Nella puntata del programma "Bel Tempo si Spera", mandata in onda il 23 Ottobre, Don Bruno Capparoni parla di Don Guanlla alla vigilia della sua festa il 24 Ottobre.
Lo si può ascoltare e vedere dal minuto 8,25 al minuto 20,55 circa.
Con gran alegría queremos compartirles la primera edición de nuestra Revista Juvenil Guanelliana!!. Un hermoso trabajo en equipo de nuestros jóvenes guanellianos de España, Chile, Colombia, Paraguay y Argentina!!!...Gracias Jóvenes!!!
https://revistajuvenilguaneliana.blogspot.com/2020/10/blog-post.html
En el año 1928, llegaron los primeros Siervos de la Caridad a Buenos Aires provenientes de Tandil. Ellos eran: P. Francisco Rovida, P. Humberto De Angeli y el Hno. Silvestre Lombarda.
Por invitación de Mons. Fortuntato Devoto se establecen en lo que sería el Instituto San José, en la manzana donada al obispado por la viuda Urbana Sánchez de Santojanni entre los barrios de Mataderos y Liniers.
La comunidad religiosa apenas pudo se instaló en la flamante estructura, comenzando primero por su apostolado educativo, dirigido sobre todo a los hijos de inmigrantes. Enseguida fue habilitado un salón a la entrada del Colegio para capilla en la que se rezó por primera vez Misa el 1º de enero de 1929.
Más tarde se levantó al lado del Instituto una linda capilla de chapas de zinc, donde los Sacerdotes, ayudados por los fieles prepararon chicos para el Bautismo y la Primera comunión.
Es así, que el 7 de octubre de 1930, por un decreto firmado por Mons. Santiago Copello, Vicario General de la Arquidiócesis de Buenos Aires se crea la Parroquia del Tránsito de San José.
Por otro decreto de fecha 3 de julio de 1931, fue nombrado primer cura párroco el P. Francisco Rovida y la Parroquia inició su marcha.
Y así la Iglesia parroquial, que es a la vez templo nacional de la Pía Unión del Tránsito de San José, cruzada de oración por los agonizantes, primera parroquia guanelliana en América, está destinada además de ser centro de evangelización de la gran urbe porteña, el centro de culto al glorioso Patriarca San José.
“Primeros cohermanos
de la comunidad religiosa"
Vi fu un uomo mandato da Dio, e il suo nome era Giovanni (Gv. 1, 6): così « il discepolo che Gesù amava », all'inizio del suo Vangelo, presenta il Precursore del Signore. L'elogio fu spontaneamente ripreso per il Papa della bontà, Giovanni XXIII: ma per molti può tornare caro riprenderlo anche per un umile Fratello Coadiutore guanelliano, che ripetutamente, al Palazzo della Cancelleria in Roma, accolse premuroso proprio Giovanni XXIII e lo accompagna a confortare il suo Vicario Generale, il Cardinal Clemente Micara, gravemente infermo.
Anche il Fratello si chiamava infatti Giovanni e fu davvero mandato da Dio per una missione di autentica testimonianza di carità evangelica.
Fratel Giovanni bastava vederlo, bastava scambiare con lui poche parole, per accorgersi che egli ci portava subito e ci avvolgeva in un'atmosfera spirituale divenuta a lui abituale e congeniale, l'atmosfera della Fede generatrice della Speranza e della Carità, nella quale tutto è grande, tutto è amabile, tutto è fonte di gioia pura, perché tutto assaporiamo nella luce e nell'amore del Padre più affettuoso e dell'Amico del cuore. Se lo ascoltiamo, egli ci aiuterà a risolvere molte nostre situazioni di disagio, dovute forse alle esagerate preoccupazioni per la vita che passa, all'eccessiva importanza data a mezzi umani per raggiungere mete soprannaturali, al non voler riconoscere i nostri limiti e le nostre debolezze, alla chiusura egoistica nei rapporti coi fratelli, al rifiuto delle varie forme di sofferenza fisica e morale.
Accostandoci delicatamente a noi come umile compagno di via, egli ci aiuterà a superare le nostre quotidiane difficoltà, comunicandoci la ricchezza della sua spiritualità, ben delineata nel profilo che l'autore ci presenta. Quasi a « degustazione », ricordiamo due componenti, eminentemente evangeliche, in lui caratteristiche, a confessione di tutti: la semplicità e la pazienza.
Fratel Giovanni è stato d'una semplicità sorprendente: così pregava la Madonna: Aiutami ad essere umile e semplice e innamorato della carità! Semplice net comportamento, nelle parole, nei gusti; semplice soprattutto nella preghiera che va direttamente al Cuore di Dio, nell'accettare la volontà del Signore comunque si manifestasse, nello scoprire — perché la semplicità è sapienza! — i cavilli e le vie distorte per sottrarsi alle conseguenze penose della sequela di Cristo, nel dire a chiunque candidamente il suo pensiero. Egli ha fatta sua l'invocazione di Don Guanella all'Immacolata di Lourdes: Vergine Immacolata! Quest'e la volontà di Dio, che tutti noi ci facciamo santi... Conducetemi per le vie reali della semplicità, che son le più care a Dio, le più ovvie a noi miseri mortali.
