
Il 5 Dicembre ricorre il 40° della morte di don Olimpio Giampedraglia, nostro superiore generale fino al 1980.
Tutte le comunità religiose guanelliane sono invitate a ricordarlo al Signore applicando per lui la Santa Messa.
Che don Olimpio interceda per tutta la nostra grande famiglia religiosa, per le necessità di salute dei confratelli in questa stagione di covid, per le necessità delle nostre difficoltà vocazionali e anche per quelle economiche.
Buona solennità della Immacolata.
Il Superiore Generale Padre Umberto Briugnoni
Superiore dal 1970 - 1980
Nell'XI capitolo generale (1969-70) venne eletto Don Olimpio Giampedraglia, riconfermato in quello successivo (1976) E' morto in carica nel 1980. Suo impegno fu l'attuazione delle istanze conciliari e delle decisioni capitolari, soprattutto del capitolo generale speciale (1969-70). A lui si deve la promulgazione di nuovi testi di Costituzioni e regolamenti, l' istituzione delle province religiose, il trasferimento della casa generalizia e dello studentato teologico a Roma, la specializzazione dei confratelli e di opere e l'avvio di nuove attività (Palencia, in Spagna; Nazareth, in Palestina).
Cenni Biografici
Nato a S. Cassiano (SO), il 14 marzo 1915
Entrato a Fara Novarese (NO), il 14 ottobre 1925
Professo a Fara Novarese (NO), il 14 settembre 1932
Sacerdote a Como, il 24 settembre 1938
Defunto a Roma, il 5 dicembre 1980
Don Olimpio arrivò a Fara che aveva dieci anni, ed aveva compiuto «gli studi elementari di grado inferiore», cioè la terza classe. Allora, nei piccoli centri, non c'era più di tanto; ma erano terze impegnative, dove il leggere e il far di conto avevano una parte assai importante e formativa. Era orfano di mamma da quando non aveva che un anno; il padre gli era morto che ne aveva uno e mezzo. Le persone care, alle quali far riferimento, erano la nonna, una zia e il fratello Lorenzo Attilio, maggiore di tre anni. Sui banchi della scuola, l'aveva curato, con particolare attenzione, la sua maestra Maria Trussoni e s'era interessato con insistenza il parroco don Antonio Zubiani a farlo accettare: le buone doti, che già spiccavano, potevano sbocciare in una valida vocazione. Aveva tutta l'aria del piccolo montanaro, coi calzoni a mezza gamba; la semplicità s'accoppiava alla vivacità e soprattutto alla bontà. Inserito subito nei corsi ginnasiali, tenne il passo con gli altri che pur disponevano d'una miglior preparazione di base; ci volle qualche anno a mettere in evidenza le sue doti e raggiungere quel profitto che l'avrebbe posto al disopra di tutti. E' che la vivace intelligenza andava di pari passo con l'impegno costante.
Nel 1930 entrò in noviziato, allora sempre a Fara. Non rappresentò un normale avanzamento di tappa, segnò un punto miliare. Fu chiara a tutti la decisione con cui affrontava questo periodo di formazione intensa: esemplare nell'osservanza delle Regole, anche le più minute, quelle in cui i novizi scantonano più facilmente, per esempio quella del silenzio. Con una crescita rapida, arrivò alla professione, confermando il proposito deciso di «volermi dedicare al Sacerdozio nello stesso stato religioso che abbraccio». Per gli studi liceali e filosofici frequentò, sempre brillantemente, il seminario vescovile di Como, con residenza in Casa‑Madre. Poi scese a Roma, a frequentarvi, all'Università Urbaniana di Propaganda Fide, i corsi teologici. Il tempo disponibile, quello che avrebbe potuto riservare al giusto sollievo, lo dedicò ai buoni‑figli dell'annesso ricovero che l'ospitava. Arrivò al sacerdozio che aveva frequentato l'università per tre anni, con una duplice dispensa pontificia: sei mesi d'anticipo sull'età canonica e per non aver ancora iniziato il quarto anno di teologia. Per gli studi si era già meritata una medaglia d'argento e una d'oro, che offrirà alla Madonna, quale filiale e riconoscente omaggio. Era ammirevole infatti la serietà con cui si applicava: in cinque anni preparò la licenza e la laurea in teologia, si iscrisse alla facoltà di diritto canonico all'Università Gregoriana e vi conseguì licenza e laurea. Il risultato: Summa cum laude.
Intanto i superiori cominciavano ad affidargli alcuni incarichi: prefetto degli studenti e aiutante del procuratore generale nel 1943; due anni dopo, quelli di secondo consigliere della casa, rettore del seminario minore e vice‑postulatore generale. In particolare, il Superiore generale gli affidava l'animazione della grande comunità, raccomandandogli di supplire alle negligenze e di togliere gli inconvenienti. Non era trascorso un anno, che lo richiamarono al Nord, affidandogli la direzione della casa di Barza e la formazione dei numerosi chierici novizi e professi. Per essere loro maestro non aveva l'età canonica: gli chiesero ed ottennero la necessaria dispensa. Quattro grossi quaderni, fortunatamente conservati, di conferenze e prediche ai chierici, mettono in evidenza la chiarezza della sua linea, nello sforzo di formare buoni religiosi guanelliani. A chi mancava di decisione, consigliava l'altra strada.

