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Il giorno 23 Luglio si è inaugurato il nuovo Centro Yesuvanam a Sivagangai.
Al seguente LINK altre foto dell'Inaugurazione
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Al cuore della nostra famiglia, tutta in missione per abbracciare il mondo nasce il nuovo Centro Missionario Guanelliano.
Ne dà notizia ufficiale il superiore Generale, P. Umberto Brugnoni, sdc, nella lettera che qui accludiamo, in varie lingue.
Benvenuti, Welcome, Bienvenidos, Kariboni, Bienvenue!
Si apre oggi una nuova finestra sul nostro Sito di Congregazione
Si spalanca sul mondo della missione come
PRESENZA MISSIONARIA GUANELLIANA
Una finestra per affacciarsi sul tanto bene che il Signore nella sua Misericordia e Provvidenza sta operando ovunque nei cinque continenti dove Lui è all’opera servendosi anche delle nostre mani e della nostra povertà
Una finestra non sol per spaziare su un vasto orizzonti ma soprattutto per lasciare circolare in tutti i nostri ambienti, comunità e famiglie il vento di un rinnovato spirito missionario che ci cambia dentro e ci sospinge ad uscire, ad ascoltare, osservare, sentire fare sempre più nostro il grido dei poveri che sono anche oggi, come agli inizi della missione della Chiesa, un’eco speciale della voce di Gesù .
Una finestra aperta e da non chiudere mai. Una nuova opportunità per spalancare la vita , costruire ponti, abbattere muri, e per portare ciascuno il proprio mattone al fine di edificare un mondo un po’ diverso da quello in cui ci troviamo , un mondo che rifletta il sogno di Dio e che porti visibili i segni della Redenzione , segni di vita nuova e di resurrezione . Dovunque, in tutti, a cominciare da me, da te …
La finestra diventerà sempre più bella e luminosa se la cerchi, ti affacci , ti lasci vedere, ti lasci incontrare e coinvolgere nell’ avventure della missione … Il resto lo lasciamo fare a LUI !
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Sabato 14 luglio la nostra famiglia Guanelliana in Africa è stata benedetta dal dono di una nuova ordinazione sacerdotale. Il confratello P. Francis Abah ha ricevuto il dono dello Spirito per le mani del Vescovo S.E.Anselm Umoren,MSP vescovo ausiliare di Abuja, nella Parrocchia di ST. Teresa a Ganaja, villaggio Lokoja, Kogi , Nigeria, tra la sua gente della diocesi di Idah, attorniato da una comunità in festa, da familiari, confratelli e amici. Un nuovo regalo della Provvidenza per i poveri non solo di quella porzione del continente Africano ma di tutto il vasto orizzonte missionario della Congregazione. Accompagniamo Il novello sacerdote con la preghiera e l’augurio fraterno di essere, come il Fondatore, instancabile e fedele servo della Carità di Cristo, buon pastore e samaritano là dove la missione chiama.
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Nel giorno della Madonna del Carmelo la comunità Guanelliana di Manila ha vissuto simultaneamente due momenti di particolare grazia. L’entrata in noviziato di un folto gruppo di giovani che accompagnati da P. Sagaya Raj, loro padre maestro, iniziano l’intensa esperienza formativa di itinerario evangelico, dentro la nostra congregazione. Sono ben 14, dodici filippini e due provenienti dal Vietnam.
Nello stesso giorno un gruppetto di confratelli, P. Charlton, p. Charles e il giovane professo vietnamita Hoan sciama perso il Nord dell’isola di Luzon, dando inizio a una nuova presenza dei Servi della Carità a Santa Barbara, Pangasinan, in risposta alla chiamata della Chiesa per una umile testimonianza di carità tra la gente di quella Diocesi, con particolare attenzione agli anziani. Di questa nostra nuova famiglia ‘in uscita missionaria’ fanno parte anche sette giovani postulanti.
Con gioia condividiamo con i nostri confratelli del lontano Oriente Asiatico questi eventi di grazia, segni di benedizione e di speranza. Accompagniamoli con la preghiera affidandoli alla protezione della Vergine, augurando loro un cammino fecondo di bene al servizio del Regno
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Il giorno 7 Luglio alla Casa dell'Angelo di Genova, si è tenuto il Trofeo Memorial Achillus, concorso di cucina dedicato al nostro Achillus, scomparso due anni fa, ecco le parole di Don Conshtantain.
"...oggi alla casa dell'angelo, grande commozione e un momento importante per tutti ragazzi a rivivere il secondo anniversario dalla morte di Achillus.
Stamattina alle 7:30 la comunità religiosa insieme ad alcuni ragazzi grandi ha celebrato l’eucaristia alla presenza di Padre Uche che ha raggiunto la comunità di Genova ieri in serata.
Una messa di suffragio molto sobria con la quale abbiamo rivissuto lo stesso momento celebrato con Achillus esattamente due anni fa alla stessa ora prima che iniziasse la giornata del centro estivo con i ragazzi.
