La Comunità parrocchiale del Corpus Domini a Firenze celebra i primi cinquant’anni.
Ha camminato nel solco del carisma guanelliano e prosegue sulla strada della fedeltà 

di don Antonio De Masi

Un clima di profonda spiritualità e partecipazione ha coinvolto la Parrocchia Corpus Domini al Bandino (Firenze) lo scorso 7 dicembre, in occasione della solenne apertura del Giubileo parrocchiale dal titolo “Rinnovati nell’amore, testimoni di speranza”. Questo evento straordinario segna il 50esimo anniversario della dedicazione della chiesa, un traguardo che la comunità guanelliana di Firenze intende festeggiare con entusiasmo e fede.

La celebrazione inaugurale, presieduta da dom Bernardo Francesco Gianni, abate di San Miniato al Monte, ha visto la partecipazione di una folla numerosa di fedeli e autorità civili, tra cui la sindaca di Firenze Sara Funaro. Il momento culminante è stato l’apertura della porta santa, un gesto ricco di significato che rappresenta l’inizio del cammino giubilare e l’impegno dei fedeli a seguire Cristo, buon Pastore e Maestro. L’apertura di una porta santa contiene l’invito a lasciare indietro una vita, a volte immersa nei tanti problemi e fragilità, per intraprendere un percorso di riconciliazione e rinnovamento, avvicinandosi con fiducia alla misericordia di Dio.

Nella sua omelia, l’Abate ha offerto parole di speranza e impegno: «Questo è il Giubileo, il tempo della grazia per questa comunità! Esso ci invita a vivere un cammino di fede autentico, riscoprendo la gioia dell’incontro con il Signore. È un tempo per lasciarsi trasformare dall’amore di Dio, chiedere perdono per i propri peccati e rinnovarsi nell’impegno di portare speranza dove la vita è ferita, dove i sogni sono infranti, nei luoghi segnati da violenza e sofferenza».

La Sindaca ha preso la parola per ringraziare la comunità del Corpus Domini, ricordando il costante supporto offerto ai più bisognosi del territorio attraverso la caritas parrocchiale e l’ambulatorio della carità San Luigi Guanella. La sua presenza ha sottolineato il legame profondo tra la parrocchia e le istituzioni cittadine, unite nell’opera di sostegno e inclusione sociale.

Tra i concelebranti presenti vi erano anche i superiori dell’Opera don Guanella maschile, don Rathinam Soosai, vicario generale, e don Alessandro Allegra, superiore provinciale. Don Allegra ha ricordato l’importanza di questo Giubileo come occasione straordinaria di ritorno a Dio, invitando i sacerdoti a essere segno concreto della misericordia divina attraverso il sacramento della Confessione.

Prima di tutto si apre un anno di grazia. Per concessione della Penitenzieria Apostolica, i fedeli potranno ottenere l’Indulgenza plenaria quotidiana durante tutto l’anno giubilare. È un dono straordinario della misericordia di Dio, che la Chiesa ci offre mediante opere e gesti di pietà, preghiere e atti di carità. Attraverso l’Indulgenza, i fedeli saranno sostenuti nelle loro fragilità lungo il cammino di conversione, liberati dalle conseguenze del peccato, e avranno la possibilità di riconquistare la purezza e l’innocenza del Battesimo.

Ma evento e cuore del Giubileo parrocchiale sarà l’inaugurazione della “Casa della Provvidenza”. Nel solco del carisma guanelliano, che ha guidato l’azione pastorale della Parrocchia Corpus Domini sin dalle origini, il Giubileo parrocchiale sarà arricchito dalla realizzazione di una “Casa della Provvidenza”. Questo progetto verrà inaugurato a conclusione dell’anno giubilare e si propone di offrire ospitalità temporanea a persone in difficoltà, sostegno alimentare e corsi di lingua italiana, per favorire l’inclusione sociale e lavorativa di chi ne ha bisogno. Secondo l’insegnamento di san Luigi Guanella che affermava: «Fermarsi non si può, finché vi sono poveri a cui provvedere», la Parrocchia intende essere un segno concreto della Provvidenza divina, un luogo di incontro, speranza e rinascita per i tanti fratelli che si trovano in situazione di necessità e bisogno.

Il 7 dicembre 2024 abbiamo avu-
to un segno di unità e rinascita. La partecipazione numerosa alla celebrazione, vissuta in un clima di preghiera e raccoglimento, ha testimoniato la vitalità di una comunità che si prepara a trascorrere un anno straordinario di grazia e impegno. Questo Giubileo non è solo un evento commemorativo, ma un invito a tutti i fedeli a rinnovarsi nell’amore e a diventare testimoni di speranza, portando il messaggio di Cristo nei luoghi più feriti e fragili della società.

A conclusione della celebrazione, il parroco don Antonio De Masi ha espresso gratitudine per il dono del Giubileo e per la partecipazione attiva della comunità. Ha ringraziato quanti, nel corso di questi cinquant’anni di storia, hanno contribuito all’annuncio gioioso del Vangelo e si sono prodigati nell’ essere segno di speranza per le nuove generazioni. Un particolare ringraziamento ai parroci e a tutti i sacerdoti che in questa lunga storia hanno manifestato, attraverso il ministero e la dedizione, il volto della tenerezza di Dio Padre e la bellezza della sequela di Cristo.

Don Antonio ha inoltre annunciato una serie di iniziative che accompagneranno l’anno giubilare, tra cui pellegrinaggi, incontri di formazione spirituale e momenti di preghiera comunitaria, volti a favorire una più profonda esperienza di fede, e infine la celebrazione di alcune giornate giubilari per coinvolgere al meglio la comunità parrocchiale. Tra queste spiccheranno la giornata degli ammalati e dei disabili, quella dei papà e delle mamme, la giornata dei bambini e dei ragazzi, la giornata degli operatori pastorali. Ogni occasione sarà pensata per valorizzare e sostenere le diverse realtà della comunità, rafforzando il senso di appartenenza e condivisione.

È dunque un cammino giubilare, iniziato con gioia e speranza, e pronto a lasciare un segno indelebile nel cuore della comunità del Corpus Domini e nella storia della città di Firenze.