Nato a Minusio (Svizzera) il 5 febbraio 1864.
Morto ivi il 23 luglio 1927.

Giornalista locarnese, fondatore e redattore di diversi giornali e riviste cattoliche, nel Ticino e in Italia. Iniziati gli studi nel seminario di S. Abbondio di Como, frequentò poi l'oratorio Salesiano di Torino. Don Bosco stesso gli consigliò la via del giornalismo. Studiò quindi diritto alle università di Friburgo, Monaco e Berna, dove conseguì la laurea nel 1888. Compiute le prime esperienze come giornalista in patria, anche come collaboratore de «La Lega Lombarda» di Milano e «L'Ordine» di Como, nel 1895 iniziò una serie di peregrinazioni giornalistiche in Italia, dove fondò diverse testate di orientamento democristiano. Dal 1897 al 1902 fu a Firenze nella redazione de «L'Unità Cattolica»; nel 1902 ad Ancona come direttore de «La Patria», dal 1904 al 1906 si trasferì a Roma come corrispondente de «Il Momento» di Torino, e a Roma fu collaboratore de «Il Giornale di Roma» e cofondatore de «Il Corriere d'Italia»; dal 1906 al 1909 fa a Bergamo come redattore de «L'Eco di Bergamo» e cofondatore del periodico illustrato «Pro Famiglia»; dal 1909 al 1912 fu a Milano, direttore con Filippo Meda de «L'Unione». Rientrato in Svizzera verso il 1912-1913, continuò la sua attività giornalistica nel Ticino.

Giovanni Battista Mondada ricorda aver conosciuto don Guanella «quando alla scuola di don Bosco si preparava alla veramente democratico-cristiana sua missione». Il 31 ottobre 1910 in qualità di redattore de «L'Unione» fu a S. Ambrogio ad Nemus per incontrare i quattrocento giovanetti degli istituti di Como e Milano che si recarono a visitare la tomba di S. Carlo, e volle inviare un indirizzo a don Guanella, trattenuto a Roma, chiamandolo «della carità apostolo tanto modesto quanto eroico». Tornato in redazione, quello stesso giorno fece inserire un resoconto di quel singolare pellegrinaggio, così come anche in altre occasioni seguì dalle pagine del principale giornale cattolico ambrosiano le vicende e le iniziative delle opere guanelliane. Il Mondada, da buon ticinese, fu un deciso sostenitore della candidatura di don Aurelio Bacciarini come amministratore apostolico di Lugano «per le sue qualità di intelligenza e di cuore», per il suo «spirito di umiltà e di povertà».

Fonti:
ANTONIO GILI, ad vocem, in Uomini nostri. Trenta biografie di uomini politici, a cura di Alberto Lepori e Fabrizio Panzera, Armando Dadò editore, Locarno, 1989, pp. 55-57.
CARLO CATTANEO, Mons. Aurelio Bacciarini: vescovo suo malgrado. Inediti a novant'anni dalla nomina episcopale, in corso di stampa xxx, p.

Fonti guanelliane:
Il nostro pellegrinaggio alla tomba di S. Carlo, in «La Divina Provvidenza», 1910, pp. 171-172.
CARLO MARIANI, La festa della Pia Casa dei Poveri a S. Ambrogio ad Nemus a Milano, in «La Divina Provvidenza», 1911, p. 70.
GIOVANNI BATTISTA MONDADA, Il monumento di Capolago - Luigi Rossi e don Luigi Guanella, in «La Divina Provvidenza», 1912, p. 100.
Spigolando. Su Niccolò Rusca, in «La Divina Provvidenza», 1914, pp. 55-56.

Fotografia:
«L'Illustrazione Vaticana», 1937, p. 980.