Anche oggi come allora siamo andati ai laghetti di Molini di voltaggio dove si è consumata una tragedia: questa volta solo la comunità religiosa si è recata in località acqua striate per deporre un mazzo di fiori vicino la targa dedicata al confratello scomparso in prossimità del laghetto.
Dopo un breve momento di preghiera siamo tornati a casa dove nel frattempo tutti ragazzi della comunità si stavano cimentando in un concorso di cucina nell’ambito di una settimana tutta dedicata all'anniversario della morte di Achillus.
Le quattro comunità Betania, BETSAIDA , Mamre, Don Guanella, hanno messo in campo tutte le loro abilità per una gara di cucina dedicato ad Achillus, perchè quando è stato con i ragazzi ha voluto cucinare il cibo africano per loro.
La preparazione prevedeva, un primo (insalata di riso) e un secondo (carne alla pizzaiola e contorno di verdure), eventuale dolce o frutta.
Malgrado lo schema fosse già predisposto i ragazzi e gli educatori si sono cimentati in varie personalizzazioni che hanno reso il pranzo molto originale e saporito.
La giuria composta dalla comunità religiosa di Genova e presieduta dalla cuoca ha raggiunto un verdetto unanime: vincitore assoluto la comunità di Betania perché unitamente a una buona qualità delle pietanze proposte ha saputo presentarle in modo molto originale ed efficace.
I ragazzi educatori si sono aggiudicati il primo trofeo “Memorial Achillus”..."
Don Conshtantain
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Don Guanella rispondendo alla sua vocazione ha sempre rivolto una speciale attenzione alla cura pastorale del popolo cristiano, oltre che a sviluppare una particolare passione per le persone diversamente abili.
Seguendo le orme del nostro fondatore, anche noi in Tanzania ad Iwindi (Mbeya), ci siamo impegnati fin dall’inizio a dare un’impronta guanelliana al servizio pastorale della comunità parrocchiale di san Benedetto a noi assegnata dal vescovo locale. Un’ attenzione particolare, oltre che alle persone diversamente abili che ricevono cura quotidiana nel piccolo centro adiacente alla nostra casa, la stiamo riservando ai tanti bambini ragazzi e giovani che vivono nei nostri dintorni. Il progetto che ci ispira è quello dell’Oratorio di salesiana tradizione. Un modo di prendersi cura e animare quella porzione della comunità che si apre sul futuro e cerca amicizia, orientamento e figure-guida che comunichino attenzione, prossimità, speranza.
Cosi è partita nella nostra parrocchia Guanelliana di Iwindi l’avventura Oratorio. Si son mossi i primi passi durante la novena dello scorso Natale che ha richiamato una quarantina di bambini \ragazzi della scuola primaria e secondaria. Un’ esperienza di catechesi centrata sul particolare momento liturgico, seguita dalla recita del rosario e integrata dal tanto atteso e festoso tempo del gioco in chiassosa allegria. Su questo canovaccio è stato imbastito all’inizio dell’anno corrente un programma sistematico di attività formative e ludiche coordinato dal nostro P. Maximus che, nella sua veste di vice parroco, si avvale della preziosa collaborazione di alcuni giovani volontari, inclusi quelli che come Anna provengo da altri angoli del mondo, dando all’esperienza il colore dell’interculturalità. E’ ovvia importanza della conoscenza della lingua swahili per una diretta comunicazione coi ragazzi e le loro famiglie. Ma anche chi fa’ un po’ di fatica a destreggiarsi con la lingua locale può sempre apportare il suo contributo di energie di cuore e di mente perché l‘oratorio sia davvero scuola di vita, di fratellanza e di cultura della pace e della collaborazione.
Le attività dell’oratorio si svolgono regolarmente il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Il sabato normalmente è dedicato alla preghiera del rosario e alla formazione sia umana che spirituale, utilizzando parecchio la metodologia delle scenette teatrali, dei canti oltre che dei tempi di presentazioni tematiche concernenti la vita dei ragazzi. La Domenica, centrata sulla celebrazione Eucaristica comunitaria, dà ampio spazio all’aspetto ludico con la proposta di vari giochi tradizionali come calcio, palla a mano, salto alla fune, palla avvelenata ecc. Giochi che vedono I bambini e ragazzi suddivisi in varie squadre, coinvolti in un clima di allegria e di sana competizione..
Ci piace qui ricordare la prima speciale Festa dell’Oratorio celebrata in Iwindi Il giorno di Pasqua. I ragazzi con i loro educatori hanno presentato scenette, canti e balli conclusisi con la condivisione di un semplice ma gioioso pasto comunitario. Molto bello è stato il coinvolgimento delle mamme che hanno pensato a cucinare e a donare riso, carne, verdura e frutta per l’occasione e a mettersi al servizio dei bambini nel distribuire il cibo in modo che fosse sufficiente per tutti e non mancasse a nessuno. La comunità religiosa ha provveduto le bibite. Il tutto si è svolto nella chiesa parrocchiale, per ora l’unico ambiente disponibile e capace di contenere un numero elevato di persone.
