La scoperta fortunata di un video del produttore tedesco Marzen offre l’unica ripresa, finora nota, di san Luigi Guanella. Partecipava al Congresso mariano internazionale del 1912

di Riccardo Bernabei

Un vecchio filmato, ovviamente muto e in bianco e nero, una lunga processione attraversa l’inquadratura. Nell’interminabile corteo compare un anziano sacerdote, con un’andatura un po’ affaticata ma decisa. Il volto, per chi lo conosce, è inconfondibile. Sono i pochi ma preziosissimi secondi in cui possiamo osservare don Guanella, l’unica sequenza filmata del santo.

Il video mostra la processione dei partecipanti al settimo Congresso mariano internazionale, tenutosi a Treviri in Germania, dal 3 al 6 agosto 1912. Don Guanella vi si era recato anche «in voto ed augurio e ringraziamento per l’approvazione dello Istituto». In quei giorni infatti la Santa Sede stava per concedere ai Servi della Carità il Decretum laudis, uno dei passi più importanti per arrivare al riconoscimento definitivo della Congregazione guanelliana.

Giunse in Germania «su d’un diretto che filò per circa sedici ore». Era membro di una piccola delegazione italiana guidata dal vescovo di Trivento, monsignor Carlo Pietropaoli (1857-1922), ma di essa faceva parte anche la beata Maria Teresa Ledóchowska (1863-1922), contessa polacca che viveva a Roma, fondatrice delle Suore missionarie di San Pietro Claver.

Rimasto «altamente edificato della fede dei treviresi» e colpito dai «numerosissimi tedeschi, con drappelli di italiani, spagnuoli, francesi, polacchi, che trattavano ciascuno in sede propria vari argomenti di glorificazione alla Vergine benedetta», Guanella non fu solo spettatore. Lesse infatti una relazione (box), che fu stampata e distribuita ai partecipanti, in cui ripercorreva la storia delle opere di carità e apostolato da lui fondate, e chiedeva sostegno, certo che «da Treviri le vie della Provvidenza si apriranno per versare sulle Figlie di santa Maria della Provvidenza e sui Servi della Carità nuove fonti di Provvidenza».

Il filmato, della durata di oltre quindici minuti, è diviso in due lunghe sequenze. La seconda, quella in cui compare don Guanella, risale al 4 agosto 1912. La processione si stava dirigendo verso la basilica di San Mattia, nelle quali si conservano alcune reliquie dell’Apostolo. L’immenso corteo uscì dal duomo cittadino alle 3 del pomeriggio e sfilò per due ore prima che tutti giungessero a destinazione. Secondo le cronache dell’epoca, la processione era composta da trentamila persone, mentre almeno altre cinquantamila assistevano dai bordi delle strade.

La pellicola fa parte di un genere estremamente diffuso all’epoca. Questi film mostravano le immagini di eventi di rilevanza locale ed erano commissionati direttamente dagli impresari che possedevano delle sale per le proiezioni o che organizzavano dei veri e propri ‘cinema itineranti’. Per questo tipo di film di solito veniva stampata una sola copia in positivo, mostrata al pubblico per poche settimane, ragione per cui pochi sono giunti sino a noi. Una rara eccezione sono le opere del ‘produttore’ del film sul Congresso mariano, Peter Marzen, e di suo padre Wendel. Un significativo numero delle pellicole della famiglia Marzen sono ancora oggi visibili e rappresentano un incredibile testimonianza sulla vita della città di Treviri (ma anche di Metz e Lussemburgo) all’inizio del Novecento.

Il film è stato digitalizzato e reso disponibile online dall’Archivio Federale di Berlino. Don Guanella compare per 12 secondi, a partire dal minuto 11:25. Il video si può reperire facilmente anche con un cellulare o un tablet, ma la facilità dell’accesso non deve però ingannare. Senza l’appassionato studio della vita di don Guanella, iniziato da don Mazzucchi e proseguito da tanti uomini e donne sino ai giorni nostri, quei pochi secondi di video sarebbero comunque rimasti disponibili su internet, ma persi in un mare di informazioni e immagini. La scoperta del video su don Guanella è il frutto inatteso e insperato della ricerca storica a cui abbiamo accennato.

Si può anche concludere che non era per niente scontata la ripresa cinematografica di quella processione, e che proprio il momento nel quale Guanella stava passando fosse filmato, e che infine la pellicola sopravvivesse fino a noi. Insomma non vi si può che riconoscere un piccolo graditissimo dono della Provvidenza.