Progetto “Accolti”: dalla segregazione all’accoglienza.
Open day

Lo scorso 13 ottobre, presso il Centro Sereni Opera Don Guanella di Perugia, si è vissuto l’Open day promosso dalla CEI (ufficio pastorale della salute), dedicato alla conoscenza dei centri che accolgono persone con disabilità.
“Se non si conosce la disabilità, non la si può accogliere in modo adeguato”. Con questa premessa, è stato presentato il Centro Don Guanella, che accoglie persone di sesso maschile in età adulta, con deficit cognitivo grave e gravissimo, lungo la sua storica presenza in Umbria, dal 1946.
È emerso, da un confronto con più Centri, che in questa tipologia di ambienti non va messa al centro la persona-paziente, ma la persona in un sistema di relazioni significative che permettano un adeguato intervento educativo e riabilitativo, senza far mancare un clima familiare, gioioso, di accoglienza e di fiducia.
Altro elemento importante è la formazione di tutti gli operatori del Centro che operano con professionalità, seguendo le indicazioni delle moderne neuroscienze e quelle di indirizzo pedagogico e psicologico.
Mentre la famiglia di origine, lì dove ancora c’è, rimane un punto di riferimento affettivo importante, è da sottolineare un ulteriore aspetto che caratterizza il metodo educativo guanelliano, che mira a non occuparsi solamente della persona dal punto di vista dei suoi evidenti bisogni, ma presta attenzione alla promozione sociale della stessa. Infatti il Centro promuove l’aspetto culturale e di integrazione. Lo fa infatti con le scuole, con le parrocchie e promuovendo il volontariato. Queste iniziative tendono anche a sfatare l’idea che centri come questo siano “istituti di segregazione”.
Tale sensibilizzazione sociale passa anche attraverso attività come frequentare la piscina comunale, la palestra pubblica, alcune fattorie per attività di pet-therapy e ippoterapia, i concerti che si svolgono nel territorio cittadino, il cinema e tanto altro.
Promuovere la conoscenza della disabilità, la cultura dell’accoglienza, l’integrazione sociale serve ad uscire dall’emarginazione e a far cadere quelle che sono le barriere “mentali”, prima ancora di quelle architettoniche; è quanto emerso dalle parole della Dott.ssa Mastrone, coordinatrice delle attività del Centro, e confermate sia dall’Assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia, dott.ssa Edi Cicchi, che dal presidente del Consiglio comunale, dott. Leonardo Varasano. Questi ultimi hanno aggiunto che le persone con disabilità meritano il loro posto nel mondo. Un disabile avrà il suo posto nel mondo, in ogni città e nella città di Perugia, nella misura in cui ciascuno non lo considererà un “diverso”, ma un cittadino a tutti gli effetti.
L’amministrazione comunale ha dimostrato collaborazione e appoggio per continuare a camminare insieme.
La giornata si è conclusa con un momento di contatto nelle varie situazioni quotidiane con i “ragazzi” (tutte persone adulte con disabilità, chiamate così affettuosamente).

Il direttore del Centro - Don Giovanni Amico