Arrivando laggiù nell’ arcipelago delle Solomon’s dopo un lunghissimo volo i nostri missionari sapevano di non aver viaggiato da soli. Con loro a bordo c’era anche il Fondatore nel simbolo della sua reliquia consegnata nella sua casa natale dalle mani del vescovo Luciano Capelli che aveva affidato loro anche la croce missionaria.
A distanza di sei mesi è arrivata in questi gironi a bordo di una nave da carico anche una bella statua bronzea di Don Guanella, copia in dimensioni ridotte della bella immagine originale che accoglie la gente all’entrata del San Gaetano a Milano
Una statua significativa del nostro santo, alla cui talare si aggrappano bambini che hanno bisogno di soccorso, di tenerezza ma anche di forti braccia capaci di prendersi cura di ciascuno. E’ bello ricordare che questa statua del nostro santo è partita da Genova, dalla Casa dell’Angelo, tenda di carità evangelica e di promozione umana per tanti ragazzi con vari bisogni e difficoltà. Con la nave dal porto ligure don Guanella ha salpato di nuovo gli oceani ed è approdato al piccolo porto di Noro nell’immenso Pacifico, proprio dove le nuova missione Guanelliana è stata da poco avviata.
Scrive P. Mathias da laggiù. “Abbiamo portato il Fondatore dentro la chiesa della missione, di fianco all’altare vicino al tabernacolo. Il suo nome e la sua storia non sono più ignoti alla nostra gente. E domenica la festa dell’Eucarestia sarà ancora più gioiosa con tutta la comunità a sentirsi abbracciata da quel servo della carità che non è soltanto un monumento ma è vivo tra loro e li aiuta a vivere con dignità e speranza’.
La gente di Noro ha già preparato una piccola cappella, davanti alla chiesa a fianco della Madonna della misericordia. Adesso aspettano il ritorno del loro caro vescovo ancora convalescente. Poi quella piccola cappella sarà per don Guanella il primo piccolo santuario in quel piccolo arcipelago della Melanesia. Nel segno del ‘ piccolo’, come piaceva e piace a Gesù.