Nato a Genova il 30 marzo 1834.
Morto a Roma il 19 marzo 1916.

 

Entrato nell'ordine dei Carmelitani Scalzi nel 1849, Antonio Gotti assunse il nome di Girolamo Maria dell'Immacolata Concezione. Dopo essersi dedicato all'insegnamento, fu procuratore e priore generale del suo ordine dal 1881 al 1892, quando venne consacrato arcivescovo titolare di Petra e designato internunzio in Brasile. Tornato a Roma, fu da Leone XIII creato cardinale il 29 novembre 1895 e nominato prefetto della Congregazione delle Indulgenze e Reliquie (1896), quindi della Congregazione dei Vescovi e Regolari il 20 novembre 1899. Il 3 agosto 1902 divenne prefetto generale della Congregazione di Propaganda Fide e di Propaganda per gli affari di rito orientale, dove fu particolarmente apprezzato per la discrezione ed obiettività con cui sempre seppe condursi e per i risultati positivi che riuscì ad ottenere.

Don Guanella incontrò il cardinale Gotti durante il suo soggiorno a Roma nel maggio 1900, quando ricevette da lui, in qualità di prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari, indicazioni precise per la compilazione dei testi normativi per i suoi istituti. A tali indicazioni don Guanella si atterrà scrupolosamente, tanto che «per poco ne trascrisse col senso anche le parole». Il 17 maggio, infatti, don Guanella ringraziava il cardinale carmelitano «della caritativa accoglienza fatta a me ed ai poveri miei istituti» e gli inviava le testimoniali dei vescovi di Lugano, Adria e Coira. Poco dopo, il 24 maggio, aggiungeva la testimoniale del vescovo di Pavia affinché «piacendo al Signore, lo Istituto nostro venerando approvato e benedetto dal Rappresentante di Gesù Cristo in terra, sia poi in copia approvato e benedetto dalla bontà di Gesù Cristo al cielo asceso». Don Guanella incontrò nuovamente il cardinale Gotti tra il dicembre 1906 e il gennaio 1907 durante le trattative ecclesiastiche per l'acquisto dell'ex convento carmelitano di San Pancrazio: il cardinale, ormai divenuto prefetto di Propaganda Fide, ma «pienamente al corrente della questione» da quando era procuratore e priore generale del suo ordine, concorse ad appianare le difficoltà legate al diritto di prelazione che i Carmelitani Scalzi vantavano su quella antica proprietà, come pure altri ostacoli legati a diritti della Congregazione di Propaganda Fide.

 

Fonti

- Emanuele Boaga, ad vocem, in Dizionario Carmelitano, Roma, Città Nuova Editrice, 2008, pp. 449-450.
- Carlo M. Fiorentino, ad vocem, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 58, Roma, Istituto della Enciclopedia Treccani, 2002, pp. 153-155.
- Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. VIII: 1846-1903, a cura di Remigium Ritzler e Pirminum Sefrin, Padova, Editrice «Il Messaggero di S. Antonio», 1978, pp. 38, 449.


Fonti guanelliane

- Alejandro M. Dieguez, Don Luigi Guanella e i religiosi di altri istituti, in Don Guanella e Roma. Cento anni della presenza dell'Opera 1903-2003, a cura di Francesca Bucci e Fabrizio Fabrizi, Roma, Nuove Frontiere, 2004, p. 237.
Epistolario di Luigi Guanella, a cura del Centro Studi Guanelliani, E 2748, E 3436, E 1403, E 806.

Fotografia

- Francesco Vistalli, Il cardinal Cavagnis, Bergamo, Istituto Italiano d'arti grafiche, 1913, p. 408. 


A. M. Dieguez

 

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