Nato ad Arquà Polesine (Rovigo) il 17 aprile 1839.
Morto a Rovigo il 18 maggio 1911.
 
 
Studiò nel seminario di Rovigo, alla scuola di autorevoli insegnanti rosminiani. Ordinato sacerdote nel 1861, rimase in seminario come docente per tutta la vita, rifiutando prestigiose cattedre di insegnamento a Roma offertegli da *Leone XIII. Insegnò diverse materie, soprattutto teologiche, ma si dedicò anche ad approfondimenti filologici che furono molto apprezzati. Nel volume La mia conversione dal Rosmini a S. Tommaso rendeva conto nel 1887 di questo suo passaggio. Letterato e filosofo, tra i suoi molteplici interessi emerse progressivamente quello per la questione sociale e, dopo la Rerum novarum del 1891, si fece promotore di casse rurali e altre iniziative volte a promuovere le misere condizioni dei contadini della provincia di Rovigo. Fu anche l’anima del rinnovamento del movimento cattolico diocesano che, da lui sempre mantenuto entro i binari della disciplina papale, divenne capace di contrapporsi al socialismo imperante nel Polesine.
 
Il nome di mons. Sichirollo ricorre spesso nelle lettere scritte da don Guanella ai confratelli delle case di Fratta Polesine e Trecenta e ad altri ecclesiastici della diocesi di Rovigo. Inoltre, a lui rimanda spesso per consiglio in situazioni complesse (come quella di una possibile convenzione con la Provincia di Rovigo per l’assistenza degli alienati guariti e della problematica gestione del Patronato di Adria).
Mons. Sichirollo prestò la sua opera di elegante epigrafista in occasione della morte della morte del fratello don *Lorenzo Guanella e dell’inaugurazione dell’ospizio di San Pancrazio a Roma
In diversi modi don Guanella cercò di ricambiare la generosa accoglienza riservata ai suoi studenti dal seminario di Rovigo, di cui Sichirollo era l’anima, oltre che il direttore degli studi: reclamizzando la sua conferenza sulla Democrazia socialista e la democrazia cristiana sul bollettino guanelliano (1899), pubblicando con la tipografia della Casa Divina Provvidenza la sua Conferenza sulla “Rerum novarum”, peraltro dedicata proprio a don Guanella (1903), inviandogli una benedizione papale e una scatola di amaretti di Saronno in ringraziamento per il sostegno ricevuto dal giornale «La Settimana» di Rovigo (1907), ospitandolo a Como per un intervento chirurgico a un occhio che ebbe luogo proprio nella Casa Divina Provvidenza e che restituì «molto ben guarito» il dotto sacerdote alle sue attività (1906), ospitando per gli ultimi anni di vita la sua unica sorella *Teresa Sichirollo ved. Boschetti nella casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine (1910-1913).
Don Guanella, capitato per caso a Rovigo, accompagnò Sichirollo nel supremo momento della morte e manifestò al segretario particolare del papa *Giovanni Bressan la propria edificazione dopo averlo viaticato. Partecipò poi ai funerali dell’amico che – come scrisse al card. *Andrea Carlo Ferrari – era stato «faro di bene, petto di bronzo nelle sanguinose mischie della vita sociale religiosa».
Oltre che amico in vita, don Guanella si fece anche suggeritore di una possibile causa di beatificazione dell’illustre sacerdote rodigino, chiedendo a un canonico: «Che cosa aspettate, voi di Rovigo, a caldeggiare la causa di beatificazione di mons. Sichirollo?».
 
Fonti:
Archivio Apostolico Vaticano, Archivio particolare di Pio X 84, ff. 500-501 (don Guanella informa Pio X di aver viaticato mons. Sichirollo).
 
Fortunato Giavarini, Pionieri cattolici nel secolo XIX. Monsignor Giacomo Sichirollo, in «L’Osservatore Romano», 11 luglio 1936, p. 4 (dello stesso autore è Monsignor Giacomo Sichirollo, Rovigo, Istituto veneto di arti grafiche, 1936).
 
Chiesa e società nel Polesine di fine Ottocento. Giacomo Sichirollo (1838-1911), a cura di Gianpaolo Romanato, Rovigo, Minelliana, 1991 (in particolare il contributo di Gianni Azzi, Sichirollo e Luigi Guanella. Note essenziali, pp. 153-158).
 
Gianpaolo Romanato, ad vocem, in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 92, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2018, pp. 505-507.
 
 
Fonti guanelliane:
Tra i numerosi riferimenti del bollettino «La Divina Provvidenza», si segnalano: Bibliografia, dicembre 1899, p. 96; RASIDUS, Prof. Mons. Giacomo Sichirollo, settembre 1903, p. 72; L’Istituto Pio X, agosto-settembre 1907, p. 123; [Necrologia], maggio 1911, p. 76, EX-ALUNNO, Mesto trigesimo, giugno 1911, pp. 83-84; PROF. A. MAREGA, I santi non muoiono, luglio 1913, pp. 111-112; A.P., Necrologia, agosto 1913, p. 130.
 
Tra le numerose ricorrenze nell’Epistolario Guanelliano si vedano le lettere 164, 195, 537, 1100, 2206, 2698, 3100, 3113, 3118 e 3612.
 
SACRA RITUUM CONGREGATIONE, Comen. seu Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Guanella [...] Positio super virtutibus, Summarium, Romae, Typis Guerra et Belli, 1950, p. 595 (teste Martino Cugnasca).
 
Don Guanella e una causa di beatificazione per l'illustre amico suo mons. prof. G. Sichirollo, in «La Divina Provvidenza», marzo-aprile 1947, pp. 26-27.
 
 
Fotografia:
«La Divina Provvidenza», 1911, p. 84.


 
A.M. Dieguez