Nato a Nogarè di Treviso il 29 novembre 1861.
Morto nella Città del Vaticano il 2 luglio 1950.

Entrato undicenne nel seminario di Treviso, Giovanni Bressan conobbe don Giuseppe Sarto come parroco di Salzano, il quale lo preparò alla prima comunione, gli fece da direttore spirituale nel seminario finché, eletto vescovo di Mantova, lo richiese al vescovo di Treviso quale suo maestro di camera non appena ordinato sacerdote, il 2 agosto 1885. Da allora, e per ventinove anni, don Bressan rimase senza interruzione a fianco di Giuseppe Sarto. Conclavista di Pio X, fu da questi nominato cappellano segreto caudatario e segretario particolare il 6 agosto 1903. Responsabile del funzionamento della *segreteria particolare o segretariola, fu pure segretario dell’Opera per la Preservazione della Fede in Roma.

Quale titolare della segreteria particolare, mons. Bressan ha firmato molti rescritti, ossia suppliche per facoltà e benedizioni che don Guanella desiderava per sé, per le sue opere e per i suoi benefattori, e che sono ora conservati nell’Archivio Guanelliano di Como. Il primo è quello con cui don Guanella chiedeva al nuovo papa di intitolare al suo nome il ricovero erigendo a S. Cassiano del Meschio. La risposta segnata ai piedi della supplica il 5 novembre 1903 è di pugno di mons. Bressan: «Il Santo Padre si è benignamente degnato accordare che l’erigendo ricovero s’intitoli dal suo augusto Nome». A mons. Bressan don Guanella faceva riferimento in primis sia per accedere alle frequenti e famigliari udienze di papa Sarto, sia per le numerose questioni burocratiche legate alle sue fondazioni romane. Mons. Bressan faceva inoltre da consigliere nonché — ovviamente — da intermediario tra don Guanella e il papa per questioni delicate, così come fu l'elargitore materiale dei numerosi sussidi accordati da Pio X a don Guanella, ad esempio per la costruzione della chiesa di S. Giuseppe al Trionfale. Infine, in un periodo in cui il papa si considerava “prigioniera del Vaticano” mons. Bressan visitò in più occasioni, per desiderio di Pio X, gli istituti guanelliani di Roma: così fece ad esempio nel 1907 a S. Pancrazio, rimanendo ammirato dall’ampiezza dei locali in cui si sarebbe poi inaugurato il Ricovero Pio X, e nel 1913 a S. Giuseppe al Trionfale. In occasione della morte di don Guanella mons. Bressan inviò le sue condoglianze «per l'amara perdita dell'amato padre, l'apostolo della carità».

Fonti:
ALEJANDRO M. DIEGUEZ - SERGIO PAGANO, Le carte del «sacro tavolo». Aspetti del pontificato di Pio X dai documenti del suo archivio privato, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2006, pp. 3-4.
ALEJANDRO M. DIEGUEZ, L’Archivio particolare di Pio X. Cenni storici e Inventario, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2003, pp. VII-VIII.

Fonti guanelliane:
FRANCESCA BUCCI - ALEJANDRO M. DIEGUEZ - FABRIZIO FABRIZI, Don Luigi Guanella dal papa. Incontri e udienze 1903-1915, in Don Guanella e Roma. Cento anni della presenza dell'Opera 1903-2003, a cura di Francesca Bucci e Fabrizio Fabrizi, Roma, Nuove Frontiere, 2004, pp. 154, 161.
ALEJANDRO M. DIEGUEZ, Don Luigi Guanella e i religiosi di altri istituti, Ibidem, p. 251.
ALEJANDRO M. DIEGUEZ, I segretari di Pio X: mons. Giovanni Bressan ne «La Santa Crociata in onore di San Giuseppe», dicembre 2004, pp. 12-13.
Epistolario guanelliano, a cura del Centro Studi Guanelliani, Roma, edizione 2004, nn. 2182, 3251, 3250, 3234, 671, 3249, 672, 673 (oltre a numerose altre lettere in cui il suo nome è semplicemente menzionato).
SACRA RITUUM CONGREGATIONE, Comen. seu Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Guanella [...]. Positio super virtutibus, Romae, Typis Guerra et Belli, 1950, p. 88 (teste don Beniamino Giacomini, che sbaglia l'anno del Congresso dei Sacerdoti Adoratori, svoltosi nel 1913).
Il grande lutto, ne «La Divina Provvidenza», 1915, p. 182.


Fotografia:
ANGELO MARCHESAN, Papa Pio X nella sua vita e nella sua parola. Studio storico del suo vecchio allievo, Einsiedeln, Benzinger & Co.1905, p. 509.


A. M. Dieguez

Enciclopedia Guanelliana
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