Tra le più recenti iniziative proposte e avviate da Padre Massimo è il corso che insegna a suonare strumenti musicali come il piano e la chitarra. Un corso apertosi nel mese di Giugno, e offerto ai giovani studenti che in quel periodo hanno più tempo libero dagli impegni scolastici. Un valido maestro di musica segue questi nostri ragazzi che hanno già a disposizione i primi strumenti grazie alla generosità di alcuni benefattori nigeriani e italiani. Il sogno è naturalmente di poter arricchire questa nascente piccola Band con altri strumenti.
La carovana Oratorio Guanella in Iwindi si è messa in moto e non intende fermarsi se non per raccogliere, lungo il suo percorso, altri ragazzi che vogliono salire a bordo per cantare insieme la gioia di incontrare e stare in compagnia del Maestro e amico di tutti: Gesù risorto!
Un modo semplice per sentirsi in movimento anche dalla Tanzania, come Chiesa che si fa incontro con rinnovato impegnò e cordialità ai giovani, sulla scia di papa Francesco, nello spirito del prossimo Sinodo e…. con don Guanella nel cuore.
Iwindi
Padre Giancarlo Frigerio sdc.
Padre Massimo Agulanna
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La presenza missionaria guanelliana in Germania, iniziata cinque anni fa in risposta al bisogno d dare continuità alla cura pastorale della Comuni cattolica italiana in Pforzheim, diocesi di Friburgo, sta sempre di più radicandosi nel multietnico contesto della Chiesa e della società locale. Basti pensare che in questa piccola ma dinamica città ai piedi della Foresta Nera si sentono parlare ben 143 lingue.
Un incontro di persone, di nuclei familiari, di gruppi arrivati da varie parti del mondo con diversità etniche, culturali e religiose, con un bagaglio di storie spesso segnate da drammatici strappi causati da guerre, forzato esilio, fuga da povertà degradanti. E la Chiesa non sta a guardare. Come sacramento vivo della paternità\maternità di un Dio che si è fatto carne nella storia, la Chiesa non può che continuare a offrire accoglienza, redenzione, dignità e speranza specialmente ai suoi figli\e in cammino nei deserti del grande esodo contemporaneo.
E’ in questa luce che si colloca e brilla la bella iniziativa della Chiesa locale di Pforzheim di celebrare nei giorni scorsi quello che sta divenendo un evento che ha regolare continuità: Il festival dell’Incontro che ha visto radunati nella piazza centrale del mercato, cattolici di diverse lingue madri: tedeschi, portoghesi, croati, polacchi, aramei, vietnamiti, spagnoli, italiani, iracheni…. Riuniti come popolo a riconoscere e celebrare il dono dell’unità nella diversità, la comunione nella stessa fede che si apre alla missione della reciproca accoglienza e della solidarietà. In piazza, insieme a spezzare il pane della Parola e dell’Eucarestia, a fare festa condividendo cibi ’etnici’ e musiche tradizionali, raccontandosi sogni e preoccupazioni, fatiche e speranze...
Celebrare l Eucarestia insieme sotto lo stesso cielo, all’ aperto, nello spazio pubblico dove si interseca la vita di tutti, non solo dei cristiani.
“Un evento di Pentecoste” così lo descrive il nostro missionario P. Arcangelo in Germania da appena dieci mesi. “Un’ esperienza dello Spirito che libera dalla babele delle lingue diverse, dalla discordia, dall’invidia e ci rende capaci di imparare a vivere come un cuor solo e un anima sola. Un convergere intorno alla tavola dell’Eucarestia per spalancare le porte alla reciproca integrazione e alla solidarietà.
Con Il Festival dell’Incontro, le comunità cattoliche presenti in Pforzheim non si chiudono a guscio su se stesse ma intendono riaffermare l’impegno a guardare oltre la propria piazza, a pensare concretamente ai tanti profughi ammassati sotto quell’altro lembo di cielo sopra Erbil, Irak, dove la Caritas tedesca sta allestendo 54 appartamenti per la prima accoglienza.
Sotto l’unico cielo, sotto lo stesso sguardo di Dio padre e provvidenza; sempre più in uscita, incontro ai fratelli più fragili, facendosi loro prossimo. Così la piccola comunità guanelliana in Germania intende vivere la propria missione, lì nel cuore dell’Europa fortemente secolarizzata e sempre più scristianizzata. E con questo spirito missionario, mentre continua ad animare la comunità degli immigrati italiani affidata direttamente alla sua cura pastorale, non risparmierà fatiche e sforzi per allargare il cerchio, lanciare ponti, esplorare nuovi sentieri per seminare, ovunque possibile, Vita e Carità.