The canonical visit of the major superiors and assembly of the USA communities was long anticipated and enriching for our lives and mission as Guanellians. The USA assembly was held September 25th-26th in the community in Chelsea, MI. The day began with the encouraging words enriching thoughts and enlightening reflection of Fr. Soosai Rathinam, Provincial Superior. He guided the assembly with his reflection on the theme of the upcoming 20th General Chapter "Charism, Interculturality and Prophecy". He referenced the Constitutions Nos: 62, 64 and 80 to make it clear that our mission is always growing and moving which is evident here in the USA with the new project currently underway. The members of the assembly shared their thoughts about how to actualize the theme of the upcoming chapter in their lives and mission as Guanellians. Fr. Sivio De Nard presented the report of the growth of the communities, challenges and proposals for the future and compared the concluding remarks of the previous year assembly with the current year. He concluded last year's report insisting upon closing of Guanellian presence in USA except in Chelsea. This year he highlighted his reflection and recommendation of how we should expand our mission. The members of the assembly appreciated the presentation and many more new thoughts presented for the envisioning of our continued presence. Fr. Gustavo thanked the community for their innovative and comprehensive way of helping the people with special needs. The assembly was a time of prayer and reflection, sharing of thoughts and envisioning the future
Às 18 horas do dia 25 de setembro, com a celebração da Santa missa, presidida pelo superior provincial Padre Mauro Vogt, deu-se início ao XVI capítulo da Província Santa Cruz. O Padre Mauro enfatizou a importância da celebração do capítulo para a vida da província e encorajou a fim de que se fortaleça cada vez mais a unidade entre os coirmãos da província e especialmente no dia a dia das comunidades religiosas. Fez-se presente na missa de abertura a Superiora Provincial das Filhas de Santa Maria da Providencia que dirigiu palavras de estímulo aos coirmãos por ocasião da abertura do capítulo e assegurou a oração das Filhas de Santa Maria da Providência.
À noite o Padre Mauro presidiu os atos preliminares do capítulo, onde foram eleitos moderadores o Padre Antônio Viana e Valdemar Alves Pereira, secretários os padres Tiago Boufleur e Rudinei Orlandi e escrutinadores o Padre Lourival Taveira e Ir. Ivan Michels.
O conselheiro geral Padre Ciro Attanasio, na sua saudação fez menção às comemorações dos setenta anos dos Servos da Caridade no Brasil, convidando todos a elevarem um hino de gratidão a Deus pelo bem realizado ao longo de todos esses anos, viver o presente com paixão e abraçar o futuro com esperança sem medos, enfrentando os desafios necessários. Faz votos também a fim de que o capítulo não seja autorreferencial, mas que tenha uma visão ampla e corajosa de futuro não somente para a Província ou para a América Latina, mas faça propostas corajosas também para toda a Congregação em vista do XX Capítulo Geral.
O Padre Carlos Blanchoud, superior provincial da Província Cruz del Sur, falou da necessidade de se chegar a uma maior integração entre as três províncias da América Latina e fez memória dos coirmãos da primeira hora na América Latina, pelo empenho dos quais, já dez anos após a morte do fundador, o carisma entrou em contato com as nossas culturas. Ressaltou também que atualmente fazemos uma boa experiência de interculturalidade nas casas de formação de Lujan, Porto Alegre e Bogotá.
Padre Alfonso Martinez, Superior Provincial da Província Nossa Senhora de Guadalupe expressou a sua alegria em poder participar do capítulo da província Santa Cruz, traz a saudação de todos os coirmãos de sua província e pede oração pelas vítimas do terremoto no México, informando porém que afortunadamente não houveram muitos danos nas obras guanellianas e que todos os coirmãos estão bem.
O inteiro primeiro dia foi assessorado por Dom Adilson Pedro Busin, dos missionários de São Carlos Borromeu atualmente bispo auxiliar da arquidiocese de Porto Alegre. Dom Adilson refletiu sobre o tema “carisma, interculturalidade e profecia”. A parte manhã foi reservada para a oração e a reflexão e para isso Dom Adilson escolheu deter-se especialmente sobre alguns textos bíblicos aptos para rezar sobre o tema deste capítulo. À tarde Dom Adilson continuou a exposição do tema, desta vez baseando-se especialmente nos documentos da Igreja. Houve também à tarde um espaço de tempo reservado para a discussão e apresentação de perguntas dirigidas a Dom Adilson sobre o tema do processo de unificação das províncias. Sendo que a Congregação da qual ele provém já realizou a unificação das províncias da América Latina, pôde explicar como foi essa experiência e conseguiu tirar algumas dúvidas dos coirmãos a respeito.
