Don Guanella rispondendo alla sua vocazione ha sempre rivolto una speciale attenzione alla cura pastorale del popolo cristiano, oltre che a sviluppare una particolare passione per le persone diversamente abili.
Seguendo le orme del nostro fondatore, anche noi in Tanzania ad Iwindi (Mbeya), ci siamo impegnati fin dall’inizio a dare un’impronta guanelliana al servizio pastorale della comunità parrocchiale di san Benedetto a noi assegnata dal vescovo locale. Un’ attenzione particolare, oltre che alle persone diversamente abili che ricevono cura quotidiana nel piccolo centro adiacente alla nostra casa, la stiamo riservando ai tanti bambini ragazzi e giovani che vivono nei nostri dintorni. Il progetto che ci ispira è quello dell’Oratorio di salesiana tradizione. Un modo di prendersi cura e animare quella porzione della comunità che si apre sul futuro e cerca amicizia, orientamento e figure-guida che comunichino attenzione, prossimità, speranza.
Cosi è partita nella nostra parrocchia Guanelliana di Iwindi l’avventura Oratorio. Si son mossi i primi passi durante la novena dello scorso Natale che ha richiamato una quarantina di bambini \ragazzi della scuola primaria e secondaria. Un’ esperienza di catechesi centrata sul particolare momento liturgico, seguita dalla recita del rosario e integrata dal tanto atteso e festoso tempo del gioco in chiassosa allegria. Su questo canovaccio è stato imbastito all’inizio dell’anno corrente un programma sistematico di attività formative e ludiche coordinato dal nostro P. Maximus che, nella sua veste di vice parroco, si avvale della preziosa collaborazione di alcuni giovani volontari, inclusi quelli che come Anna provengo da altri angoli del mondo, dando all’esperienza il colore dell’interculturalità. E’ ovvia importanza della conoscenza della lingua swahili per una diretta comunicazione coi ragazzi e le loro famiglie. Ma anche chi fa’ un po’ di fatica a destreggiarsi con la lingua locale può sempre apportare il suo contributo di energie di cuore e di mente perché l‘oratorio sia davvero scuola di vita, di fratellanza e di cultura della pace e della collaborazione.
Le attività dell’oratorio si svolgono regolarmente il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Il sabato normalmente è dedicato alla preghiera del rosario e alla formazione sia umana che spirituale, utilizzando parecchio la metodologia delle scenette teatrali, dei canti oltre che dei tempi di presentazioni tematiche concernenti la vita dei ragazzi. La Domenica, centrata sulla celebrazione Eucaristica comunitaria, dà ampio spazio all’aspetto ludico con la proposta di vari giochi tradizionali come calcio, palla a mano, salto alla fune, palla avvelenata ecc. Giochi che vedono I bambini e ragazzi suddivisi in varie squadre, coinvolti in un clima di allegria e di sana competizione..
Ci piace qui ricordare la prima speciale Festa dell’Oratorio celebrata in Iwindi Il giorno di Pasqua. I ragazzi con i loro educatori hanno presentato scenette, canti e balli conclusisi con la condivisione di un semplice ma gioioso pasto comunitario. Molto bello è stato il coinvolgimento delle mamme che hanno pensato a cucinare e a donare riso, carne, verdura e frutta per l’occasione e a mettersi al servizio dei bambini nel distribuire il cibo in modo che fosse sufficiente per tutti e non mancasse a nessuno. La comunità religiosa ha provveduto le bibite. Il tutto si è svolto nella chiesa parrocchiale, per ora l’unico ambiente disponibile e capace di contenere un numero elevato di persone.
Tra le più recenti iniziative proposte e avviate da Padre Massimo è il corso che insegna a suonare strumenti musicali come il piano e la chitarra. Un corso apertosi nel mese di Giugno, e offerto ai giovani studenti che in quel periodo hanno più tempo libero dagli impegni scolastici. Un valido maestro di musica segue questi nostri ragazzi che hanno già a disposizione i primi strumenti grazie alla generosità di alcuni benefattori nigeriani e italiani. Il sogno è naturalmente di poter arricchire questa nascente piccola Band con altri strumenti.
