La II Domenica di Pasqua chiamata da qualche anno Domenica della Divina Misericordia è stata molto particolare per noi guanelliani.
In effetti, come dono di “misericordia”, il sabato 27 hanno fatto la professione religiosa 10 giovani confratelli nella Chiesa del Buon Pastore del Seminario Teologico Internazionale, Mons. Aurelio Bacciarini di Roma. L’indomani, nella Basilica San Giuseppe al Trionfale di Roma, sono stati ordinati diaconi ben sedici confratelli, per la preghiera e l’imposizione delle mani di sua Eminenza Mons. Angelo De Donatis, Vicario Generale di Papa Francesco per la Diocesi di Roma, il quale alla fine della celebrazione ha impartito la benedizione a nome di sua Santità.
Tutta la famiglia guanelliana ringrazia e loda il Signore per questo dono inestimabile e augura ai neo-diaconi l’essere ferventi nel servizio della carità!
E' cominciato, per la prima volta nella storia del Movimento, nella città di Firenze, il XVII Meeting Nazionale M2G presso la Parrocchia del Corpus Domini dal 25 al 28 aprile 2019.
Adesso è il momento favorevole per mettere in pratica questo invito, ed è proprio quello che ci proponiamo di fare in questi giorni che trascorreremo insieme attraverso momenti di riflessione, preghiera, festa e condivisione. Avremo modo di approfondire e riscoprire quei valori che rappresentano i pilastri su cui si fonda la nostra crescita: la verità, la giustizia, la libertà, l’amore, la pace. Ascolteremo anche la testimonianza diretta di don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera contro le mafie, che ci offrirà tanti spunti utili per riflettere sul presente e sull’importanza di testimoniare ogni giorno la nostra fede e la forza dell’amore.
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Il 25 Aprile 2018 è stato eletto come Superiore Generale della Congregazione dei Servi della Carita, Don Umberto Brugnoni, invitiamo, così come ci dice il Regolamento (Art. 27), ciascun Confratello sacerdote a celebrare la messa per il Superiore generale, come atto di comunioine e di impegno di carità.
Art.27. Ogni anno, come atto di comunione e impegno di carità, ciascun confratello sacerdote celebri la santa Messa per il superiore generale, possibilmente nel giorno anniversario della sua elezione. Analogamente si faccia per il superiore provinciale nell’ambito della sua provincia.
Cari confratelli,
un breve pensiero di augurio e prospettiva per vivere concretamente la Pasqua del Signore in noi stessi e nelle nostre relazioni comunitarie. Non può che essere giocato questo augurio sulla carità che è il cuore per eccellenza del nostro carisma e spiritualità.
La carità è anzitutto «elezione», cioè amore che chiama e sceglie un popolo in vista di un progetto (cf. Ef 1,4). Cogliamo già in questo schema teologico i due aspetti contenuti nel concetto di agapē: da una parte l’iniziativa divina e dall’altra la risposta vocazionale affidata alla libertà umana. Se vuoi….
La dinamica della carità, non è più un dovere legale, ma personifica essenzialmente Cristo. In Rm 5,8 si afferma: «Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi».
L’avvenimento della salvezza è realtà da cui nulla potrà mai più separarci (cf. Rm 8,31-39): la carità si colloca nella connessione tra cristologia e soteriologia, a tal punto che Paolo definisce l’agapē «frutto dello Spirito» e soggetto delle relazioni ecclesiali (cf. 2Cor 5,14), a cui ciascun credente deve aspirare come alla «via più eccellente» (cf. 1Cor 12,31).
La carità rivelata nel mistero pasquale ed accolta nella fede diventa dinamica spirituale nel cuore dei credenti e «riassume» tutti i precetti della legge: «Il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore» (Rm 13,9-10). L’Apostolo Paolo raccomanda l’«amore reciproco e fraterno» (1Cor 9,20s.; 10,24; 13,5; Gal 6,2; Rm 12,10; 1Ts 3,3,12) ricordando che solo mediante la carità si vive il servizio (Gal 5,6.13) e si cresce nella vera ricchezza di Dio (Fil 1,9). La carità è il cuore della Chiesa e della nostra missione.
Buona Pasqua, confratelli, nell’impegno di vivere il meglio possibile la carità. Auguri!
Padre Umberto Brugnoni
A las 20:30 hs. argentina y 18:30 hs. colombiana del día 9 de abril, se llevó a cabo la primera videoconferencia de actualización teológico-carismática con los formandos de las casa de Tapiales y Bogotá. En respuesta a la propuesta 2 del DFdel XXCG, el consejero por América Latina, P. Gustavo inauguró esta nueva modalidad que permitió no solo dar una conferencia formativa sino al mismo tiempo, confraternizar entre ambas casas de formación.
