Santa Maria degli Angeli, contigua alla Parrocchia di sant’Agata, dove opera da oltre un secolo la comunità guanelliana. Segno delle nuove necessità pastorali
di don Gabriele Cantaluppi
L’Opera don Guanella è presente a Ferentino (Frosinone) dal 1908; fu don Guanella stesso ad accettare la gestione di un orfanotrofio, un ricovero per anziani e il servizio pastorale nella chiesa di sant’Agata. A motivo di un bombardamento aereo alleato nel maggio 1944, la chiesa fu quasi completamente distrutta e solo poche suppellettili furono salvate, tra cui l’antico e veneratissimo Crocifisso di fra Vincenzo da Bassiano, la statua dell’Immacolata e il campanile romanico.
Nel 1946, grazie all’infaticabile opera di don Angelo Lecchi, l’opera guanelliana risorse e l’8 settembre 1947 il vescovo Tommaso Leonetti eresse la ricostruita chiesa in parrocchia, nominando don Luigi Romanò primo parroco. Dal 1971 l’attività assistenziale della casa guanelliana è stata sospesa, ma i Servi della Carità hanno continuato la cura d’anime.
Ai tre confratelli, attualmente impegnati nella pastorale di Sant’Agata, lo scorso 10 ottobre 2024 il vescovo Ambrogio Spreafico ha affidato anche la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli, nominando padre Vijava Kumar Pilla amministratore parrocchiale. Il territorio di questa nuova parrocchia, che conta circa quattromila abitanti, è contiguo a quello di Sant’Agata, anzi parte di esso già vi apparteneva fino al 1994. Ora torna alla cura dei guanelliani, compresa la cappella rurale San Luigi Guanella.
La chiesa di santa Maria degli Angeli risale alla prima metà del secolo XVI ed era officiata all’inizio dai Carmelitani. Si presenta con caratteristiche cinquecentesche, soprattutto negli affreschi conservati in discreta integrità. Sulla parete absidale è rappresenta la Vergine tra i santi Giovanni Battista e Domenico; sulla parete laterale la Madonna è effigiata tra santi carmelitani; la mensa dell’altare è stata ricavata da un reperto d’epoca romana.
Nella parrocchia è presente la Fondazione Piccolo Rifugio della serva di Dio Lucia Schiavinato. Vi operano alcune consacrate dell’Istituto secolare Volontarie della Carità e sono accolti venti disabili fisici in forma residenziale e altri sei in regime diurno
Davanti alla chiesa di santa Maria degli Angeli è stato ricreato lo spazio del sagrato originario, delimitato da due grosse siepi e definito da due divani in pietra, un vero e proprio salotto all’aperto. La piazza è un punto di aggregazione e di condivisione, dove poter trascorrere qualche ora all’aperto.
Questo nuovo impegno di cura pastorale aiuterà la comunità guanelliana locale, sacerdoti e fedeli, a mettersi «a servizio delle esigenze del territorio in cui sono inseriti, avendo cura di valorizzare pienamente le risorse presenti sul territorio stesso» (Progetto educativo guanelliano, 494).