La carovana Oratorio Guanella in Iwindi si è messa in moto e non intende fermarsi se non per raccogliere, lungo il suo percorso, altri ragazzi che vogliono salire a bordo per cantare insieme la gioia di incontrare e stare in compagnia del Maestro e amico di tutti: Gesù risorto!
Un modo semplice per sentirsi in movimento anche dalla Tanzania, come Chiesa che si fa incontro con rinnovato impegnò e cordialità ai giovani, sulla scia di papa Francesco, nello spirito del prossimo Sinodo e…. con don Guanella nel cuore.
Iwindi
Padre Giancarlo Frigerio sdc.
Padre Massimo Agulanna
La presenza missionaria guanelliana in Germania, iniziata cinque anni fa in risposta al bisogno d dare continuità alla cura pastorale della Comuni cattolica italiana in Pforzheim, diocesi di Friburgo, sta sempre di più radicandosi nel multietnico contesto della Chiesa e della società locale. Basti pensare che in questa piccola ma dinamica città ai piedi della Foresta Nera si sentono parlare ben 143 lingue.
Un incontro di persone, di nuclei familiari, di gruppi arrivati da varie parti del mondo con diversità etniche, culturali e religiose, con un bagaglio di storie spesso segnate da drammatici strappi causati da guerre, forzato esilio, fuga da povertà degradanti. E la Chiesa non sta a guardare. Come sacramento vivo della paternità\maternità di un Dio che si è fatto carne nella storia, la Chiesa non può che continuare a offrire accoglienza, redenzione, dignità e speranza specialmente ai suoi figli\e in cammino nei deserti del grande esodo contemporaneo.
E’ in questa luce che si colloca e brilla la bella iniziativa della Chiesa locale di Pforzheim di celebrare nei giorni scorsi quello che sta divenendo un evento che ha regolare continuità: Il festival dell’Incontro che ha visto radunati nella piazza centrale del mercato, cattolici di diverse lingue madri: tedeschi, portoghesi, croati, polacchi, aramei, vietnamiti, spagnoli, italiani, iracheni…. Riuniti come popolo a riconoscere e celebrare il dono dell’unità nella diversità, la comunione nella stessa fede che si apre alla missione della reciproca accoglienza e della solidarietà. In piazza, insieme a spezzare il pane della Parola e dell’Eucarestia, a fare festa condividendo cibi ’etnici’ e musiche tradizionali, raccontandosi sogni e preoccupazioni, fatiche e speranze...
Celebrare l Eucarestia insieme sotto lo stesso cielo, all’ aperto, nello spazio pubblico dove si interseca la vita di tutti, non solo dei cristiani.
“Un evento di Pentecoste” così lo descrive il nostro missionario P. Arcangelo in Germania da appena dieci mesi. “Un’ esperienza dello Spirito che libera dalla babele delle lingue diverse, dalla discordia, dall’invidia e ci rende capaci di imparare a vivere come un cuor solo e un anima sola. Un convergere intorno alla tavola dell’Eucarestia per spalancare le porte alla reciproca integrazione e alla solidarietà.
Con Il Festival dell’Incontro, le comunità cattoliche presenti in Pforzheim non si chiudono a guscio su se stesse ma intendono riaffermare l’impegno a guardare oltre la propria piazza, a pensare concretamente ai tanti profughi ammassati sotto quell’altro lembo di cielo sopra Erbil, Irak, dove la Caritas tedesca sta allestendo 54 appartamenti per la prima accoglienza.
Sotto l’unico cielo, sotto lo stesso sguardo di Dio padre e provvidenza; sempre più in uscita, incontro ai fratelli più fragili, facendosi loro prossimo. Così la piccola comunità guanelliana in Germania intende vivere la propria missione, lì nel cuore dell’Europa fortemente secolarizzata e sempre più scristianizzata. E con questo spirito missionario, mentre continua ad animare la comunità degli immigrati italiani affidata direttamente alla sua cura pastorale, non risparmierà fatiche e sforzi per allargare il cerchio, lanciare ponti, esplorare nuovi sentieri per seminare, ovunque possibile, Vita e Carità.
