Todos los años durante las vacaciones de verano, distintos jóvenes comprometidos con actividades caritativas van donde la Providencia los llama a servir.
La principal actividad de los grupos misioneros, su razón de ser, su vocación más profunda, es la misión. Los grupos misioneros prestan un servicio misionero concreto “ad extra”, es decir, fuera de su comunidad. Por un período, generalmente de tres años, el grupo misionero establecerá contacto con una que será la “comunidad de destino” de su actividad misionera específica. La comunidad de destino es, generalmente, una Parroquia (o una parte de ella) en la cual no existe una comunidad cristiana arraigada, a cuyo párroco, el grupo misionero ofrece su servicio misionero, para acompañarla por un período de tiempo determinado, en el proceso de la conformación de una comunidad cristiana.
Generalmente los grupos misioneros dirigen su acción misionera a comunidades alejadas y que cuentan con escasa o nula atención pastoral. Las misiones se realizan generalmente en períodos de vacaciones, por eso se las suele denominar "misiones de verano", acompañando a la comunidad durante el año con visitas más breves.
Las comunidades juveniles guanellianas de Argentina, no son excepción, al contrario, en algunos casos las actividades ya han comenzado.
Fuente http://www.portalmisionero.com/gm/misiones.htm
P. Arul Savariappan SdC y un grupo de jóvenes del Instituto San José de Buenos Aires en la Misión de Pergamino en tiempo de Navidad
Anuncio de la misión en Orán en el extremo norte de Argentina |
28\12\2017- 01\01\2018: un gruppo di giovani del Movimento Giovanile Guanelliano si sono incontrati con altri volontari provenienti da tutta Italia, per vivere insieme il Capodanno con i Buoni Figli della Casa San Giuseppe di Roma.
Un’esperienza che, sebbene ormai sia diventata un capo saldo della vita del Movimento, ogni anno riserva emozioni e sentimenti nuovi a chi vi partecipa.
È difficile descriverli…per farlo mi farò aiutare da tre parole, che penso possano racchiudere nella loro essenza il senso di ciò che noi volontari abbiamo vissuto.
“Famiglia” è la prima parola…perché credo che sia il collante che ci ha fatto incontrare e al tempo stesso lo stile educativo che abbiamo avuto modo di osservare e condividere in questi giorni.
Sin dal momento in cui si mette piede all’interno della Casa San Giuseppe si sente profumo di casa. L’incontro con vecchi e nuovi amici, con i ragazzi che vi abitano, gli operatori, i sacerdoti, le suore, i Cooperatori e i volontari: tutto ha il sapore di una grande famiglia che si riunisce, come tante, per condividere insieme questi giorni di festa.
La seconda parola è “tenerezza”. Gesti di tenerezza infinita data ma soprattutto ricevuta. La tenerezza di chi si fa incontro all’altro con il cuore in mano, senza chiedere o pretendere nulla. Papa Francesco ha parlato di “rivoluzione della tenerezza”, un cambiamento che ci porta ad uscire da noi stessi, a decentrarci per fare spazio all’altro nel nostro cuore, per prendercene cura… Ecco, penso che in questo luogo, incontrando i nostri ragazzi, sia possibile dar inizio a questa rivoluzione…un inizio quasi inconsapevole perché la relazione con loro ci porta a dare il meglio di noi stessi senza quasi accorgercene ed a riscoprire dentro di noi il potenziale di amore che a volte dimentichiamo di avere.
L’ultima parola è “bellezza”, “qualità capace di appagare l’animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione”. Casa San Giuseppe è bellezza da contemplare: bellezza negli occhi dei ragazzi felici della presenza delle tante persone che vengono per incontrarli, bellezza negli occhi dei volontari, che hanno riscoperto il senso dell’amore gratuito dato e soprattutto ricevuto. Bellezza del modo in cui gli ospiti di Casa San Giuseppe vivono circondati dall’affetto e dalle cure degli assistenti, sacerdoti, suore e volontari. Bellezza nella semplicità e nell’innocenza dei ragazzi della casa, che con un semplice gesto riescono a toccare le corde profonde del nostro cuore e a far risuonare dentro di noi note di amore e gioia vera.
