Con nel cuore ancor fresco il ricordo del loro pellegrinaggio a Roma in occasione della Canonizzazione di Don Guanella, sono tornati a camminare con lui, nella Terra e sui passi di Gesù. Erano una ventina cinque anni fa in Piazza san Pietro e sui sentieri del Fondatore, a Fraciscio e a Como. In Terra Santa, nel cuore del mese guanelliano, il gruppo contava ben 48 tra cooperatori con promessa e aspiranti o amici della nostra missione nelle Filippine. Venuti da lontano, non per turismo ma come pellegrini, per ripercorre almeno in parte l’itinerario seguito nel 1902 da Don Guanella nella terra dove il Vangelo è sbocciato, dove la Parola si è fatta Carne e dove Dio ha dato la prova suprema del suo Amore senza limiti, della sua misericordia versata fino all’ultima goccia, fin all’ultimo respiro.
Un esperienza di preghiera, di ascolto della parola, di celebrazione quotidiana dell’Eucarestia nei luoghi dove L’Emmanuele è nato e vissuto, rivelandosi e rendendosi a tutti vicino e accessibile fino alla morte. Un’ esperienza che ha offerto una speciale opportunità a ciascuno non solo di rivedere e rinnovare la propria fede in Lui, ma anche di verificare il proprio impegno di vita cristiana e di concreta solidarietà coi fratelli più poveri e bisognosi.
E proprio a Nazareth, nella casa guanelliana della Sacra Famiglia, tra i duecento nostri ‘beniamini’ (bambini e ragazzi disabili), i laici guanelliani venuti dalle lontane Isole del Pacifico, hanno toccato con mano, non senza commozione, la bellezza di sentirsi parte di una famiglia senza confini, partecipi di una missione di carità che allarga il cuore e gli orizzonti. Nella cappella della comunità di Nazareth, insieme ai confratelli, hanno rinnovato l’impegno di continuare il cammino al servizio dei piccoli del vangelo. Un cammino che li ha riportati nella loro terra aperti a vivere, servire e amare un po’ di più come Gesù.
Sulla scia del nostro Santo, profeta e apostolo della carità!