Riflessione di don Gabriele Cantaluppi
Da quando san Francesco a Greccio allestì il primo, famosissimo presepio nel 1223 (siamo ormai prossimi a commemorarne gli 800 anni), esso è presente nelle chiese e nelle case dei cristiani e con esso diventa familiare il messaggio di Betlemme, di semplicità, di povertà, di amore di Dio per gli uomini.
Don Guanella era a Roma, per partecipare al XVI Congresso Eucaristico Internazionale, quando il 1° giugno 1905 ebbe notizia della morte di monsignor Giovanni Battista Scalabrini. Sembra quasi che parlasse di se stesso quando in un commosso ricordo di alcuni giorni dopo lo definiva un pastore ricco di spirito di preghiera e di abbandono completo alla divina Provvidenza. E veramente erano questi i tratti, fra tanti altri, che accomunavano i due amici e che affioravano, rivivendo il ricordo degli anni in cui erano stati compagni nel Collegio Gallio a Como nel 1859-60 come prefetti di studio.
di p. Gabriele Cantaluppi
Ricorda don Guanella che già allora, maggiore più di tre anni di lui, Scalabrini si distingueva perché la sua non era una semplice sorveglianza morale e disciplinare, ma soprattutto una guida ad ascoltare, a indirizzare e sostenere, ricercata dagli studenti ed apprezzata dai Superiori.
Già negli anni passati presso don Bosco, mentre era direttore nel Collegio Salesiano a Trinità di Mondovì, don Guanella conobbe più da vicino il Terz’ordine di San Francesco di quella fraternità piemontese e il 19 Marzo del 1877 vi si affiliò, forse invitato da don Bosco, lui stesso terziario francescano.
di p. Gabriele Cantaluppi
Anche i suoi primi scritti pubblicati sono da lui firmati come terziario francescano. Prese sul serio i doveri annessi, come una spinta di impegno cristiano e sacerdotale avendo come guida e modello San Francesco d’Assisi, verso il quale nutriva sincera devozione, come pure si sentiva unito con speciale affetto a tutti i membri dei tre Ordini francescani.
SIMPOSIO IN VATICANO
in preparazione al Giubileo del 2025
La Basilica di San Pietro, nel desiderio di prepararsi al Giubileo del 2025, avvia un cammino strutturato in tre tappe rivolto ad associazioni, movimenti... congregazioni
di don Nico Rutigliano, Vicario generale dei Servi della Carità
La Basilica di San Pietro ha deciso di prepararsi al Giubileo del 2025 con la Enciclica Fratelli tutti e prendendo a modello san Francesco d’Assisi.
La provvidenza è la mano di Dio-Padre che ci guida nel cammino della vita
Dio non è mai
una presenza percepita dai nostri occhi,
ma una presenza costitutiva,
dal momento in cui
Egli fa brillare
la scintilla della vita
di Don Umberto Brugnoni, Superiore generale
di Ted Dunn[1]
C’è una Grande Svolta in corso nella nostra casa planetaria. Le vecchie storie si stanno sgretolando mentre ne stanno emergendo di nuove. Non si può tornare indietro al modo in cui le cose erano. Ci troviamo ora a un crocevia di grazia e abbiamo una scelta. Possiamo reagire per paura e prendere il sentiero già battuto che incontra meno resistenze o possiamo svegliarci e rispondere con coraggio nella ricerca dei sentieri del passato.