Nato a Mazzano (Brescia) il 1° febbario 1863.
Morto a Borghetto Lodigiano il 19 giugno 1927.

Entrato nell'Ordine dei Frati Minori nel convento della Madonna delle Lacrime di Dongo nel 1885, emise i voti solenni il 10 dicembre 1889 e fu ordinato sacerdote il 5 gennaio 1890. Le sue spiccate doti di pietà, bontà e intelligenza gli valsero la nomina a superiore della Provincia serafica di Lombardia nel 1901. Chiamato a Roma nel 1911 come definitore generale, fu eletto dalla Santa Sede primo vicario apostolico della Libia e consacrato vescovo titolare di Leptis Magna il 15 giugno 1913 dal cardinale Andrea Carlo Ferrari. Benedetto XV gli affidò nel 1919 la diocesi di Bagnoreggio e Pio XI quella di Lodi nel 1924.

Padre Antomelli, al secolo Giovanni Battista, uno dei testi al processo di beatificazione di don Guanella, conobbe don Luigi nel 1886 quando, ancora studente nel convento di Dongo, si recò a Pianello Lario con il proprio maestro, padre *Angelo da Minerbio, che lo mise sull'avviso: «Adesso andiamo a trovare un santo». Secondo la sua testimonianza,ne riportò tale impressione già da quel primo incontro. Continuò a frequentarlo a Dongo e, a distanza di anni, mentre era provinciale a Milano. Fu don Guanella infatti ad incoraggiare il padre francescano, non senza prima rimproverarlo di mancata fiducia nella Provvidenza, a riprendere i lavori di costruzione del santuario di S. Antonio, sospesi per mancanza di mezzi e a procurargli in modo quasi miracoloso nuovi aiuti finanziari. Giunto a Tripoli, il vicario apostolico scrisse al vecchio amico per scusarsi di non essere riuscito a mantenere la promessa di passare a salutarlo a Como. Visitò invece, con tutti i suoi missionari, l'opera di *S. Giuseppe al Trionfale, riportando un'ottima impressione per il bene operato a Roma. In occasione della morte di don Guanella, mons. Antomelli scrisse al guanelliano don *Filippo Bonacina: «Oh! come la ricordo quell’anima santa [...] Ti assicuro che ogni volta che lo avvicinavo, mi sentiva compreso di un senso di venerazione, e un non so che di mistico, di spirituale pervadeva l’animo mio [...] Caro don Filippo, ci assista dal cielo, come ci ha amati in terra. A noi imitare le sue virtù».

 

Fonti
- Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. IX: 1903-1922, a cura di Zeno Pięta, Padova, Editrice «Il Messaggero di S. Antonio», 2002, p. 224.
- «Acta Ordinis Fratrum Minoris», Ad Claras Aquas Florentiae, Ex Typographia Collegii S. Bonaventurae, 1927, p. 25


Fonti guanelliane
Epistolario di Luigi Guanella, a cura del Centro Studi Guanelliani, E 2810.
- Sacra Rituum Congregatione, Comen. seu Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Guanella [...] Positio super virtutibus, Summarium, Romae, Typis Guerra et Belli, 1950, pp. 187-191 (teste mons. Ludovico Antomelli), ma anche pp. 386-387, 400, 575, 591.
- Necrologia, ne «La Divina Provvidenza», 1927, pp. 145-146.
- Il nostro augurio, ne «La Divina Provvidenza», 1913, p. 104.
- Archivio del Centro Studi Guanelliani, Roma, Fondo Mazzucchi, XXII, 19.
- Archivio della provincia Lombarda dell'Ordine dei Frati Minori, fasc. «Prospetto nuove residenze».


Immagine
«L'Illustrazione Italiana», 1913, I, p. 453.

 

A. M. Dieguez

 

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