Nato a Bosco Marengo (Alessandria) il 19 gennaio 1863.

Morto a Roma il 26 febbraio 1942.

 

Entrato nell’Ordine dei Predicatori nel 1878, fu ordinato sacerdote, deputato all’insegnamento e in seguito inviato alla missione domenicana di Istanbul. Tornato in Italia, nel 1900 divenne parroco di S. Maria di Castello a Genova e professore di diritto pubblico ecclesiastico nella locale pontificia facoltà giuridica. Durante la crisi modernista Pio X, che ne apprezzava il rigore dottrinale, gli affidò la visita apostolica di ben ventitré diocesi e seminari italiani, tra cui quelli della Lombardia. Nominato vescovo di Adria nell’ottobre 1908, un anno dopo, mentre comunicava al capitolo il trasferimento della curia diocesana e dell’archivio a Rovigo, fu colpito da alcuni adriesi con una fitta sassaiola che procurò a quella popolazione la pena dell’interdetto generale, locale e personale, durato due settimane. Inviato come delegato apostolico in Messico dal 1912 al 1914, fu segretario del Sacro Collegio al Conclave del 1914 e creato cardinale da Benedetto XV il 4 dicembre 1916. Arcivescovo di Genova dal 1919 al 1921, fu infine vescovo di Porto e Santa Rufina e cancelliere di Santa Romana Chiesa.

 

Nella relazione della sua visita apostolica alla diocesi di Ceneda del 1906 Boggiani menzionava l’«ospizio di carità», funzionante «fino ad ora, assai bene» a San Cassiano del Meschio e fondato «da certo sac. Luigi Guanella»; in quella per la diocesi di Cesena del 1907 segnalava che nell’*Istituto Don Ghinelli di Gatteo le religiose guanelliane assistevano fanciulli fino a 12 anni di età e che molti non trovavano «conveniente che le suore assistano fanciulli già così grandicelli».

Divenuto vescovo di Adria, il 26 luglio 1909 Boggiani conferì l’ordine del presbiterato ai chierici guanelliani Luigi Previtali e Giuseppe Venezia, che volle trattenere in diocesi. Pio X, su richiesta di don Guanella, chiese al vescovo con suo autografo di lasciare a disposizione dell’istituto i due sacerdoti, «perché conosco gli impegni presi da questo ottimo prete con altri vescovi, e la mancanza assoluta di soggetti per provvedere a tante opere di cristiana beneficenza da lui assunte».

In seguito all’aggressione subita ad Adria il 26 settembre 1909, don Guanella auspicava dalle pagine del bollettino di Como che Boggiani «fosse investito dalla sacra porpora in segno della sua fortezza nel sostenere oltraggi per la fede».

Il 24 ottobre successivo il vescovo era accolto a Fratta Polesine per amministrare le cresime e don Guanella «affrettò il suo ritorno da Roma per fare omaggio al vescovo e ringraziarlo di tanto onore».

Boggiani diventò amico ed estimatore di don Guanella e, poco prima di lasciare la diocesi polesana, inviò al pontefice la sua testimoniale per caldeggiare l’approvazione pontificia dei Servi della Carità, rendendosi garante «del buon andamento della casa, nonché dell’ottimo spirito da cui sono animati anche i sacerdoti predetti, che con zelo ed amore attendono alle opere di carità». 

  

Fonti:

Archivio Apostolico Vaticano, Archivio particolare di Pio X 62, ff. 7-13 (autografo a Boggiani a favore di don Guanella).

Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. IX: 1903-1922, a cura di Zeno Pięta, Padova, Editrice «Il Messaggero di S. Antonio», 2002, pp. 17, 38, 164.

DAnilo Veneruso, ad vocem, in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 11, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1969, p. 176.

Giovanni Battista Varnier, ad vocem, in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia, vol. III/1: Le figure rappresentative, Casale Monferrato, Marietti, 1984, pp. 100-101.

GIOVANNI VIAN, La riforma della Chiesa per la restaurazione cristiana della società. Le visite apostoliche delle diocesi e dei seminari dItalia promosse durante il pontificato di Pio X (1903-1914), vol. I, Roma, Herder, 1998, pp. XIX-LXI.

ALDO RONDINA, L’ultimo interdetto. Nel contesto religioso e civile del Polesine tra ’800 e ’900, Adria, Apogeo Editore, 2007.

 

Fonti guanelliane:

Archivio generale dei Servi della Carità, Verbali delle adunanze del Consiglio superiore, Adunanza del 5 luglio 1909, n. V. [Luigi Guanella], Fratta Polesine, in «La Divina Provvidenza», novembre 1909, p. 155.

I nostri cari morti, in «La Divina Provvidenza», marzo-aprile 1942, p. III di copertina.

 

Fotografia:

«L’Illustrazione Vaticana», 16-31 marzo 1933, p. 224.

 

 

A.M. Dieguez