Nato a Riese Pio X (Treviso) il 26 marzo 1836.
Morto a Grazie (Mantova) il 9 gennaio 1916.

Nel 1867 sposò Eleonora Siliprandi con cui ebbe 5 figli. Stabilitosi a Grazie, Mantova, come semplice impiegato postale, nulla cambiò per lui con l'avvento del fratello al soglio di Pietro. Pio X, per fugare ogni apparenza di nepotismo, si rifiutò di conferire qualsiasi titolo nobiliare ai congiunti e volle, nel caso del fratello Angelo, che rimanesse a Mantova, dove veniva comunque spesso visitato ed interpellato come «fratello del papa».

Il giorno dell’Ascensione del 1910 don Guanella celebrò al *santuario delle Grazie trattenendosi dopo «a pregare e a curio¬sare». A mezzogiorno Angelo Sarto lo condusse a pranzo con la sua famiglia, «modesta e alla buona al pari di lui». «Uomo semplice, ma non volgare», intrattenne don Guanella a tavola con i racconti della sua adolescenza, quando col fratello *Beppe «facevano a chi tocca a pascolare la mucca e a condur fuori l’asinello». Don Guanella, a sua volta, ricordava di aver portato più volte, a Roma, sulla sua «vetturaccia» il fratello del papa, e che questi fece un giorno ridere Pio X dicendogli che la «cavalla dell’Apocalisse» di don Guanella gli ricordava l’antica somara di Riese.

Fonti:
«Annuaire pontifical catholique», 1917, p. 819.

Fonti guanelliane:
LUIGI GUANELLA, Il fratello del Papa, in «La Divina Provvidenza», 1910, p. 94-96.

Fotografia:
ANGELO MARCHESAN, Papa Pio X nella sua vita e nella sua parola. Studio storico del suo vecchio allievo, Einsiedeln, Benzinger & Co.,1905, p. 49.