The Ongoing Formation was organized in Divine Providence Province for three days (Nov. 28, 29 and Dec. 1) for the rereading of the texts prepared by the General Council so far on the theme of Charism, Spirit and Mission. The conferences were animated by our confreres, Fr. Soosai Rathinam, the General Councilor, Bro. Franco Lain, the General Councilor and Fr. X. Rajesh, the Superior and Rector of Manila. The Confreres in Chennai gathered together in Don Guanella Major Seminary, while around 50 confreres and few sisters participated from different communities around the world on Zoom. I thank all those who worked for this animation program and all those who encouraged it in a special way the local community and the technicians. . In a special way our gratitude to Rev. Fr. Alfonso Crippa and Rev. Fr. Fabio Pallotta for preparing these materials. At the end of each day there were interactions from the participants. Confreres were indeed very glad to see one another after this corona lockdown. On the whole it was very enriching and thought provoking.
Fr Ronald J Sdc

Sabato 21 novembre è stato ordinato sacerdotale don Gabriel Umfinama a Kinshasa, Africa, presso la parrocchia Maria Ausiliatrice a Kinshasa da mons. Carlos Ndala, Vescovo ausiliare di Kinshasa. Preghiamo per questo nuovo prete guanelliano.

DIAMO ALLE PERSONE LA POSSIBILITÀ DI LAVARSI E RITROVARE LA PROPRIA DIGNITÀ
La congregazione dei Servi di Carità - Opera Don Guanella dalla Romania lancia a Iasi il servizio "Doccia Sociale" per i senzatetto. Lo scopo del progetto è quello di aumentare la qualità della vita e di essere inclusi nella società come membri attivi, che possono ugualmente godere dei propri diritti e responsabilità come cittadini, per un numero di 110 persone senza dimora a Iasi.
I progetto è stato sviluppato dei Servi della Carità della Romania con il sostegno finanziario di Active Citizens Fund Romania, programma finanziato da Islanda, Liechtenstein e Norvegia attraverso l'EEA e Norwegian Grants 2014-2021.
Le attività del progetto a sostegno delle persone senza dimora, punta a identificare e aiutare 110 persone senza dimora a Iasi. Vogliamo quindi venire in loro aiuto istituendo il servizio "Doccia Sociale". È una nuova iniziativa che presuppone che il mezzo sia adibito con un bagno, un gabinetto psicologico e sanitario, una toilette, un barbiere e una lavatrice con asciugatrice.
Lavarsi e indossare abiti puliti è un diritto importante che Opera don Guanella garantisce a tutte le persone che ne hanno bisogno. La cura della persona è fondamentale per conservare la propria dignità, sia in termini individuali che nella relazione con gli altri.
Il progetto sarà realizzato a Iasi. Il valore totale del progetto è di 56992,56 euro, di cui il valore ammissibile non rimborsabile è di 45000 euro e 11992,56 dal bilancio dell'associazione.
La durata dell'attuazione è di 12 mesi (23/11/2020 - 24/11/2021).