Carissimi/e Confratelli, Consorelle, Cooperatori, laici amici
Con sentimenti di fraternità e di stima scrivo a voi questa semplice comunicazione e richiesta.
Oggi, 6 luglio, ricorre il secondo anniversario della morte tragica del nostro giovane confratello ACHILLUS.
Ci sentiamo ancora toccati nel profondo del cuore da questa triste esperienza che in pochi attimi si è consumata durante una festosa passeggiata ad un laghetto di montagna con i nostri ragazzi della casa dell’Angelo di Genova.
Quanti interrogativi atroci e duri hanno albergato nella nostra mente in questi giorni così drammatici. Perché questa tragedia? Cosa sarà successo al nostro caro confratello in quel momento particolare? C’è stata qualche imprudenza da parte sua? Interrogativi ai quali abbiamo cercato di dare risposte anche documentate e sostenute da chi ha vissuto in prima persona questi momenti drammatici e dai medici che lo hanno assistito.
Oggi c’è più serenità nel nostro animo di suoi familiari. Anzi abbiamo cercato di ascoltare questa tragedia nel suo messaggio propositivo: teniamoci pronti perché il Figlio dell’uomo verrà ad incontrarci nel giorno e nell’ora che noi non aspettiamo.
Questa giovane vita che il Signore ha colto come germoglio dalla terra per trapiantarlo nel giardino del cielo, oggi diventa messaggio per noi; oggi diventa provocazione e invito a preparare bene l’avvento del Signore nella nostra povera esistenza; oggi sta diventando per noi, che gli siamo stati vicini nell’ultima tappa del suo percorso terreno, un esempio da seguire, una missione da imitare pur nelle differenze personali che ciascuno di noi porta in se stesso.
Chiedo a tutti la carità di ricordarlo con affetto e gratitudine al Dio della vita, a quel Dio che Achillus ha amato, seguito e servito e che ora lo ha ammesso alla gioia della sua presenza.
Invito le comunità a ricordarlo nella santa messa di domani e ad affidare proprio a lui, il più piccolo di casa, l’intercessione per il progresso spirituale, secondo i piani di Dio, della nostra Famiglia religiosa.
Questa sera alle ore 18,30 nella Cappella del Seminario teologico di Roma, ultima sua residenza terrena, per chi può, sarà celebrata una Santa Messa in suo suffragio.
Un saluto a tutti.
Padre Umberto
Il 27 Giugno 2018 alle ore 10.00 presso l'Opera Don Guanella di Napoli si è tenuto l'Open-day dei Laboratori di Pizzaiolo e Barman, laboratori di formazione professionale nei quartieri dell'area Nord di Napoli organizzati dall’Associazione Opera Guanella-Fernandes di Napoli.
Il progetto avvia all’apprendimento professionale ragazzi e ragazze della periferia napoletana di età compresa tra i 16 anni e i 24 anni che difficilmente hanno opportunità lavorative significative, spiega don Enzo Bugea Nobile, superiore Opera don Guanella Napoli e vicepresidente nazionale Uneba.
L’orientamento punta su tre tipologie di attività: apprendimento dei mestieri, sostegno educativo, e infine, per chi si dimostra più motivato, tirocinio in una pizzeria. I mestieri selezionati per I due laboratory di formazione sono tra quelli più richiesti sul mercato e che godono di maggiore interesse: pizzaiolo e barman.
L’obiettivo di tali progetti è quindi, quello di rappresentare uno spazio educativo ed un luogo di formazione, di orientamento e di inserimento lavorativo per i giovani partecipanti. I ragazzi coinvolti, provengono dai territori di Secondigliano, Scampia, Miano e Chiaiano. Gran parte di essi ha abbandonato la scuola e non possiede nessuna formazione professionale. Spesso le situazioni familiari evidenziano diverse criticità, paradossalmente in linea con una situazione territoriale che non permette loro di trovare un lavoro dignitoso e di conseguenza di potersi creare un futuro. Non è raro che in contesti come questi, molti siano i giovani che entrano nel circuito della criminalità.