Esse primeiro dia de trabalhos foi encerrado com a santa missa presidida por Dom Adilson, após a janta e um momento livre para a convivência entre os coirmãos.
Con i confratelli che da oltre tre anni servono gli emigranti italiani in Germania, siamo tornati sui passi del Fondatore che lo hanno condotto in quella nazione dal 3 al 6 Agosto 1912, pellegrino e testimone infaticabile di fede e carità. Pochi mesi prima del suo viaggio missionario oltre oceano, Don Guanella presentava ai membri del Congresso Mariano Internazionale in terra tedesca le sue due giovani congregazioni che contavano già a quel tempo cinquecentocinquanta suore, un centinaio di fratelli e sacerdoti, tremila poveri ospiti dei sui cinquanta centri di carità e molte migliaia di “affamati del pane della Divina Parola“. Da Treviri (Germania), il Fondatore faceva appello ai congressisti perché sostenessero con generosità i suoi progetti di bene al servizio di una folla di poveri. Ai suoi figli e figlie spirituali ricordava il suo progetto di vita: “Preghiamo e Lavoriamo”. Ai benefattori si rivolgeva così: “Aspettiamo che dall’alto ci venga benefica e larga la provvidenza che incessantemente invochiamo…Aiutino l’Opera della Divina Provvidenza che…ha già tanto progredito. Quanto a noi continuiamo imperterriti la nostra via pregando e cantando: Provvidenza di Dio provvedeteci voi! Santa Maria della Provvidenza pregate per noi! Sacro Cuore di Gesù pensateci voi..” (da “La Divina Provvidenza” - Settembre 1912)
Dopo oltre tre anni e mezzo di laborioso servizio nella Missione Cattolica Italiana di Pforzheim, Germania, Il nostro missionario Don Wieslaw Baniak passa il timone al confratello Don Arcangelo Biondo accolto subito con calore dalla comunità degli emigrati italiani provenienti in prevalenza dalla sua stessa terra di Sicilia.
Il passaggio di consegne avvenuto durante la celebrazione eucaristica domenicale conferma il nostro impegno di evangelizzazione e presenza missionaria, qui nel cuore d’Europa dove don Guanella era giunto pellegrino nell’agosto 1912. Significativo a tale riguardo il gesto della consegna della Croce al confratello don Wieslaw che ritorna nella sua terra di Polonia al servizio della carità nella piccola ma bella comunità di Skavina. Ricevendo dal consigliere generale Don Luigi lo stesso simbolico mandato missionario, Don Arcangelo, affiancato da don Rocky, si è messo subito a disposizione di un ministero che lo vedrà spesso in strada, testimone e servo di una Chiesa in uscita, desiderosa di farsi vicina a tutti, cominciando dai suoi figli sparsi nelle periferie.
A Nnebukwu, dal pomeriggio di domenica 10 settembre 2017 alla sera di giovedì 14, si è celebrato il Primo Capitolo della Delegazione "Nostra Signora della Speranza"
Il Capitolo è un momento importante che esprime la vitalità e la crescita della Delegazione "Nostra Signora della Speranza".
Vogliamo accompagnarlo con la preghiera affinché sia un momento di autentica fraternità e di discernimento, il futuro della nostra Congregazione in Africa.
A conclusione del Capitolo, sabato 16 settembre, si terrà la festa del 25° di presenza guanelliana in Africa.
A un anno dall’avvio della nostra missione nelle Solomon’s, la Provvidenza continua a far piovere su di essa la sua grazia quasi a ricordarci che a remare a bordo della piccola canoa guanelliana non ci siamo solo noi ma c’è prima di tutto Lui che conosce bene la rotta e sa calmare anche le acque del Pacifico… quando necessario. Sulla nostra fragile barchetta della missione San Eusebio di Noro nella Diocesi di Gizo è salito da qualche settimana, come è già stato annunciato, un altro nostro giovane missionario arrivato anche lui dall’ India e già avvezzo a ‘nuove esplorazioni’ che richiedono un’extra dose di fede, generosità e coraggio. E’ p. Anil Kumar Kongala approdato in queste Isole del Pacifico per dare man forte al confratello pioniere p. Mathias . Il suo arrivo, agli inizi di Agosto, è coinciso con il rientro in India dell’associato P. Antony Samy che ha dato un bel contributo all’avvio e organizzazione delle attività pastorali nella missione assegnataci. A lui va il tributo della nostra sincera gratitudine con l’augurio di continuare a ‘remare insieme’ sulla rotta della carità.
