Nato a Viterbo il 29 novembre 1860.
Morto a Fietta del Grappa (Treviso) il 9 luglio 1935.

 

Compiuti gli studi nella città natale, fu ordinato sacerdote nel 1883 e incaricato prima dell’insegnamento, poi della direzione spirituale nel seminario diocesano. Nominato rettore del collegio vescovile nel 1896, fu promotore di diverse forme di apostolato a favore degli operai, dei poveri, delle missioni, degli spazzacamini e degli ergastolani. Apprezzato predicatore, ebbe la nomina di missionario apostolico e, nel 1905, di canonico della cattedrale di Viterbo. Eletto nel 1906 vescovo di Cassano allo Jonio da Pio X, fu dallo stesso pontefice incaricato di compiere numerose visite apostoliche, con grande soddisfazione anche dei vescovi destinatari. Trovatosi in serio imbarazzo in seguito alla morte del suo vicario generale, nel 1910 fu trasferito a Roma come segretario della Congregazione dei Riti, dove attese alla riforma liturgica e all’impostazione storico-critica dei processi di canonizzazione e del culto dei santi. Nel 1915 fu trasferito al patriarcato di Venezia da Benedetto XV, che lo creava poi cardinale nel concistoro del 4 dicembre 1916.

«Strette relazioni con don Luigi non ebbi mai. Ci scrivemmo qualche volta, non mi ricordo per quale ragione. Né molte volte lo vidi; quando però lo vidi, anche la prima volta, mi trattò sempre con grande confidenza come mi avesse conosciuto per vecchia amicizia, a cui volesse molto bene. Ed io ne volli a lui. Ora confido nelle sue preghiere». Così rispose il card. La Fontaine il 18 settembre 1920 a don Mazzucchi che lo interrogava sui suoi rapporti con il Fondatore. Quel loro primo incontro fu probabilmente in Vaticano il 13 settembre 1913, pochi giorni dopo la celebrazione del *Congresso eucaristico dei Sacerdoti adoratori italiani, a presiedere il quale monsignor La Fontaine era stato delegato da Pio X. Don Guanella rimase molto allietato di quella conversazione con il vescovo, i segretari pontifici e il fratello di Pio X. Nel 1925, nuovamente richiesto da don Mazzucchi, il patriarca La Fontaine inviò un pensiero poetico su don Guanella, confessando di essersi più volte affidato «con segreta compiacenza a quella semplicissima figura, trascurabile secondo il mondo, preziosa alla luce di Dio».

 

Fonti

- Giovanni Vian, ad vocem, in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 63, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2004, pp. 58-60.
- Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. IX: 1903-1922, a cura di Zeno Pięta, Padova, Editrice «Il Messaggero di S. Antonio», 2002, pp. 17, 116.


Fonti guanelliane

Epistolario di Luigi Guanella, a cura del Centro Studi Guanelliani, E 1868.
- Necrologia, ne «La Divina Provvidenza», 1935, pp. 138-139.
- Sulla tomba di don Guanella. Parole auguste di ricordo e di elogio, ne «La Divina Provvidenza», 1925, p. 198.
- Luigi Guanella, A Roma, ne «La Divina Provvidenza», 1913, p. 159.
- Archivio Centro Studi Guanelliani, Roma, Fondo Mazzucchi, XXIII,3; XXII,21.

Fotografia

- Per cortesia di monsignor Lucio Bonora (diocesi di Treviso)

A. M. Dieguez

 

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