Bellezza che deve essere condivisa, così come ci ha detto don Fabio Lorenzetti, Superiore Provinciale dei SdC, per farla conoscere al mondo. A noi partecipanti spetta il compito di raccontare ciò che abbiamo vissuto ed essere “sentinelle del mattino”, portatori della luce di Cristo che abbiamo contemplato durante questo Capodanno.
Il Capodanno con i buoni figli è questo e molto di più…un’esperienza che cambia il modo di vedere e di concepire la vita.
La Betleem colo-n jos, să megem toți, pe cărarea șerpuită! Doar câteva frânturi de versuri, dar, a fost un moment minunat care ne-a apropiat și mai mult de Nașterea lui Isus.
Il compleanno del papà è festa di famiglia!
Un’ occasione particolare per ‘tornare a casa’ e stringerci attorno allo stesso genitore a far festa e rinsaldare quei vincoli di affetto e di riconoscenza che sgorgano spontanei dal cuore verso chi ha contribuito a darci la vita, a farci crescere, non risparmiando attenzioni e sacrifici per preparaci a camminare, con passo spedito e animo sereno, per sentieri e strade diverse ma sempre come figli\e, fratelli e sorelle, coi lineamenti dei genitori stampati dentro.
E ‘questo forse il senso più bello del celebrare anche quest’anno il compleanno di don Guanella, a latitudini sempre più ampie, ma col desiderio di essere “sincronizzati”, vicini, anche se sparsi al di là di immensi oceani.
E’ bello e perfino necessario ritornare a casa tutti, almeno idealmente e in spirito, sotto quel cielo di Fraciscio, sotto il tetto di quella casa natale che ha visto sbocciare, in quel gelido 19 dicembre 1842, un nuovo fiore nel giardino di santità della Chiesa di Cristo. Una bella ‘stella alpina’ non solo da contemplare ma da trapiantare nelle zolle della terra dove lui, il papà di famiglia ci ha inviato a continuare ciò che lo Spirito ha iniziato.
Buon Compleanno papà!
Che la tua casa, lassù tra i monti della Vallespluga, continui ad essere casa aperta a tutti, focolare acceso per ravvivare la fede, la speranza e la carità. Un fuoco da cui attingere energia per continuare a diffondere scintille di provvidenza e di tenerezza trai figli prediletti del Padre, gli ultimi e i più poveri del mondo.
Don Luigi
“As long as there are poor to be assisted we cannot stop serving them.”
The World Special People Day was celebrated with immense joy in Don Guanella Special School, Chennai. This special celebration was held on 10th December 2017. The Special Children from seven schools had been invited and brought on that day. The celebration began with the Holy Eucharistic Celebration was presided over by Rev. Fr. Soosai Rathinam, the Provincial Superior at 9.30 AM. It was offered for the good children all over the world. Rev. Fr. Provincial, in the homily, shared about the importance of the special children in our lives and the special place that St. Guanella gave to these children.
After the Holy mass, the cultural program was organized to exhibit the talents of the good children. Rev. Fr. Provincial, Rev. Fr. Patrick I. Joseph, Director MSSS, Mrs. Vimala Rani Britto, founder of Britto Institutions and SEEK Foundation, Mr. Bala Singh, founder of Hundred Rupee Trust, Mrs. P. Saraswathi, the local assistant Taluk officer were the special invitees for the function. The good children from the different schools performed cultural events like singing, dancing which was the highlight of the celebration. The gathering really enjoyed the performance and the chief guests appreciated the children and advocated the gathering to give care and dignity to these special children in the society.
The joy of the special children was immeasurable during the cultural program. Thereafter, the children were served sumptuous meal. The special children along with their family had the meal in the spirit of fraternal love. It was good to see the Guanellian Family – Fathers, Sisters, Brothers, Lay Movement and the Youth Movement along with the other volunteers from different parishes in the city celebrating a day for this special people. We could see this happiness in the face of the good children. At the end, a meeting was held to appreciate and congratulate all the volunteers and they were awarded with a certificate. Then, the Guanellian Lay Moment Meeting was also held to evaluate the program. We are sure that this day was a day that glorified God and pleased our Founder as it was a joyful day for the special people. It also definitely has brought lot of blessings to the campus
The ongoing formation for young priests below five years was held in Guanella Preethi Nivas, Bangalore on 11-12 December 2017. The tutelage program was organized on the theme “Continuing Growth for an Eternal Sanctification” by Tutelage co-ordinator Rev. Fr. Soosai Rathinam. The resource person Fr. Juventius Andrade, CSSR spoke about “the religious life in the present context”. The church would be small if Guanellians does not exist in the Church and the world. “The contribution of the Guanellians is so vast that every Guanellian should feel the sense of belonging to the Congregation and the Church”, he insisted.