Così ci scrive il nuovo missionario p. Anil: “Ho ricevuto un caloroso benvenuto da tutti. Sono contento e grato al Signore. Farò di tutto per mettermi a disposizione della missione, inserendomi po’ alla volta nella concreta situazione e cultura della nostra gente.”
La rete della carità è stata gettata nell’arcipelago Melanesia un anno fa e la pesca è iniziata. Sulla piccola e povera canoa ci sona adesso due confratelli, disposti a remare insieme e a fare salire a bordo sempre di più nuovi amici e collaboratori. Già sognano e aspettano un terzo missionario…
La missione, partita in modo semplice e umile, continua a puntare sull’essenziale: condividere coi poveri le gioie e le fatiche di ogni giorno, annunciando loro, con la presenza fraterna e il servizio spicciolo ‘di persona’, la bellezza del vangelo della vita e della carità° che non consce confini.
Un fare missione senza programmi prefabbricati, senza rigide strutture e con mezzi molto limitati; senza pretese di successo o di grossi numeri, ma con la passione sincera di farsi attenti ai bisogni dei piccoli, degli umili, degli ultimi… andando loro incontro ogni giorno anche se questo, nelle Isole Solomon, può voler dire letteralmente ‘passare all’altra riva’ e ‘prendere il largo ’. Come Il Maestro. Sempre con Lui!
P. Luigi
Padre Armando Brédice è il primo confratello che è arrivato alla venerabile età di 100 anni, infatti è nato a San Marco La Catola ( Foggia) il 22 agosto 1917. E' stato ordinato sacerdote il 19 dicembre 1953, all'inizio del 1954 parte per il Paraguay dove ad Assunción è vicario parrocchiale e in seguito anche assistente nel seminario guanelliano di Areguà. Nel 1959 arriva in Brasile come primo parroco della Parrocchia del quartiere Camobì nella città di Santa Maria.
Padre Armando è stato attivissimo e zelante pastore di varie e vaste parrocchie in Brasile: Parrocchia Santa Cruz a San Paolo; parrocchia Nossa Senhora de Lourdes a Capão da Canoa; parrocchia Santa Terezinha a Brasilia.
Le sue devozioni: l' Eucarestia, la Madonna e San Pio di Pietrelcina. Padre Armando da piccolo ha avuto la grazia di essere chierichetto di Padre Pio e suo penitente e quando andava nella sua città natale a Foggia per visitare i parenti, andava sempre a salutare Padre Pio.
Padre Armando, sono sue parole, ricorda Padre Pio: "Il ricordo di Padre Pio nella mia vita mi ha dato sempre una forza per camminare guidato dalla grazie di Dio, contando sulla sua protezione e preghiera"
Hanno partecipato alla festa dei 100 anni: due cardinali: Sergio da Rocha, cardinale di Brasilia; Odilo Pedro Scherer, cardinale di San Paolo; Mons. Protogenes José Luft, nostro confratello, vescovo di Barra do Garças, Mato Grosso, il provinciale, P. Mauro Vogt e il suo Consiglio e molti confratelli venuti da lontano.
Per visionare altre immagini dell'evento: ALBUM 1 ALBUM 2
“To Gain Christ” (Phil: 1: 21)
The 22nd August 2017 was a glorious day for the Guanellian family and divine providence province, India, to have eight new priests to personify the vision and mission of St. Louis Guanella. As the day is sanctified by the celestial feast of ‘Queenship of Blessed Virgin Mary’, it was more pertaining for the Mother Congregation, to be crowned with the eight new sacerdotal sons to extend the hearts and hands of charity to all those who are in dire need of human, spiritual and charismatic assistance. The gift of holy priesthood was conferred to these eight young soldiers of Christ by Most Rev. Dr. Antony Anandarayar DD, the Arch Bishop of Pondy Cuddalore diocese. During the Holy Eucharist, the Table of Word fed all the faithful especially the newly ordained three important ways of religious priestly life such as “Wholistic Human Maturation, Progressive Divine (Spiritual) Transfiguration and Committed Charismatic Consecration”. The newly ordained priests were very fervent and courageous to actualize these three ways of life through their common motto “Gaining Christ”. All those gathered in the holy event showed their spiritual fraternity to the ordained priests through their prayer and religious solidarity. The parents of the confreres were so happy to offer their sons for the ministry of the church and the congregation. Finally, the day was graced in holiness and consecration. All praise be to God.