“Camminando in comunione, abbracciando le differenze”
Questo il tema della ‘tre giorni’ di riflessione, preghiera e scambio di concrete esperienze interculturali che ha visto radunati a Fraciscio dal 3 al 5 ottobre 18 confratelli di voti perpetui di origine africana e indiana che vivono e lavorano nelle nostre comunità in Europa e Israele
Un ritrovarsi insieme nella casa natale del Fondatore non solo a respirare l’aria delle nostre origini ma soprattutto a ravvivare la consapevolezza, gratitudine e responsabilità di condividere una comune vocazione che ci raccoglie in unità sul fondamento del vangelo e del carisma guanelliano, spalancandoci l’orizzonte di una missione universale.
Il radunarsi attorno allo stesso focolare, il ripercorre insieme i sentieri del nostro Santo hanno favorito nei confratelli convenuti l’ascolto e la condivisione franca e ad un tempo serena dei tanti valori ma anche delle immancabili fatiche e sfide che il cammino verso l’ideale dell’interculturalità comporta.
Dall’incontro di Fraciscio sono emerse concrete proposte sul come aiutarci a crescere nella direzione di una più vivace comunione fraterna e missionaria che chiama in causa tutti i confratelli della variopinta geografia della Congregazione. Stimolanti e impegnativi alcuni suggerimenti riguardanti l’area della formazione, l’inculturazione del carisma nella missione, la preparazione a vivere in comunità interculturali e lo spirito missionario da esprimere e diffondere ad intra e ad extra.
Insomma: un cantiere aperto, una strada aperta con un percorso tracciato.
Un cammino che il prossimo XX Capitolo Generale si accinge a verificare e riproporre con slancio in sintonia con il magistero di papa Francesco, come risposta profetica alle sfide del nostro tempo e in accordo con il sentire e la testimonianza di vita del nostro Fondatore.