All’inizio della quaresima la Chiesa «ci fa leggere, ci fa sentire questo messaggio». Un messaggio che, ha detto, «potremmo intitolare lo stile cristiano: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, cioè essere cristiano, essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Perché lui, Gesù, è andato per primo su questo cammino». «Il figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Noi «non possiamo pensare alla vita cristiana fuori da questa strada, da questo cammino che lui ha fatto per primo». È «il cammino dell’umiltà, anche dell’umiliazione, dell’annientamento di se stesso», in quanto «lo stile cristiano senza croce non è affatto cristiano» e «se la croce è una croce senza Gesù, non è cristiana».
Vi rendo partecipi del messaggio di Papa Francesco pronunciato nel Regina Coeli del lunedì dell'Angelo.
“Lo stupore gioioso della Domenica di Pasqua si irradi nei pensieri, negli sguardi, negli atteggiamenti, nei gesti e nelle parole”. Il Vangelo del giorno ricorda che le donne, ricevuto l’annuncio della Risurrezione, corsero a dare la notizia ai discepoli.
Armonia, testimonianza, cura dei bisognosi.
Il Pontefice si è soffermato su quelle che ha definito le «tre pennellate» attraverso le quali la liturgia ci mostra questa icona. «La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un solo cuore e un’anima sola: e questo è il primo tratto». Il secondo è costituto dal fatto che si trattava di una moltitudine che «con grande forza dava testimonianza del Signore Gesù». Il terzo è che «nessuno tra loro era bisognoso».
Pregare, celebrare, imitare Gesù: sono le tre “porte” — da aprire per trovare «la via, per andare alla verità e alla vita» — che Papa Francesco ha indicato durante la messa nella cappella della casa Santa Marta. Secondo il Pontefice, infatti, Gesù non si lascia studiare a tavolino e chi prova a farlo rischia di scivolare nell’eresia. Al contrario occorre chiedersi continuamente come vanno nella nostra vita la preghiera, la celebrazione e l’imitazione di Cristo. «Pensiamo a queste tre porte e ci faranno bene a tutti». Prendi il Vangelo, aprilo e troverai Gesù».
Papa Francesco nei suoi brevi interventi omiletici arriva proprio a tutti, tocca tutte le categorie della nostra vita sociale. In questo mese di giugno porgiamo l’attenzione a due pensieri: il primo rivolto ai sacerdoti durante la loro ordinazione sacerdotale in San Pietro, il secondo alle coppie di sposi che con lui hanno ricordato l’anniversario del loro matrimonio.
È stata una piccola festa, per quindici coppie di sposi che hanno ricordato l’anniversario di matrimonio, la messa celebrata dal Papa lunedì mattina, 2 giugno, nella cappella della Casa Santa Marta. Proprio prendendo spunto dall’esperienza vissuta da queste famiglie, il Pontefice ha indicato le linee essenziali del sacramento del matrimonio e «dell’amore sponsale di Gesù per la Chiesa», cioè «per tutti noi»: fedeltà, perseveranza, fecondità.
-Anzitutto «è un amore fedele. Gesù è il fedele», come ci ricorda anche san Paolo. «La fedeltà è proprio l’essere dell’amore di Gesù. E l’amore di Gesù nella sua Chiesa è fedele. Questa fedeltà è come una luce sul matrimonio: la fedeltà dell’amore, sempre!». Il Papa ha riconosciuto che «ci sono momenti brutti, tante volte si litiga. Ma alla fine si torna, si chiede perdono e l’amore matrimoniale va avanti, come l’amore di Gesù con la Chiesa».
A causa dell’annullamento della visita del Santo Padre Francesco al Policlinico "A. Gemelli", la Celebrazione Eucaristica nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù è stata presieduta dal Cardinale Angelo Scola, Presidente dell’Istituto Toniolo. Pubblichiamo di seguito l’omelia preparata da Papa Francesco che il Cardinale Angelo Scola ha letto nel corso della Santa Messa:
In questo anno centenario della nascita al cielo del santo Fondatore, don Luigi Guanella, vi vogliamo offrire alcune sottolineature e chiavi di lettura su temi descrittivi la spiritualità di don Guanella. In questi mesi di settembre-dicembree porremo la nostra attenzione sul concetto di PADRE.