Nato a Napoli il 22 aprile 1841.
Morto a Roma il 18 febbraio 1918.

Entrato nella Provincia napoletana della Compagnia di Gesù il 7 settembre 1856, emise la professione religiosa il 2 febbraio 1876. Fu docente a Laval, nell’isola di Jersey ed a Lovanio poi passato a Roma, insegnò teologia morale all’Università Gregoriana per 33 anni. Fu prezioso collaboratore della curia romana come teologo della Dataria Apostolica, consultore delle congregazioni Concistoriale, dei Vescovi e Regolari (dal 1908 dei Religiosi) e della Disciplina dei Sacramenti nonché membro della Commissione per la codificazione del diritto canonico. Per la congregazione dei Vescovi e Regolari compilò nel 1901 le Normae che per molti anni guidarono le pratiche di approvazione degli istituti novelli.

Come consultore della Congregazione dei Religiosi, padre Bucceroni partecipò nel 1915 alle adunanze della Commissione per l’esame degli Istituti novelli che esaminava i rapporti del visitatore apostolico dei Servi della Carità, mons. *Francesco Balconi. Incaricato, due anni dopo, di esaminare la documentazione presentata da don *Aurelio Bacciarini il 17 ottobre 1916 per l’approvazione dei Servi della Carità, Bucceroni presentò il suo voto il 7 dicembre 1917. In esso evidenziava la maturità dell'istituto, fondato da un uomo insigne, stimatissimo da Pio X. Anche se privo di una perfetta organizzazione religiosa, secondo il consultore, regnava tra i membri «lo spirito di obbedienza e di preghiera, ed è eroico in essi lo spirito di sacrifizio». Constatava inoltre la perfetta separazione, economica e disciplinare, raggiunta tra i due istituti guanelliani. Concludeva il suo voto in modo ampiamente favorevole alla approvazione dell'istituto, con un solo rilievo relativo alla mancanza di un «meccanismo religioso» ancora da acquisire, a cui però poteva provvedersi con l’approvazione simultanea ad tempus et ad experimentum delle Costituzioni, da lui stesso riviste con lo stesso don Guanella e corrette, tanto da dare «sicura l'approvazione». La risposta del Congresso fu invece aspramente negativa, tanto che padre Bucceroni fu sul punto di farne rimostranza a Benedetto XV.

Fonti:
MARIO ZANFREDINI, ad vocem, in Diccionario histórico de la Compañía de Jesús, vol. I, Madrid, Institutum Historicum S.I. - Universidad Pontificia Comillas, 2001, pp. 564-565.
BARTOLOMEO GENERO, ad vocem, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 14, Roma, Istituto della Enciclopedia Treccani, 1972, p. 756.
Archivum Romanum Societatis Iesu, Provincia Romana, 1703 (Summaria vitae), Mors et elogium P. Jannuarii Bucceroni.


Fonti guanelliane:
Epistolario «guanelliano» di Aurelio Bacciarini, a cura di Alejandro M. Dieguez, vol. I (1906-1917), Roma, Nuove Frontiere, 1999, pp. 193, 202, 216.
CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM, Luganen. Beatifica¬tionis et canonizationis servi Dei Aurelii Bacciarini [...] Positio super virtutibus, Summarium, Roma, Tipografia Guerra, 1996, p. 418 (teste don Leonardo Mazzucchi).
SACRA RITUUM CONGREGATIONE, Comen. seu Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Guanella [...] Positio super virtutibus, Summarium, Romae, Typis Guerra et Belli, 1950, p. 386 (teste don Silvio Vannoni).
Necrologia, ne «La Divina Provvidenza», 1918, pp. 27-28.


Fotografia:
Non ancora reperita.


A. M. Dieguez

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