Nato a Gradoli (Viterbo) il 4 marzo 1847.

Morto a Roma il 10 ottobre 1914.

 

Ordinato sacerdote nel 1869, fu insegnante di dogmatica al Collegio Urbano di Propaganda Fide, di diritto canonico al Collegio Sant’Apollinare e presidente dell’Accademia dei Nobili ecclesiastici dal 1884 al 1885. Dopo aver lavorato nelle congregazioni dei Riti e degli Affari Ecclesiastici Straordinari e svolto con successo alcune missioni diplomatiche in Francia e Svizzera, il 2 aprile 1885 fu eletto vescovo titolare di Tessalonica e inviato nunzio apostolico in Belgio. Nel 1891 passò alla nunziatura di Parigi. Creato cardinale da Leone XIII nel concistoro del 22 giugno 1896, fu nominato prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari e di quella della Disciplina Regolare. Sarà in seguito prefetto della Congregazione dei Sacramenti (1908), segretario del Sant'Uffizio dopo la morte del cardinale Rampolla e, per poco più di un mese, primo segretario di Stato di Benedetto XV.

Don Guanella conobbe il cardinale Ferrata dopo che Pio X, nell'udienza dell'11 febbraio 1905, lo esortava a presentarsi al prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari per avere una guida sicura nelle pratiche per l'approvazione dei suoi istituti. Nello stesso mese, il cardinale visitò assieme al nuovo vescovo di Bergamo, *Giacomo Radini Tedeschi, la *colonia agricola di Monte Mario, che volle rivedere «casualmente» in seguito all'incendio del 15 agosto successivo per informare il papa dei danni subiti; nel luglio 1907 visitò il nascente ricovero Pio X a San Pancrazio, lodando e incoraggiando l’iniziativa. Come prefetto del dicastero dei religiosi, il cardinale Ferrara prese a cuore la questione dell’approvazione degli istituti guanelliani, ma chiese che fossero scrupolosamente osservate le disposizioni stabilite dalla Santa Sede; perciò nell’agosto del 1907, comunicando a don Guanella la decisione del dicastero di rinviare a tempi più opportuni l’approvazione dei due istituti, lo affidava al consiglio del consultore redentorista padre *Claudio Benedetti. Raggiunta nel 1908 l'approvazione delle Figlie di santa Maria della Provvidenza, il 12 giugno 1909 accettava l’incarico di cardinale protettore dell'istituto femminile. L'8 marzo 1914 estenderà la sua protettoria anche sui Servi della Carità, in seguito all'approvazione ricevuta col decretum laudis del 1912. Fece quindi sentire la sua vicinanza visitando frequentemente le case guanelliane: nel 1909 si recò a vedere i lavori di costruzione della chiesa di San Giuseppe al Trionfale; dall'11 al 18 settembre dello stesso anno soggiornò a Como-Lora, presso la casa madre delle suore, visitando anche gli istituti di Milano e di Como; nel 1910 e nel 1912, tornò a visitare il ricovero di San Pancrazio, lodandone «l’ordine, la pulitezza e l’economia» ed interessandosi per le cose più minute; il 19 marzo 1912 prese parte all’inaugurazione della chiesa di San Giuseppe al Trionfale, celebrando la messa pontificale solenne. Nel dicembre 1912, in occasione del viaggio di don Guanella in America, il cardinale Ferrata lo presenta e raccomanda al cardinale arcivescovo di Boston, William O’Connell. Accompagnando all'imbarco il primo drappello di suore destinate alla fondazione degli Stati Uniti, il 2 maggio 1913 don Guanella incontrerà a Pompei il suo protettore, reduce dal congresso eucaristico di Malta. Il 14 gennaio 1914 il card. Ferrata riceve la nomina a ponente nella causa di venerabilità di Caterina Guanella, di cui ben conosceva gli atti processuali. La nomina del Ferrata a segretario di Stato da parte di *Benedetto XV il 3 settembre 1914, fu salutata con particolare esultanza dalle case guanelliane che avevano già esperimentato «la bontà dell’illustre porporato», lo avevano ammirato «benevolo visitatore aggirarsi tra di esse a goderne la modesta ospitalità» e avevano prosperato all’ombra della sua protezione. Don Guanella fece, però, appena in tempo a porgere gli ossequi e i voti dei suoi istituti prima della morte dell'«augusto protettore, che ad essi aveva donato la luce dei suoi consigli, la potenza del suo appoggio, la fiducia e l’amore illimitato del suo cuore».

 

Fonti

- Guido Fagioli Vercellone, ad vocem, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 46, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1996, pp. 755-760.
- Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. VIII: 1846-1903, a cura di Remigium Ritzler e Pirminum Sefrin, Padova, Editrice «Il Messaggero di S. Antonio», 1978, pp. 39, 550.

Fonti guanelliane

- Michela Carrozzino, Don Luigi Guanella in cammino verso Roma, in Don Guanella e Roma. Cento anni della presenza dell'Opera 1903-2003, a cura di Francesca Bucci e Fabrizio Fabrizi, Roma, Nuove Frontiere, 2004, p. 50.
- Mario Casella, I rapporti di don Luigi Guanella con i pontefici e con la curia romana, ibidem, pp. 91, 107, 117, 120, 122, 127.
- Francesca Bucci - Alejandro M. Dieguez - Fabrizio Fabrizi, Don Luigi Guanella dal papa. Incontri e udienze 1903-1915, ibidem, pp. 137, 147.
- Alejandro M. Dieguez, Don Luigi Guanella e i religiosi di altri istituti, ibidem, pp. 258-260, 262-266, 268-269, 282, 284 (notizie presentate da padre Claudio Benedetti per la causa di beatificazione di don Luigi Guanella).

Epistolario di Luigi Guanella, a cura del Centro Studi Guanelliani, E 3441, E 3439, E 3065, E 3435, E 2749, E 1132, E 1133, E 1134, E 1139, E 1135, E 3011, E 1136, E 1137, E 1138, E 3280, E 3238.
- Sacra Rituum Congregatione, Comen. seu Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Guanella [...]. Positio super virtutibus, Romae, Typis Guerra et Belli, 1950, p. 396 (teste don Silvio Vannoni).
- Luigi Guanella, Dal porto di Napoli all’Asilo di Laureana in Calabria, ne «La Divina Provvidenza», 1913, p. 94.
- Luigi Guanella, Solenne inaugurazione, ne «La Divina Provvidenza», 1912, p. 2.
- [Luigi Guanella], Ospizio Pio X, ne «La Divina Provvidenza», 1910, p. 43.
- Luigi Guanella, Notizie, ne «La Divina Provvidenza», 1907, p. 112.
- Fuoco a Monte Mario, ne «La Divina Provvidenza», 1905, p. 154.
- [Luigi Guanella], Da Roma, ne «La Divina Provvidenza», 1905, p. 25.

Fotografia

«L'Illustrazione Italiana», 1903, II, p. 47.

 

A. M. Dieguez

 

Enciclopedia Guanelliana

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