E la pazienza « sconfinata» di Fratel Giovanni? Credo si debba riporre in essa sigillo » (Par. XI, 107) della sua vita esemplare. Negli anni che fui con lui non l'ho mai visto una sola volta impaziente: e di occasioni di far perdere la pazienza anche ai santi ce ne furono molte! La sua pazienza era il fiore più delicato di quella divina carità, della quale si gloriò di essere il servo. Bene ha detto di lui' Mons. Raimondo Verardo, ora Vescovo di Ventimiglia, che conobbe a fondo l'animo di Fratel Giovanni nei numerosi contatti avuti con lui a Roma: « da lui, grande animo di vero credente, abbiamo ricevuto sempre e solo l'esempio ammirevole di una carità a tutta prova, di una pazienza a volte eroica, sempre umile e sorridente ». Sono parole calibrate, perché uscite dalla penna di chi non può dimenticarsi di essere stato Commissario della S. Congregazione detta allora del S. Ufficio.
La sua parola viva aveva un fascino e un'incidenza particolare; ma anche lo scritto è uno specchio fedele dell'anima, specie quando — come nel caso nostro — è di primo getto e riservato solo a se stesso. Fratel Giovanni non sogna mai di essere uno scrittore; nelle sue pagine si avverte però subito uno spirito animatore che viene dall'Alto e gli fa esprimere, in forma a volte perfino elegante, concetti di sicura ortodossia profondamente assimilati. E' commovente, ad esempio, leggere come egli intenda l'adorazione eucaristica: domanda a Cristo che sia « nel silenzio più assoluto, poiché ho bisogno di udire la tua voce, i tuoi richiami, i tuoi insegnamenti, di vedere con i tuoi occhi e di amare col tuo Cuore ».
Quante volte l'amabile figura di Fratel Giovanni mi ritorna improvvisa alla mente e mi pare di continuare con lui un discorso rimasto a mezza strada! Ricordo l'ultimo colloquio, avuto a pochi mesi di distanza dalla sua morte edificante, lassù nei cieli meravigliosi, dove l'occhio e inebriato di luce e il cuore si apre più facilmente alla confidenza. Il 6 maggio 1971, a bordo dell'Alitalia, lasciavamo Madrid per Milano. Durante il volo, pregò molto, mi chiese poi di insegnargli alcuni giochi per attrarre l'attenzione dei piccoli nei suoi giri di promotore delle vocazioni, da ultimo tocca un argomento a lui carissimo, quello dei Benefattori e Amici dell'Opera e in modo speciale del suo «Colegio San Josè » di Aguilar de Campoo. Quanti nomi fiorirono sul suo labbro e come di ognuno sapeva mettere in risalto le buone qualità! Benefattori di Roma, di Varese, di Milano, di Bergamo, di Novara, di Aguilar de Campoo, di Palencia... Nomi di cardinali, di vescovi, di religiosi e religiose, di industriali, di magistrati, di operai, di umile gente del popolo...
Possa il ricordo e la preghiera di Fratel Giovanni renderci tutti più buoni e suscitare anime desiderose di seguirne gli esempi a lode di Dio e a conforto di molti fratelli!
Roma, Basilica - Parrocchiale di S. Giuseppe al Trionfale, 19 marzo 1973.
DON OLIMPIO GIAMPEDRAGLIA
Superiore Generale
dell'Opera Don Guanella
6 ottobre 2020 -INAUGURAZIONE DI UNA NUOVA PRESENZA nella diocesi di Warangal, nello stato di Telengana.
Don Peter Joseph e don John Paul sono i pionieri di questa nuova evangelizzazione tra i tribali alla periferia di Mahabubabad. Ha presieduto la cerimonia il vescovo della diocesi Udumala Bala. Presenti anche il superiore provinciale, don Ronald e i consiglieri provinciali don Francis e don Benson, e altri confratelli guanelliani.
Dal 1° settembre il nostro Centro socio-eductivo di tipo familiare “Dono del Cuore” a Skawina si é aricchito con la presenza dei tre nuovi ragazzi: Filip di 2,5 anni, Kacper di 14 anni e suo fratello Konrad di 16 anni. Con il loro arrivo inizia la nuova esperienza di casa famiglia guidata da don Jarek. Le norme polacche permettono di avere in questa struttura massimo 6 ragazzi. Ovviamente sono stati inseriti nella struttura già esistente, così tutti formano una unica famiglia, come voleva sempre Don Guanella. La diversità dell’età favorisce varietà degli impegni. Così i grandi aiutano i piccoli nelle cose quotidiane, nelle pulizie, nel vestirsi, nei giochi ecc. Attualmente, abbiamo 12 ragazze e ragazzi da 2,5 fino a 25 anni.
Questa grande famiglia viene aiutata da due confratelli don Jarek e Fratel Marcin sostenuta da due educatrici e un educatore. La vita quotidiana è così dinamica che non c’è mai tempo per annoiarsi. I piccoli esigono più attenzione e amore. Proprio verso di loro si rivolgono anche i volontari e benefattori con il loro aiuto. La vita quotidiana porta i segni grandi e piccoli della presenza della Madre della Divina Provvidenza il cui quadro dall'inizio della nostra casa ci accompagna!
