Dai guanelliani ai salesiani

di Bruno Capparoni

Don Pierluigi Cameroni è il postulatore generale dei salesiani, ma è anche un caro amico; a lui devo profonda gratitudine per l’aiuto che mi ha prestato (e spero di riceverne ancora) da quando ho iniziato a svolgere la sua stessa mansione per le congregazioni guanelliane, come postulatore delle Cause dei nostri santi.

Lo scorso 4 giugno don Cameroni gentilmente mi ha invitato all’inaugurazione della sede della Postulazione generale salesiana nella nuova collocazione dell’Istituto Matteo Torriani, già casa guanelliana per minori, tra noi conosciuta come “la Bufalotta”, poiché si trova in via della Bufalotta 550 a Roma. Questa inattesa concomitanza mi ha colpito ed emozionato in modo speciale: dopo molto tempo ho rivisto quella casa che avevo conosciuto tanti anni fa, ammirandone oggi la nuova e adeguata destinazione. 

La quasi totalità degli ambienti del grande edificio è ora occupata da una comunità formativa intitolata al beato Zeffirino Namuncurà. Vi sono accolti una trentina di studenti di teologia, provenienti dalla vasta “geografia” salesiana; ho salutato il loro rettore don Silvio Roggia, che si è mostrato molto contento per la felice posizione in cui si trovano i suoi studenti, a pochi isolati di distanza dalla Università Pontificia Salesiana: circostanza molto preziosa a Roma poiché consente un grande risparmio di tempo negli spostamenti.

Soprattutto ho ammirato la sede della Postulazione generale salesiana, che occupa il grande seminterrato. L’inaugurazione e la benedizione sono state presiedute dal Rettor maggiore, il cardinale Ángel Fernández Artime; erano presenti anche diversi membri del Consiglio generale e della Sede centrale salesiana di Roma, insieme a monsignor Maurizio Tagliaferri, relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, e padre Sergio La Pegna, officiale del medesimo Dicastero e Superiore generale dei Padri della Dottrina cristiana. 

La grande Famiglia salesiana era rappresentata ai massimi livelli anche da suor Chiara Cazzuola e suor Graziella Maria Beghini, rispettivamente Madri generali delle Figlie di Maria Ausiliatrice e delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore. Ovviamente era presente l’intero staff della Postulazione salesiana, coloro che quotidianamente lavorano a fianco di don Cameroni: don Gabriel de Jesús Cruz Trejo, dott.ssa Lodovica Maria Zanet, dott.ssa Mariafrancesca Oggianu, dott.ssa Cristiana Marinelli, dott. Matteo Penati, dott. Maurizio Bruni, diacono Luciano Griggio. Non deve stupire il numero dei collaboratori, perché la Postulazione salesiana è attualmente impegnata in 53 Cause, tra beatificazioni e canonizzazioni.

Nell’intervento di saluto e di presentazione dei lavori eseguiti, don Cameroni ha espresso profonda gratitudine a Dio per tutta la santità fiorita nella Famiglia salesiana di don Bosco, sia per quella che la Chiesa ha già riconosciuto come per quella in via di riconoscimento: «Da don Bosco fino ai nostri giorni riconosciamo una tradizione di santità a cui è doveroso dare attenzione, perché è l’incarnazione più luminosa del carisma che da lui ha avuto origine e che si è espresso in una pluralità di stati di vita e di forme. I candidati alla santità sono uomini e donne, giovani e adulti, consacrati e laici, vescovi e missionari che in contesti storici, culturali, sociali diversi nel tempo e nello spazio hanno fatto brillare di singolare luce il carisma salesiano, rappresentando un patrimonio che svolge un ruolo efficace nella vita e nella comunità dei credenti e per gli uomini di buona volontà». 

È poi passato a presentare il progetto dei lavori, elaborato e seguito dall’architetto Toti Cameroni, ringraziando le maestranze e società che hanno partecipato alla realizzazione, coordinate dallo Studio dell’ingegnere Francesco Miotto. Sono stati poi proiettati due brevi video, uno di presentazione dei lavori e l’altro che accompagna con immagini un testo poetico sulle figure della santità salesiana, Come stelle nel cielo, del postulatore emerito don Pasquale Liberatore.

Quindi il Rettor maggiore ha espresso compiacimento per la favorevole collocazione dei nuovi ambienti della Postulazione presso la comunità formatrice internazionale degli studenti di teologia. Ha richiamato anche il vantaggio della vicinanza all’Università Pontificia Salesiana, alla biblioteca, all’Archivio centrale salesiano e a tutta la comunità accademica. Il cardinale Fernández Artime ha avuto anche parole di grata memoria e sincera riconoscenza per l’Opera Don Guanella, dalla quale è stato acquistato l’immobile dell’Istituto Matteo Torriani. Ha ringraziato per la disponibilità a concedere alla congregazione salesiana un complesso edilizio di notevole valore situato a Roma, e ha ricordato la paternità spirituale che don Guanella riconosceva a don Bosco.

Infine, c’è stata l’inaugurazione e la benedizione dei nuovi ambienti in un clima di intensa preghiera e spiritualità. In conclusione don Cameroni ha ribadito che «davvero l’esperienza conferma sempre più che la promozione e la cura delle Cause di Beatificazione e Canonizzazione della nostra Famiglia, la celebrazione corale di eventi inerenti la santità, sono dinamiche di grazia che suscitano gioia evangelica e senso di appartenenza carismatica, rinnovando propositi e impegni di fedeltà alla chiamata ricevuta e generando fecondità apostolica e vocazionale. I santi sono veri mistici del primato di Dio nel dono generoso di sé, profeti di fraternità evangelica, servi dei fratelli con creatività». E ha voluto aggiungere che i guanelliani che vorranno visitare la Postulazione salesiana e l’ex Istituto Matteo Torriani saranno sempre i benvenuti.