Además de la exposición, los cohermanos también tuvieron el tiempo para sus intervenciones.
Nos despedimos deseando el nuevo encuentro, después de haber saboreado las riquezas del carisma guanelliano.
Domenica 7 aprile 2019, si è svolto a “Santa Rosa”, “Opera don Guanella femminile”, sulla Via Appia Antica, l’INCONTRO ZONALE dei GUANELLIANI COOPERATORI Lazio-Umbria. “Incontrare per discernere …”, il tema scelto per quest’anno formativo ha portato a riflettere sulla figura di Gesù sul Pozzo di Sicar, che si fa trovare dalla donna Samaritana. “Se tu conoscessi il dono di Dio” (Gv. 4,1-42) era il versetto evangelico che ha guidato i 50 cooperatori lì convenuti da Perugia e da Roma (Trionfale, Via degli Embrici, Santa Maria della Nocetta, Via Aurelia Antica). Alla giornata di formazione erano presenti i religiosi guanelliani: suor Chiara Minoia, suor Maria Antonietta Ripamonti, don Fabio Lorenzetti, don Nico Rutigliano. C’erano Martino Sumerano, Gualtiero Montesi, Stefania Milani con i loro gruppi locali. I lavori di gruppo hanno visto impegnati i partecipanti intorno a un questionario sul tema del giorno (l’incontro con la Samaritana), analizzato da tre angolature: l’accompagnare, il consigliare e il correggere. Il percorso formativo annuale continuerà ad approfondire il DISCERNIMENTO lasciandosi aiutare dai diversi incontri che Gesù ha fatto con uomini e donne del suo tempo e da testi del Magistero e di Don Guanella. Al centro di tutto -della preghiera e della riflessione- c’è stata la Parola di Dio.
Venerdì 5 aprile, i seminaristi di Iasi (Romania), hanno presentato il libro sulla vita di San Luigi Guanella in lingua rumena.
Questo libro è stato tradotto in varie lingue e corredato da vari autori, è stato in pratica la biografia più diffusa al momento della canonizzazione, ed è il primo edito in lingua rumena!
Confratelli, Consorelle, Cooperatori e laici legati a noi in qualunque modo.
Nessun giorno è qualunque, perché ogni giorno porta con sé una grazia speciale, ma il 5 aprile per chi ama don Guanella è memoria di un gesto talmente efficace che arriva ancora a noi dopo 133 anni, da quel 1886.
Un gesto in sé semplice, impercettibile ai più e modesto, molto modesto nella forma. Ma nella sua profonditá veniva da speranze, lacrime e tentativi lontani.
Quella sera partiva dal porticciolo di Pianello Lario il primo gruppo che avrebbe dato vita alla Casa Madre di Como, stabilendosi in quella che don Guanella chiama in quasi tutte le memorie ‘la casetta’.
Cosí iniziano le opere di Dio, ci ricorda il Fondatore, con poco e senza clamori perché chi vuole essere segno del Regno di Dio non deve solo avere chiaro il fine da raggiungere -l’annuncio del Vangelo ai poveri- ma anche la strada da percorrere per arrivarci e la strada non deve mai essere quella della potenza di mezzi e strutture o del clamore delle grandi pubblicità, ma quella della povertà.
Da anni i Consigli generali dell’Opera stanno perseguendo nelle nuove fondazioni questo criterio: le nostre devono essere, almeno in partenza, casette, con piccoli servitori e senza grandi apparati, poi la Provvidenza aprirà la strada per essere segno evidente e attraente, sempre a gloria di Dio. Non ci disturbi e limiti la povertà di mezzi, strutture e personale, anzi!
È ciò che vorrei ricordare a me stesso e a tutti voi in questo 133º anniversario della barca che da Pianello partì per Como. Don Guanella lo aveva codificato con le famose 4 ‘f’: fame, freddo, fumo, fastidi. Fuori da questo schema il rischio potrebbe arrivare fino alla idolatria dei mezzi e quindi del potere e quindi del denaro, che non si addice ai discepoli di Cristo.
Dio guarda all’offerta di noi stessi non alla potenza dell’apparato e quando don Guanella racconta degli inizi unisce sempre il ricordo di un’offerta di sé “fino allo stremo delle forze”.
Auguro a tutti di ripensare oggi con una certa inquietudine questo spenderci “fino allo stremo delle forze” e il resto lo fa Dio, portando a compimento le nostre azioni.
Buon anniversario e auguri soprattutto a coloro che hanno il privilegio e il compito di servire nella Casa Madre delle nostre opere e a Pianello Lario.
Roma, 5 aprile 2019
Padre Umberto