Un’insegnante presenta ai suoi alunni in modo originale la Giornata della disabilità. Con il film Ho amici in Paradiso ottiene un risultato a sorpresa
di Anna Maria Palocci
Lo scorso 3 dicembre 2024 è stata la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Quel giorno nella scuola IC Fontanile Anagnino di Roma, dove sono insegnante di italiano alle Medie è stata interrotta la didattica ordinaria per svolgere attività di vario genere, relative a quel tema. Per arricchire il percorso didattico intrapreso, ho provato a mettermi alla ricerca di un film che potesse raggiungere i miei alunni, uscendo dai cliché abituali del pietismo o del buonismo, con cui sono abituati a vedere i disabili (nella migliore delle ipotesi!).
L’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole italiane: un’occasione di crescita a 360 gradi. Dietro ai numeri delle statistiche, l’esperienza personale dell’autore di questo articolo
di don Salvatore Alletto
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto sulla bocca un’esclamazione molto comune: «Non c’è più religione!», magari di fronte a qualche vistoso cambiamento sociale oppure a qualche episodio di dubbia moralità. Non è questo però (per fortuna!) il caso dell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) nelle scuole italiane. La religione continua a esserci, a essere insegnata e a essere scelta. Dal 1984, ovvero da quarant’anni, questo insegnamento non è più obbligatorio, così va liberamente scelto dai genitori e dagli studenti all’atto delle iscrizioni.
La beatificazione del cardinale Eduardo Pironio ha richiamato alla memoria la sua amicizia per l’Opera Don Guanella.
Paolo VI e Giovanni Paolo II lo vollero guida illuminata dei religiosi e dei laici cristiani
di don Gustavo De Bonis, Consigliere generale dei Servi della Carità
Giuseppe ed Enrichetta Pironio arrivarono in Argentina dal Friuli nel 1898 e si stabilirono a Nueve de Julio, in Provincia di Buenos Aires, tra i ricchi campi dell’immensa pampa argentina. Nel 1899, la nascita del loro primogenito Pedro Ángel fu un parto difficile e i medici sconsigliarono vivamente alla mamma di avere altri figli. Ma la giovane coppia si amava e avrebbe voluto una famiglia numerosa. Proprio in quell’epoca arrivò a Nueve de Julio, in visita pastorale, il vescovo ausiliare di La Plata, monsignor Alberti, che aveva la fama di uomo santo (nel 1925 avrebbe accolto nella sua diocesi i primi guanelliani in Argentina, destinandoli alla cittadina di Tandil).
Il racconto di chi ha vissuto gli inizi del Don Guanella Major Seminary. Un cammino lungo venticinque anni, che ha portato molto frutto
di don Nico Rutigliano, Vicario generale dei Servi della Carità
Sono arrivato in India la prima volta nel luglio 1997. Accompagnavo don Umberto Brugnoni, allora superiore della Provincia Romana San Giuseppe, nella visita ai seminaristi guanelliani che studiavano presso i seminari diocesani nel Tamil Nadu. Passando per Karayanchavadi, quartiere di Chennai, fui ospite nel Sacred Heart Seminary, che per sessantadue anni era stato guidato dai salesiani e che proprio quell’anno veniva affidato ai responsabili della formazione della diocesi di Madras e Mylapore. Qui si preparavano a diventare guanelliani i nostri seminaristi Chandra Nevis e Satheesh Caniton, oggi religiosi guanelliani con vent’anni di sacerdozio.
A venticinque anni dalla morte di padre Antonio Ronchi, ne rimane vivo il ricordo e la venerazione.
Visse una straordinaria avventura missionaria sognata fin dall’adolescenza
di p. Alfonso Martínez Herguedas
Nel 2021 mi sono recato la prima volta nelle terre del Sud del Cile, nella regione di Aysén, cuore della Patagonia cilena, e ho avuto la fortuna di visitare i luoghi dove ha vissuto padre Antonio Ronchi, di pregare sulla sua tomba a forma di nave e accanto a una sua statua alta quattro metri. Laggiù a Puerto Aysén, tra canali e montagne, egli la fa da padrone con la sua talare, la sua casacca, una grande croce tra le mani e un mezzo sorriso sulle labbra: imponente, con le sembianze marcate dal suo impegno.
Il volume degli Scritti pubblicistici di Luigi Guanella è stato presentato Giovedì 11 aprile a Roma presso la Pont. Facoltà Teologica Teresianum (Piazza San Pancrazio, 5/a) alle ore 15:30. Sono intervenuti il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, i superiori delle congregazioni guanelliane e i curatori del volume. L’evento è stato trasmesso in diretta sul Canale Guanelliano di YouTube.
Don Lorenzo Bellanova ha ricevuto una menzione speciale (benemerenza) dal Comune di Fasano per il suo operato in campo sociale e religioso sul territorio di Pozzo Faceto e Torrecanne.
Presenti la vice-sindaca, il comandante dei Vigili di Fasano, il tenente colonnello dell’aeronautica militare, il consigliere provinciale e i fedeli della parrocchia.
A far corona a don Lorenzo c’erano i confratelli don Luigi, don Francesco Sposato, don Francesco Sabatelli, don Isacco e don Nico.
Ecco il link al giornale che ha pubblicato l’articolo http://www.osservatoriooggi.it/notizie/attualita/34117-consegnata-a-don-lorenzo-bellanova-la-menzione-speciale-della-citt%C3%A0-di-fasano