P. Wiesław
Il 24 settembre è una data molto cara a tanti dei nostri confratelli. Infatti, tanti ne hanno emesso la prima professione religiosa.
Noi della Curia generalizia abbiamo avuto l’onore di festeggiare due di loro che celebravano il 50 ° di professione religiosa: Don Mario Nava e Don Bruno Capparoni, entrambi legati alla Curia Generalizia,
Loro hanno svolto diversi ruoli importanti in pro della nostra famiglia religiosa. Ci siamo uniti alla loro gratitudine concelebrando la Santa Messa ove hanno rinnovato per devozione i voti religiosi, nonché i festeggiamenti con il personale della casa e confratelli.
Grazie Don Mario e Don Bruno per la vostra testimonianza! Ci uniamo al vostro gaudio! Il Signore datore di ogni bene vi ricompensi per tanto bene fatto ai poveri e per lavorato con tutte le vostre energie nei diversi incarichi che vi sono stati affidati!
Con affetto
I confratelli e il personale della Curia generalizia!
“Global Compact on Education”, 15 ottobre, incontro virtuale: Insieme, per guardare oltre attraverso l’educazione!
Comunicato Stampa della Congregazione per l’Educazione Cattolica
SETTEMBRE 24, 2020
Riprendono le iniziative del «Global Compact on Education»: il 15 ottobre 2020 un incontro virtuale aperto dal messaggio di Papa Francesco. Nel maggio 2020 avrebbe dovuto svolgersi il Global Compact on Education, il Patto promosso da Papa Francesco per generare, attraverso l’educazione, un cambiamento di mentalità su scala planetaria. La pandemia, che ha costretto ad annullare l’evento, ha reso l’appello del Santo Padre ancora più stringente: serve unire gli sforzi per la casa comune, affinché l’educazione sia creatrice di fratellanza, pace e giustizia.
Per questo, il 15 ottobre 2020 alle ore 14.30 (GMT+2), si terrà un incontro virtuale, aperto a tutti e in diretta sul canale Youtube di Vatican Media, durante il quale sarà trasmesso un videomessaggio di Papa Francesco, insieme a testimonianze ed esperienze internazionali, per guardare oltre con creatività.
L’evento è organizzato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, a cui fanno riferimento 216 mila scuole cattoliche, frequentate da oltre 60 milioni di alunni, e 1.750 università cattoliche, con oltre 11 milioni di studenti.
Maggiori informazioni sul sito www.educationglobalcompact.org
"Global Compact on Education", October 15, virtual meeting: Together, to look beyond through education!
Press release of the Congregation for Catholic Education
24 SEPTEMBER 2020
The initiatives of the "Global Compact on Education" resume: on 15 October 2020 a virtual meeting opened by the message of Pope Francis. In May 2020, the Global Compact on Education, the Pact promoted by Pope Francis to generate, through education, a change of mentality on a planetary scale should have taken place. The pandemic, which forced the event to be canceled, made the appeal of the Holy Father even more stringent: we need to unite efforts for the common home, so that education is a creator of brotherhood, peace and justice. For this reason, on 15 October 2020 at 2.30 pm (GMT + 2), a virtual meeting will be held, open to all and live on the Vatican Media Youtube channel, during which a video message from Pope Francis will be broadcast, together with testimonies and international experiences, to look beyond with creativity.
The event is organized by the Congregation for Catholic Education, which includes 216,000 Catholic schools, attended by over 60 million pupils, and 1,750 Catholic universities, with over 11 million students.
More information on the website www.educationglobalcompact.org
"Pacto Mundial por la Educación", 15 de octubre, encuentro virtual: ¡Juntos, para mirar más allá a través de la educación!
Comunicado de prensa de la Congregación para la Educación Católica
-24 DE SEPTIEMBRE 2020-
Se reanudan las iniciativas del "Pacto Mundial por la Educación": el 15 de octubre de 2020 un encuentro virtual inaugurado por el mensaje del Papa Francisco. En mayo de 2020 debería haber tenido lugar el Pacto Mundial sobre Educación, el Pacto impulsado por el Papa Francisco para generar, a través de la educación, un cambio de mentalidad a escala planetaria. La pandemia, que obligó a la cancelación del evento, hizo que el llamamiento del Santo Padre fuera aún más urgente: necesitamos unir esfuerzos por la casa común, para que la educación sea creadora de hermandad, paz y justicia.Por ello, el 15 de octubre de 2020 a las 14.30 horas (GMT + 2), se realizará un encuentro virtual, abierto a todos y en directo en el canal de Youtube de Vatican Media, durante el cual se retransmitirá un mensaje en vídeo del Papa Francisco, junto con testimonios experiencias internacionales, para mirar más allá con creatividad.
El evento está organizado por la Congregación para la Educación Católica, que incluye 216.000 escuelas católicas, a las que asisten más de 60 millones de alumnos, y 1.750 universidades católicas, con más de 11 millones de estudiantes.
Más información en el sitio web www.educationglobalcompact.org