La devozione al Sacro Cuore nella vita di don Guanella era strettamente collegata alla pietà eucaristica. Il suo primo biografo, don Leonardo Mazzucchi, scriva al riguardo: “Apostolo di Gesù eucaristico, pose il Sacro Cuore di Gesù a protettore dell’Opera sua; perché come sapeva che dal cuore divino aveva a piovere sulla casa la munificenza delle quotidiane provvidenza materiali e spirituali, così voleva che i suoi da quel cuore santo attingessero la forza e la virtù del sacrificio, gli ardori e la tenerezza della cristiana carità”.
Una recente disposizione della Santa Sede, 1 maggio 2013, ha disposto che nel canone di ogni Messa venga sempre evidenziato, dopo il ricordo della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, anche "Beato San Giuseppe suo sposo". Da molti già questa inserzione era assunta, ora diviene obbligatoria. E' un grande e dovuto riconoscimento al compito delicato, prudente e obbediente di Giuseppe al fianco di Maria nella protezione, cura ed educazione del Figlio di Dio, Gesù di Nazareth. La devozione di San Luigi Guanella per San Giuseppe è molto profonda e convinta. San Giuseppe è il patrono di tutte le Opere guanelliane del mondo, come lo è di tutta la chiesa. Don Guanella considerava San Giuseppe "dispensatore delle divine grazie e speciale protettore degli istituti pii" (L. Mazzucchi, La vita, lo Spirito e le Opere di don Luigi Guanella, pag. 241).
Ricorre il prossimo 9 ottobre il 42° anniversario della morte di Fratel Giovanni Vaccari. Un laico consacrato dell'Opera Don Guanella che continua a far parlare di sé, anche dopo la morte, per la sua esemplare e vivace testimonianza di fede e di dedizione ai poveri.
Una delle componenti forti della sua spiritualità è senza dubbio la devozione a Maria Santissima. Fin da piccolo è introdotto ed educato dalla famiglia a questa intensa devozione verso la Madonna; occasione quotidiana dove il piccolo Giovanni assapora i futuri contatti con l'esperienza del divino.
Celebreremo domenica prossima la giornata mondiale di preghiera e di sensibilizzazione alle missioni. Un tema caro anche a don Luigi Guanella che nella sua autobiografia Le vie della Provvidenza, ricorda al riguardo il pensiero del grande amico don Giovanni Bosco negli anni passati con lui a Torino.
Il 23 ottobre 2013, il secondo anniversario della canonizzazione di don Luigi Guanella. Che stupenda celebrazione quella presieduta da papa Benedetto nella grande piazza di San Pietro gremita all’inverosimile dal popolo di Dio, da poveri, ammalati, confratelli e consorelle dei tre santi che splendevano al sole autunnale sulla facciata della basilica di san Pietro.
Celebriamo oggi, 12 novembre, in tutte le case dell'Opera di San Luigi Guanella la solennità della Madonna Madre della Divina Provvidenza. E' la devozione mariana che ha caratterizzata la vita di don Guanella fino al punto di lasciarla come riferimento fecondo a tutte le sue opere. Quando si parla di Divina Provvidenza, normalmente nel pensiero di don Guanella, si parla di Gesù Cristo, la Divina Provvidenza incarnata.
Offriamo per la vostra meditazione, in questa rubrica, la preghiera finale dell'Esortazione Evangelii Gaudium di Papa Francesco: "Vi è uno stile mariano nell’attività evangelizzatrice della Chiesa. Perché ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto.
Da circa un decennio ormai questa giornata del compleanno di don Luigi Guanella è caratterizzata in tutta la Famiglia guanelliana dalla “Messa intercontinentale”, una celebrazione vissuta in tutto il mondo guanelliano alla stessa ora. Nella zona europea e nell’Africa alle 15,00, in Asia alle 22,00 e in America Latina alle 11,00 del mattino.