“Entren a la Casa del Señor”, fueron las palabras del administrador apostólico de Rancagua, monseñor Juan Ignacio González, al abrirse las puertas después de 10 años de espera, del templo Madre de la Divina Providencia, ubicado en la población Centenario, de Rancagua.
La edificación sufrió serios daños a consecuencia del terremoto de 2010 y durante todos estos años se aunaron los esfuerzos de los feligreses, del Obispado de Rancagua, del Gobierno Regional –que aportó mayoritariamente los fondos- y de la Municipalidad de Rancagua para poder reconstruirlo.
El pasado jueves 12 de noviembre, tomando todas las medidas sanitarias, el obispo González celebró el rito de Dedicación en presencia de algunas autoridades y fieles. La consagración fue transmitida por facebook de la parroquia.
LA ENTREGA DE LLAVES
Afuera de la parroquia, justo a las 19 horas, el director de Secplac de la Municipalidad de Rancagua, Raimundo Agliati, relató brevemente la historia e impasse para construcción del templo durante estos 10 años, y destacó el diseño de hormigón del arquitecto Simón Muñoz y el mural que da cuenta de la historia de la población Centenario, donde está ubicado el templo, que fue pintado por un artista rancagüino. Asimismo, el representante de la Intendenta Regional destacó el espíritu de los espacios de culto, que también permiten hacer comunidad.
Posterior a los discursos, el representante de la Municipalidad de Rancagua entregó –entre aplausos de los vecinos- las llaves del templo a monseñor Juan Ignacio González y éste al párroco, padre Jorge Avilés. Posteriormente, se invitó a los presentes a entrar para participar del acto litúrgico.
CONSAGRACIÓN
El administrador apostólico de Rancagua, monseñor Juan Ignacio González, en compañía del Vicario General de la Diócesis, padre José Vergara; y el padre Jorge Avilés, celebró la consagración del templo.
Fue así como tras realizar el rito que contempla la bendición de sus muros y altar con agua bendita y los santos oleos, y revestir el altar e incensar el templo y rezar la oración de dedicación, el templo se iluminó, se encendieron los cirios y redoblaron las campanas.
Finalmente, el administrador apostólico de Rancagua, monseñor Juan Ignacio González, consagró el Sagrario.
Durante sus intervenciones, tanto el obispo como el párroco agradecieron a los feligreses y autoridades regionales y comunales por su esfuerzo para concretar la reconstrucción del templo.
LA HISTORIA
La parroquia fue erigida en abril de 1968 y entregada a la Congregación de los Siervos de la Caridad (Don Guanella) para atender la creciente población en torno al tradicional barrio Centenario, en el sector norte de Rancagua.
Pero la antigua construcción de adobe no resistió el terremoto de 2010, que dañó estructuralmente el templo, por lo que debió ser demolido..
Su reconstrucción estuvo a cargo de la Municipalidad de Rancagua con financiamiento del Gobierno Regional y tuvo un costo de $789.798.000, en base a un proyecto diseñado por el arquitecto Simón Muñoz.
Sin embargo, hubo baches en el camino, pues las obras quedaron suspendidas con un 5% sin ejecutar, por la quiebra de la empresa, que dejó un saldo de unos $30.000.000 en obras sin terminar.
El proceso judicial por la quiebra demoró la recepción final, con la cual el párroco decidió hacerse cargo del templo y, poco a poco, ir terminándolo.
Fuente: Comunicaciones Rancagua
Rancagua, 13-11-2020

Il giorno 14 novembre scorso nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, ad Alade nello Stato del Benue in Nigeria è avvenuta l’ordinazione sacerdotale del nostro confratello Diacono. Isaac Terkula Sombu. E’ stato un momento di grande gioia non solo per questo confratello ma anche per la gente che ha partecipato con grande entusiasmo.
Auguriamo a P. Isaac un fecondo ministero sacerdotale!

L'Ordinazione Sacerdotale di nove diaconi della Divina Provvidenza è avvenuta il 12 novembre 2020 nella solennità della Madre della Divina nella Cappella del Sacred Heart Seminary, Poonamallee, Chennai.
Mons. George Antony Samy, Arcivescovo di Madras-Mylapore, ha celebrato la Santa Eucaristia e li ha ordinati sacerdoti. Durante la sua omelia li ha invitati a ravvivare la vita comunitaria come parte essenziale della vita religiosa, citando il santo Fondatore San Luigi Guanella. Ha ricordato loro il motto guanelliano: “tutto il mondo è patria vostra” e li ha invitati ad andare alla ricerca del povero, secondo la raccomandazione di papa Francesco. È stata una celebrazione semplice e significativa. Auguriamo loro una fruttuosa vita sacerdotale.
Don Ronald Jesiah, Provinciale DPP

«Se vogliamo aiutare le Anime del Purgatorio, applichiamo loro il Rosario, che gli arreca grande sollievo» (S. Alfonso)
Siamo nel mese di novembre dedicato in modo particolare alle anime dei defunti. Ognuno di noi sente il bisogno per la cura delle anime. La Famiglia Guanelliana in modo speciale attraverso la Pia Unione del Transito di S Giuseppe, prega in modo particolare per le anime dei defunti e per i moribondi. In questo senso la nostra comunità dalla Romania, in questo mese di Novembre, desidera unirsi con tutta la Famiglia Guanelliana del mondo, recitando il Santo Rosario Internazionale per le anime sante della Famiglia Guanelliana, le anime che hanno lasciato il mondo a causa del Corona Virus, e le anime del Purgatorio e per i moribondi.
Invitiamo anche voi tutti a pregare continuamente con noi per le anime sante facendo clic sul collegamento seguente.
https://www.youtube.com/watch?v=8QwrQmSdSrk