere la vita imparando a mettersi insieme in cammino.
La giornata cominciava con la preghiera in chiesa per poi passare ai giochi, al pranzo preparato con amore dalle bravissime volontarie; nel pomeriggio, attività e laboratori finalizzati alla festa conclusiva dell’Oratorio che si è tenuta venerdì 28 giugno: danza, recitazione, coreografia, costumi, produzioni di dolci, il giornalino per condividere con le famiglie quanto abbiamo vissuto. Non sono mancate le uscite in piscina e le gite: a Pavia con visita alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro e al Castello Visconteo; a Como con visita al castello Baradello; a Venegono Inferiore con visita al Seminario diocesano. Tutto questo non sarebbe stato possibile se il nutrito gruppo di animatori non si fosse messo in gioco quotidianamente, in una continua verifica di quanto fatto e di come migliorarsi, con l’aiuto dei sacerdoti e degli educatori.
Ai ragazzi di quinta elementare e delle medie abbiamo dedicato altre due settimane in luglio, con due distinti campi vissuti a Campodolcino. Questa proposta speciale ha coinvolto non solo la parrocchia di San Gaetano ma anche quelle di San Martino in Villapizzone e di Gesù, Maria e Giuseppe, dalle quali è formata la nostra Comunità Pastorale Santa Maria Maddalena. Giornate intense e belle ad ammirare i luoghi di origine di san Luigi Guanella, a respirarne l’aria e a cercare di incarnare il Vangelo, passo dopo passo, in un continuo... viavai di incontri.
don Roberto Rossi
Nuova Olonio: Viavai di energia e vita
Seguendo le indicazioni delle diocesi lombarde, il Grest si è svolto all’insegna del ViaVai: questa parola è molto opportuna per indicare il movimento intenso di quei giorni, sia perché le giornate sono state frenetiche e ricche di attività, sia perché è stata messa in circolo, da parte di tutti coloro che vi hanno partecipato, una intensa energia di vita. Da lunedì 10 a venerdì 28 giugno, il Grest si è svolto ogni giorno, dalle 14 alle 17. Due sere alla settimana, il martedì e il venerdì, l’Oratorio ha avuto anche un’apertura serale. Le gite sono state una alla settimana e hanno avuto come meta, in ordine di tempo, la Val di Mello, il Seminario diocesano (partecipando al Grestival, il meeting di tutti i Grest della Diocesi di Como) e il parco acquatico di Ondaland.
Una volta aperti i cancelli, si iniziava con l’inno, ballato dagli animatori (ragazzi delle superiori) e dagli “aiuto animatori” (quelli che hanno concluso la terza media), una trentina in tutto. Sempre loro proponevano ai ragazzi la narrazione della storia, tratta dalla Divina Commedia di Dante: rivestiti in costumi caratteristici che riproducevano i personaggi rappresentati, hanno comunicato la bellezza e la fatica del camminare, che sono i due valori presenti nel capolavoro della letteratura italiana. Dopo il momento di preghiera, guidato dal sacerdote, iniziavano i giochi. C’era anche la merenda, distribuita dalle mamme. Già, le mamme: sarebbe difficile pensare a un’organizzazione del Grest senza la loro presenza, discreta e attenta ai ragazzi e all’ambiente. La verifica della giornata da parte dei ragazzi, mediante l’attività del “totem” (uno strumento pensato per facilitare l’autovalutazione) e di nuovo il canto dell’inno concludevano la permanenza dei “grestini” in Oratorio.
Lungo il muro che divide l’Oratorio dal sagrato della chiesa, si vedono ancora i murales con i loghi dei Grest degli ultimi anni e ogni figura riporta alla memoria i bei momenti trascorsi. Ora c’è anche quello del ViaVai, che ci ricorda che la nostra vita, anche se non è sempre precisa e ordinata, è pur sempre una strada che ci conduce a Dio.
don Davide Patuelli
Roma: fuori dalla giungla per diventare grandi
Dal 10 giugno al 5 luglio si è svolta la XXIX edizione del Grest nell’Oratorio San Giuseppe al Trionfale, con circa 200 bambini e ragazzi dalla prima elementare alla prima media guidati da un’ottantina di animatori delle scuole superiori e uno staff di adulti collaboratori. Il tema di quest’anno è stato un aiuto per confrontarsi con le scelte piccole e grandi di ogni giorno. La storia che ha fatto da filo conduttore all’esperienza era ambientata in una giungla indonesiana, dove alcuni esploratori hanno dovuto intraprendere un difficile percorso per riportare la loro gente allo stato originario, dopo che si era “pietrificata”.
Fra gli eventi da ricordare, la visita delle Unità Cinofile e degli Artificieri della Polizia di Stato, che hanno spiegato come si opera nelle situazioni di emergenza. Frutto dei laboratori del Grest è stato un plastico raffigurante una giungla, che pian piano ha preso forma, fino all’ultimo giorno, quando sono state effettuate la premiazione della squadra vincitrice e ogni gruppo di ragazzi ha potuto esprimersi davanti ai genitori con una esibizione.
Non sono mancati momenti di formazione e condivisione fra gli animatori, gli adolescenti impegnati e i responsabili che hanno sentito sulle loro spalle il peso di un’esperienza così importante come è quella di prendersi cura delle nuove generazioni. I giovani che hanno scelto di mettersi a servizio dei più piccoli sono la testimonianza più bella che un futuro di speranza è possibile, un futuro in cui ciascuno possa fare delle scelte responsabili per sé e utili per gli altri.
don Salvatore Alletto