Fr. Soosai Rathinam spoke on “Various tasks and challenges of the Priestly identity and ministry”. He recommended the young priests not to fall into the clutches of hedonistic and media culture, but to be courageous to face any problems. Fr. Adaikalam, the Novice Master also shared his thoughts and personal experience of a “Determined Religious”. The tutelage program came to an end with the personal dialogue with the co-ordinator Fr. Soosai Rathinam and relaxing film out.
Cuddalore, Tamil Nadu, India
“Neanche uno di questi piccoli si perda” (Mt 18,14)
Il 10 Dicembre, nei locali della scuola St. Anna di Cuddalore, si è celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. La sala era gremita, più di mille persone provenienti da ben 33 enti che in questa città si dedicano ai “più piccoli”: scuole speciali, centri di riabilitazione, fondazioni, centri anziani.
Alle 9.30 è iniziata la cerimonia: Fr. Assisi, rettore del seminario minore St. Joseph, ha rivolto i saluti e i ringraziamenti a Fr. Visuwasam, superiore della comunità di Cuddalore, al sig. C Vijaya Kumar, Sovrintendente di Polizia di Cuddalore, e alle Suore del Cuore Immacolato di Maria che hanno gentilmente offerto i locali della scuola per questo importante evento.
Nell’arco della mattinata si è creata un’atmosfera festosa, animata da canti e danze. Al termine di ogni esibizione, sono stati consegnati dei doni a tutti i partecipanti, tra cui tre carrozzine per bambini con disabilità fisica.
Durante tutta la giornata, dall’accoglienza degli invitati la mattina, alla condivisione del pranzo a conclusione della cerimonia, si è potuto godere di un clima gioioso colmo di amore fraterno verso “questi piccoli” che attraverso le loro fragilità ci aiutano a sentirci parte di una comunità accogliente in cui ogni persona ha un immenso valore ed è sostenuta ed accompagnata nel proprio cammino.
“La vulnerabilità appartiene all’essenza dell’uomo. La risposta è l’Amore: non quello falso, sdolcinato e pietistico, ma quello vero, concreto e rispettoso. Nella misura in cui si è accolti e amati, inclusi nella comunità e accompagnati a guardare al futuro con fiducia, si sviluppa il vero percorso della vita e si fa esperienza della felicità duratura”
Papa Francesco (21/10/2017 La catechesi e le persone con disabilità)
In India, Chennai, the DGMS Community, with joy and happiness warmly welcomed Rev. Fr. Alphonso Crippa, the Superior General and Rev. Fr. Gustavo De Bonis, the Secretary General, who visited Don Guanella Major Seminary after the completion of Fourth Provincial Chapter for the Divine Providence Province. Fr. Superior General met all the priestly confreres personally and as a group too. He spent his valuable time with all in the community sharing the fraternal love of the Founder with us. He was here for two days exclusively spending his time with the Fathers and Brothers of the community.
The following day evening he met whole community and shared his fraternal greetings on behalf of all the general councilors and confreres in Rome. He initially thanked Lord for the Gift of beautiful mission that the Lord has done to us in India. He also said that he was happy to see a good number of young men offering themselves to become instrument of God’s work in the days to come. He shared the news and updates of the Congregation. During his message to the conferrers he said that we need to be open to the universal mission in our Guanellian globe and be more charitable to be rooted in the spirit of the Founder and the Congregation. He also welcomed the brothers to interact and share their views and experience. Brothers have thanked him for his kind service and care towards the congregation for the past twelve years and proposed him for some changes like coming together from other nations before the perpetual vows and learning the mother language of the congregation and spirit of the Founder. He said that it would be considered if the proposal arises from the provincial and his council. He also clarified on the issue of writing a request for perpetual preparation to Fr. General and his council. The meeting was ended with the video of formation taking place in Major Seminary, Bogota the capital of Colombia. The meeting was concluded with the vote of thanks to Fr. Superior General and Fr. Secretary General. It was indeed a joyful occasion because of the paternal visit of our Superior General who is the animator and guardian of fidelity to the original charism(C No 4).