Il Progetto Pizzaioli e quello di Barman mirano a promuovere nei giovani competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro attraverso un approccio alla persona nella sua globalità e nella sua unicità. Prendersi cura dei giovani, durante il loro percorso verso l'età adulta ed essere dei buoni lavoratori, attraverso la pedagogia guanelliana, grazie a un Maestro d’arte della pizza, un maestro Barman e due educatori. Già nel 1900 Don Guanella apprese, tramite l'esperienza diretta, metodi che lo portarono ad enunciare e sperimentare il valore educativo del lavoro, adattato alle reali possibilità del singolo. Egli creò all’interno delle sue Case, laboratori di piccole arti e mestieri.
Da anni l'Opera Don Guanella di Napoli, lavora con dedizione e sforzo a fianco delle istituzioni e della comunità locale, con la missione di dare speranza ad un territorio difficile ed in particolar modo, per aiutare i giovani a non arrendersi. I percorsi formativi di Barman e Pizzaiolo sono gratuiti e hanno il fine di fare acquisire agli allievi una qualifica professionale per l’inserimento nel mondo del lavoro.
La giornata si è aperta con i saluti di Don Enzo Bugea Nobile direttore dell’Opera Don Guanella di Napoli e presidente dell'Associazione Guanella-Fernandes. Sono seguiti i saluti dei promotori dei due progetti, Salvatore ed Emma Naldi e gli interventi del rappresentante del Direttore della Caritas Diocesana di Napoli Don Vincenzo Cozzolino e di Padre Gustavo De Bonis Consigliere Generale dell'Opera Don Guanella.
" Siamo fieri dei risultati che ogni anno otteniamo attraverso i nostri laboratori" ha affermato Don Enzo Bugea Nobile, " alla fine del corso diversi dei nostri ragazzi, trovano lavoro nell'ambito dei Laboratori frequentati; molti trovano lavoro in una pizzeria di Napoli, altri, soprattutto in prossimità dei mesi estivi, riescono a lavorare anche in altre città d'Italia. Quest'anno grazie alla rete di pizzerie, che con duro lavoro in questi anni abbiamo creato, due dei nostri ragazzi, sono stati accolti in una pizzeria ad Alberobello in Puglia. Altri in alcune pizzerie al centro di Napoli."
I promotori dei due progetti: la Dott.ssa Emma Naldi ed il Dott. Salvatore Naldi, si sono detti orgogliosi della scelta di sostenere tale progetto; in quanto imprenditori, comprendono bene il valore che può avere una formazione di tale portata per i giovani appartenenti a territori così complessi. Credere nei giovani e nelle loro possibilità è ciò che ha mosso e che ancora muove la sua scelta di appoggiare l'Associazione Guanella-Fernandes in questa impresa.
Alla giornata sono stati presenti anche alcuni dei ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di pizzaiolo e svolto un tirocinio formativo previsto nel programma del Laboratorio stesso. Alcuni di essi, successivamente alla fine del tirocinio sono entrati a far parte dell'organico delle pizzerie che li hanno accolti precedentemente come tirocinanti.
Grandi vittorie senza dubbio, quelle raggiunte da questo ambizioso progetto. Allontanare i giovani dal rischio di entrare nei circuiti penali, ridurre le fila dei giovani inoccupati, produrre beneficio sia per le famiglie dei giovani in oggetto (che spesso vertono in situazioni economiche complesse), che per la comunità locale e per la ripresa di zone, che troppo spesso sono menzionate unicamente per rappresentare la parte di Napoli degradata. Questo è il sogno che rincorre ormai da diversi anni l'Associazione Guanella-Fernandes. Questi sono gli obiettivi, che seppur ambiziosi, il direttore Don Enzo Bugea Nobile e la rete di pizzerie, professionisti e collaboratori perseguono tutti i giorni.
