Carissimi/e Confratelli, Consorelle, Cooperatori, laici amici
Con sentimenti di fraternità e di stima scrivo a voi questa semplice comunicazione e richiesta.
Oggi, 6 luglio, ricorre il secondo anniversario della morte tragica del nostro giovane confratello ACHILLUS.
Ci sentiamo ancora toccati nel profondo del cuore da questa triste esperienza che in pochi attimi si è consumata durante una festosa passeggiata ad un laghetto di montagna con i nostri ragazzi della casa dell’Angelo di Genova.
Quanti interrogativi atroci e duri hanno albergato nella nostra mente in questi giorni così drammatici. Perché questa tragedia? Cosa sarà successo al nostro caro confratello in quel momento particolare? C’è stata qualche imprudenza da parte sua? Interrogativi ai quali abbiamo cercato di dare risposte anche documentate e sostenute da chi ha vissuto in prima persona questi momenti drammatici e dai medici che lo hanno assistito.
Oggi c’è più serenità nel nostro animo di suoi familiari. Anzi abbiamo cercato di ascoltare questa tragedia nel suo messaggio propositivo: teniamoci pronti perché il Figlio dell’uomo verrà ad incontrarci nel giorno e nell’ora che noi non aspettiamo.
Questa giovane vita che il Signore ha colto come germoglio dalla terra per trapiantarlo nel giardino del cielo, oggi diventa messaggio per noi; oggi diventa provocazione e invito a preparare bene l’avvento del Signore nella nostra povera esistenza; oggi sta diventando per noi, che gli siamo stati vicini nell’ultima tappa del suo percorso terreno, un esempio da seguire, una missione da imitare pur nelle differenze personali che ciascuno di noi porta in se stesso.
Chiedo a tutti la carità di ricordarlo con affetto e gratitudine al Dio della vita, a quel Dio che Achillus ha amato, seguito e servito e che ora lo ha ammesso alla gioia della sua presenza.
Invito le comunità a ricordarlo nella santa messa di domani e ad affidare proprio a lui, il più piccolo di casa, l’intercessione per il progresso spirituale, secondo i piani di Dio, della nostra Famiglia religiosa.
Questa sera alle ore 18,30 nella Cappella del Seminario teologico di Roma, ultima sua residenza terrena, per chi può, sarà celebrata una Santa Messa in suo suffragio.
Un saluto a tutti.
Padre Umberto