Nato a Piacenza il 27 agosto 1872.
Morto a Bologna il 13 marzo 1952.

 

Compiuti gli studi nel seminario di Piacenza e al Lombardo di Roma, fu ordinato sacerdote a Roma da monsignor *Giovanni Battista Scalabrini nel 1895. Ottenuto il dottorato presso la Gregoriana e concluso il corso alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici, fu chiamato come minutante in Segreteria di Stato e nominato canonico di Santa Maria Maggiore. Dopo alcuni anni di servizio a Roma, fu da Pio X preconizzato vescovo di Gubbio il 25 gennaio 1907. Il 6 dicembre 1916 Benedetto XV lo promosse arcivescovo titolare di Tebe e lo nominò suo elemosiniere. Nel giugno del 1921 fu scelto assistente ecclesiastico della Gioventù cattolica italiana. Poco dopo, il 21 novembre, fu trasferito alla sede metropolitana di Bologna. Il 25 maggio 1923. fu da Pio XI creato cardinale prete di Santa Maria in Traspontina.

Sin dal 1904 monsignor Nasalli Rocca, che don Guanella può aver conosciuto nei suoi passaggi per il *collegio Lombardo, fece parte del comitato promotore delle opere guanelliane a Roma: il suo recapito figura infatti come referente per le offerte chieste da don Guanella in un appello «ai generosi romani», a favore della *colonia agricola di Monte Mario e del *ricovero femminile di San Pietro in Montorio. Il 14 novembre 1912 monsignor Nasalli Rocca, già da anni vescovo di Gubbio, pronunciò il discorso per l'*inaugurazione del monumento a mons. *Giovanni Battista Scalabrini nella chiesa di San Carlo al Corso, atto al quale don Guanella fu presente. Nello stesso anno donò a don Luigi 20.000 lire ricevute da una pia signora per fare della beneficenza, che riuscirono «provvidenziali» per saldare le spese che il confratello don *Luigi Previtali aveva sostenuto per l'inaugurazione della chiesa di San Giuseppe al Trionfale e l'arredamento della casa. Nel 1923 il cardinale Nasalli Rocca, ormai arcivescovo di Bologna, propose al Consiglio superiore dei Servi della Carità di provvedere alla fondazione di un istituto per la «fanciullezza abbandonata» a Crevalcore, capace di una trentina di ragazzi, che sarebbero stati affidati dall'Opera pia San Domenico, fondata presso il convento domenicano di Bologna. Monsignor *Bacciarini avrebbe senz'altro accettato la proposta purché si fosse trovato il personale adatto, il che, evidentemente, non avvenne.

 

Fonti

- Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. IX: 1903-1922, a cura di Zeno Pięta, Padova, Editrice «Il Messaggero di S. Antonio», 2002, pp. 169, 364, 89.
- Francesco Molinari, sub voce, in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia, vol. III/2, Casale Monferrato, Marietti, 1984, pp. 586-587.

Fonti guanelliane

Epistolario di Luigi Guanella, a cura del Centro Studi Guanelliani, E 3252.
- Sacra Rituum Congregatione, Comen. seu Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Guanella [...] Positio super virtutibus, Summarium, Romae, Typis Guerra et Belli, 1950, p. 672 (teste don Martino Cugnasca).
- Archivio generale dei Servi della Carità, Roma, Verbali delle adunanze del Consiglio superiore dei Servi della Carità, vol. I, 24 luglio 1923, § 4 e 6 settembre 1923, § 13.

Fotografia

Chiesa di Bologna (Giugno 2018)



A. M. Dieguez

 

Enciclopedia Guanelliana

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