La giornata è continuata e si è poi conclusa con assaggi di pizze al forno, pizze fritte e in teglia preparate direttamente dai ragazzi del Laboratorio Pizzaioli e con degustazioni dei cocktail ed aperitivi preparati dai ragazzi del Laboratorio di Barman.
IL GIORNO 3 LUGLIO E' AVVENUTA LA PROFESSIONE RELIGIOSA DI 4 NOVIZI VIETNAMITI:
AUGURIAMO A LORO BUON CAMMINO DI SANTITA' E PERSEVERANZA
June 26, 2018 - Chelsea, MI
A new era began for the Guanellian Family in the United States, as the formal dedication of St. Louis Guanella Village and the Grand Opening of four new Children’s Homes for children with intellectual and developmental disabilities (I/DD) took place on the grounds of St. Louis Center in Chelsea, MI on Tuesday, June 12, 2018. Now, 58 years after arriving in the U.S. from Italy, the Servants of Charity Congregation is providing a continuum of care for children as young as five, and adults as old as 77 years of age who need assisted living services. St. Louis Center will also be serving girls aged 5-18 years of age for the first time in its history as one of the Children’s Homes is meant for their care. Each home has five bedrooms, a kitchen, a modern dining room, living room, sensory/play room, laundry room, and caregiver work areas. The homes were specially designed for the needs of children on the autism spectrum, and feature soft, natural color palates, full spectrum LED lighting in each room and plenty of natural lighting.
The concept being developed for St. Louis Guanella Village is known as an “intentional community,” where mixed housing will be provided for children, adults, and families who are caring for loved ones with I/DD. Along with future plans for family homes, there will also be additional cottage homes built for adult residents with I/DD who require support services, townhouses for independent living, a fitness center, a chapel, a rectory and a retail center for skill building and job training.
In 2010, St. Louis Center celebrated its 50th Anniversary and began an analysis of what was needed to safeguard its future. The Center’s aging facilities needed to be “updated, uplifted and upgraded,” and so a capital campaign was born. Over the course of seven years, a total of $10 million was raised with the support of a 25-member fundraising team. New construction began in 2010-11, and a Family Welcome Center was dedicated in 2011, a Special Needs Playground was added in 2012, and Fr. Guanella Hall was turned into an Assisted Living home in 2014.
The Grand Opening Celebration drew 300 people to a 4:00 p.m. Mass celebrated by Very Rev. Bishop Emeritus Carl F. Mengeling of the Diocese of Lansing along with ten priests from the Servants of Charity Congregation and the local community. Following Mass, a procession of supporters was led to the new St. Louis Guanella Village by a local Knights of Columbus color corps. Soon the crowd swelled to over 400 people to hear words of welcome from Fr. Enzo Addari, Executive Director of St. Louis Center, along with a history lesson about St. Louis Center from Fr. Joseph Rinaldo, SdC., Community Superior. Fr. David Stawasz unveiled the new St. Louis Guanella Village logo, and Legacy Campaign Chair Norman Neuman thanked all of the people who helped bring the vision of the St. Louis Guanella Village together. A tribute was received from the Michigan Legislature, and several important funders, including the Michigan Knights of Columbus represented by State Deputy Kenneth Unterbrink, were acknowledged. Christine Lindemann, the sister and guardian of one resident, told her family’s story and talked about how meaningful this accomplishment was for SLC families. Bishop Mengeling and Fr. Addari cut the ribbon to officially open the Children’s Homes, and then food and entertainment commenced, in spite of the rains that came pouring down shortly after the ribbon cutting. While Bishop Mengeling blessed each home with Holy Water, God did His part from up above. For more information about St. Louis Guanella Village and the new Children’s Homes, please visit www.stlouiscenter.org.
Other photos by Kelly Flaherty
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Ordenação Presbiteral - Pe. Tiago Santos Silva - 30 de Junho de 2018 - Igreja Catedral de São José Itabúna-BA