Nato a Sant Andreu de Llevaneras (Spagna) 15 febbraio 1854.
Morto a Monteporzio Catone (Roma) il 7 settembre 1913.

 

Entrato nell’ordine dei Cappuccini in Guatemala nel 1869, fu ordinato sacerdote nel 1877. Giunto a Roma nel 1883, divenne presto consultore di vari dicasteri. Creato cardinale nel concistoro del 9 giugno 1899, fu membro di diverse congregazioni romane, finché Pio X, con la riforma della curia romana del 1908, lo nominò prefetto della Congregazione dei Religiosi il 28 ottobre di quell'anno.

In seguito alla riforma della curia romana, don Guanella perse l'appoggio del card. *Domenico Ferrata e di monsignor *Filippo Giustini, che già lo conoscevano ed apprezzavano. Fu costretto quindi a trattare gli affari dei suoi istituti con il cardinale Vives ed altri officiali della Congregazione dei Religiosi che non erano al corrente delle pratiche intercorse. A questa "imperizia" il redentorista *Claudio Benedetti attribuisce l'affrettata decisione di sottoporre i Servi della Carità alla visita apostolica, proposta dal cardinale cappuccino al papa il 7 settembre 1911. Ma sarà sempre Vives che, meglio ponderando la situazione dell'istituto maschile, propose al papa di concedere il Decretum laudis prima del tempo stabilito, dopo che don Guanella era stato incoraggiato da Pio X, nel corso dell'udienza del 12 aprile 1911, a recarsi dal prefetto dei Religiosi «per ravvivare le pratiche di approvazione dello Istituto dei Servi della Carità», cosa che fece il 18 aprile successivo. Più distesi furono i contatti che don Guanella ebbe con il cardinale Vives a proposito della congregazione femminile, approvata nel 1908 ancora sotto la prefettura Ferrata. Per il Natale 1909 don Guanella preparò una lettera di auguri natalizi da parte delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza che in Vives «hanno riconosciuto un Superiore che le accompagna sul cammino della regolare disciplina», chiedendo la sua benedizione «per crescere nella virtù e addivenire degne figlie della Santa Chiesa che le ha ricevute con benevole protezione».

 

Fonti

- Frederic Raurell, L’antimodernisme i el cardenal Vives i Tutò, Barcelona, Facultat de Teologia de Catalunya, 2000.
- Institut Catholique de Lille, ad vocem, in Catholicisme hier, aujourd’hui, demain, vol. XV, Paris, Letouzey et Ané, 2000, col. 1240.
- Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. VIII: 1846-1903, a cura di Remigium Ritzler e Pirminum Sefrin, Padova, Editrice «Il Messaggero di S. Antonio», 1978, p. 41.

Fonti guanelliane

Epistolario di Luigi Guanella, a cura del Centro Studi Guanelliani, E 2727, E 1097, E 1099.
- Bruno Capparoni, L'approvazione pontificia delle congregazioni guanelliane: difficoltà ed esiti positivi (1898-1935), in Le Costituzioni e i Regolamenti di Don Luigi Guanella. Approcci storici e tematici, a cura di Alejandro M. Dieguez, Roma, Nuove Frontiere, 1998, pp. 136-138, 180-181.
- Sacra Rituum Congregatione, Comen. seu Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Guanella [...] Positio super virtutibus, Summarium, Romae, Typis Guerra et Belli, 1950, pp. 124-125 (teste padre Claudio Benedetti).

Fotografia

Antonio María de Barcelona, El cardenal Vives y Tutó de la Orden de Frailes Menores Capuchinos, Barcelona, Librería Católica Internacional, 1916 (tavv. f.t.)

 

A. M. Dieguez

 

Enciclopedia Guanelliana

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